        Quanto guadagnano i piloti di Formula 1? Questa &egrave; una domanda che suscita molto interesse, considerando la fama e l'eccitazione che circonda questo sport. Nella mente di molti, la risposta istintiva &egrave; "tanto", e per buone ragioni. La Formula 1 &egrave; uno degli sport pi&ugrave; lucrativi al mondo, e i guadagni dei suoi protagonisti sono spesso oggetto di grande curiosit&agrave;. Classifica stipendi 2023 Formula 1: ecco i pi&ugrave; pagati Non tutti i piloti di Formula 1 guadagnano somme astronomiche. Sebbene alcuni, come Max Verstappen, possano raggiungere stipendi annuali erogati dalla scuderia fino a 50 milioni di euro, non includendo guadagni derivanti da sponsorizzazioni o altri introiti come quelli provenienti dal fan club gestito dai loro familiari, ci sono anche piloti che guadagnano decisamente meno.  Restando tra i Campioni del Mondo, il secondo della lista tra i pi&ugrave; pagati della Formula 1 &egrave; Lewis Hamilton che con i suoi 7 titoli iridati (ma sono 8 per molti tifosi), nel 2023 ha versato in banca 32 milioni di euro, pi&ugrave; sponsor e proventi social. Non se la passa male, ma &egrave; lontanissimo da queste cifre il terzo iridato che ha corso in F1 in questa stagione. Fernando Alonso Campione del Mondo di Formula 1 con la scuderia Renault e vincitore di Le Mans nel 2018 e nel 2019 e a Daytona 2019, ha portato a casa &ldquo;solo&rdquo; 4,5 milioni di euro nel 2023, meno di un decimo dell&rsquo;attuale campione del mondo Verstappen. Primo per guadagni tra i piloti che non hanno mai vinto un Campionato del Mondo (e a dire il vero non ci &egrave; mai andato neanche vicino), il monegasco Charles Leclerc. Il &ldquo;Predestinato&rdquo; ha un contratto 2023 pari a 22 milioni di euro, il doppio esatto del suo compagni di squadra e figlio d&rsquo;arte Carlos Sainz, che si ferma, appunto a 11 milioni di euro, ultimo tra i piloti che arrivano a 7 zeri. Il compagno di scuderia di Verstappen, il messicano Sergio Perez ha un contratto netto per 9 milioni di euro l&rsquo;anno, davvero poco se paragonato non solo al suo compagno di squadra, ma a tutti quelli che si &egrave; messo dietro in classifica quest&rsquo;anno. Assolutamente impari anche la situazione in casa McLaren, che paga Norris 18 milioni di euro, dieci volte quando prende il suo compagno di squadra, l&rsquo;esordiente Oscar Piastri. Norris con questa cifra si colloca quarto in classifica, subito dietro a Leclerc. Stipendi piloti F1: i meno pagati (sfoglia per continuare a leggere) &nbsp; Stipendi piloti F1: i meno pagati All&rsquo;altro capo della classifica, i meno pagati sono Yuki Tsunoda e l&rsquo;esordiente Logan Sergeant, che l&rsquo;Alpha Tauri e la Williams pagano 900mila euro ciascuno, la met&agrave; di quanto guadagnano Lance Stroll, cui il padre stacca annualmente un assegno da 1,8 milioni di euro e Zhou Guanyu, che riceve la stessa cifra dall&rsquo;Alfa Romeo. Scuderia molto pi&ugrave; generosa con l&rsquo;altro suo pilota Valtteri Bottas che per correre le 22 gare di questo anno ha ricevuto nove milioni di euro di stipendio. F1 2023, ecco i piloti che hanno causato pi&ugrave; danni: Sargeant e Sainz i pi&ugrave; costosi       

Chi &egrave; il pi&ugrave; ricco del Circus? Ecco la lista tra i campioni d'incassi e chi si accontenta degli stipendi pi&ugrave; bassi

Quanto guadagnano i piloti di Formula 1? La classifica del 2023

Anche i piloti di Formula 1 sono stati bambini e, per molti di loro, la carriera di pilota &egrave; iniziata come un sogno, un&#39;attivit&agrave; amatoriale, coltivata sin da piccoli. Ma come erano Leclerc, Verstappen, Sainz, Perez, Norris, Bottas da bambini?&nbsp;

Come erano i piloti di Formula 1 da bambini?

Un finale ricco di infiniti colpi di scena, quello di Yas Marina che ha visto Max Verstappen alzare il suo primo titolo iridato in carriera. L&#39;olandese ha battuto Lewis Hamilton in regime di safety car all&#39;ultimo giro del GP di Abu Dhabi. Si conclude cos&igrave;, con un vantaggio di soli punti, una lotta mirabolante che ha tenuto banco, emozionando tifosi e non tifosi del Circus, per tutti e 22 GP corsi in questo Mondiale di F1 2021. Ecco tutti i punteggi nel dettaglio.  Classifica Piloti Formula 1 2021  &nbsp;    &nbsp; 

Il GP di Abu Dhabi incorona Max Verstappen all&#39;ultimo giro, una vittoria sul photo finish che ha sorpreso anche Hamilton

Mondiale Piloti: la classifica finale del Mondiale di F1 2021

Con la nona vittoria in carriera, la terza in Messico, Max Verstappen consolida la sua posizione da leader della classifica piloti in questo Mondiale 2021 di F1 che &egrave; agli sgoccioli. L&#39;olandese ora &egrave; a +19 punti da Hamilton , con l&#39;inglese che prover&agrave; ad ogni costo di giocarsi queste 4 corse come delle finali, per portare a casa l&#39;ottavo titolo iridato della storie e scrivere nuovi record del motorsport.  GP Messico: rivivi la gara giro dopo giro  Ecco la classifica aggiornata dopo il GP del Messico:   

A soli 4 GP dalla fine del Mondiale 2021 l&#39;olandese della Red Bull allunga il vantaggio sul 7 volte iridato

F1, Classifica Mondiale Piloti aggiornata: Verstappen a +19 da Hamilton

Super Max Verstappen sorpassa Lewis Hamilton. Con la vittoria della gara in Olanda, &egrave; prorpio l&#39;olandese della Red Bull che si porta in cima al Mondiale di F1 2021, con 3 punti di vantaggio sul pilota della Mercedes. L&#39;ennesimo colpo di scena che conferma un stagione decisamente combattiva e che verr&agrave; decisa molto probabilmente all&#39;ultima curva dell&#39;ultimo GP. Da segnalare anche in Ferrari l&#39;allungo di Leclerc su Sainz. Ecco come si sono trasformati i piazzamenti nella classifica piloti.  Mondiale F1, ecco la classifica Piloti 2021 aggiornata:  

Ecco come cambia la classifica iridata dopo il GP a Zandvoort

F1, classifica Mondiale Piloti: Verstappen risorpassa Hamilton

Lewis Hamilton torna al comando della classifica piloti del Mondiale di F1 2021. Il sette volte iridato grazie al 3&deg; posto all&#39;Hungaroring si porta a +6 dall&#39;avversario di sempre Max Verstappen. I due sono rispettivamente a 192 e a 186 punti in classifica. Si smuove anche la situazione per i piloti Ferrari, con Sainz che agguanta Leclerc al 6&deg; posto.  Ecco la classifica piloti aggiornata a met&agrave; stagione:   

Il terzo gradino del podio nel GP d&#39;Ungheria riporta l&#39;inglese al top: ecco come cambia la situazione dopo l&#39;unidcesimo appuntamento del Mondiale 2021 di Formula 1

Mondiale F1, classifica Piloti: Hamilton torna al comando

Con la vittoria nel GP di Gran Bretagna, ma soprattuto grazie a un Hamilton spettacolare, gasatissimo dalla gara di casa, la classifica piloti del Mondiale di Formula 1 2021 inizia a scuotersi. Regge ancora Verstappen al comando della graduatoria, anche se paga caro l&#39;incidente con la Mercedes e poi il ritiro a Silverstone: ora a separare i due guerrieri sono solo 8 punti contro i 33 di ieri, dopo la Qualifica Sprint. Sorpasso poi di Norris e Bottas ai danni di Perez: &egrave; stata sicuramente una domenica difficile per il team di Milton Keynes.  Ecco la classifica piloti aggiornata:   

L&#39;ottava vittoria del pilota della Mercedes nella gara di casa riduce il gap con l&#39;olandese della Red Bull: ecco come cambia la situazione dopo il decimo appuntamento del Mondiale 2021 di Formula 1

Mondiale F1, classifica Piloti: Hamilton recupera su Verstappen, &egrave; a -8

Messa in archivio la stagione 2020 della Formula1 è tempo di bilanci. Ecco tutti i nostri giudizi ora che le monoposto del Circus hanno spento i motori, ma siamo sempre in attesa di conoscere la vostra opinione nei commenti!

F1, il pagellone finale piloti: ecco i voti del Mondiale 2020

Ecco i caschi usati dai piloti per i test di Barcellona: quale vi è piaciuto di più?

F1, caschi piloti 2020 FOTO

Da Hunt a Lauda passando passando per Prost, Hakkinen e Schumacher fino ad arrivare a Raikkonen. Ecco tutti i campioni del mondo ritirati poco dopo la vittoria del titolo

Da Lauda a Schumacher, i campioni "ritirati"

&nbsp;Lara Alvarez, fidanzata di Fernando Alonso

Le signore della F1, protagoniste indiscusse dei paddock del Circus, da Minttu Virtanen, moglie di Kimi Raikkonen, a Jessica Michibata, ex di Jenson Button, passando per Geri Halliwell, la Spice Girl che ha spostato Chris Horner.

Le mogli e le fidanzate della Formula 1

Il primo ad essere &quot;interrogato&quot; nel corso della consueta conferenza stampa del gioved&igrave; &egrave; stato Marcus Ericsson, sia per l&#39;incidente di Silverstone sia per la nuova propriet&agrave; della Sauber: &laquo;A parte i primi due giorni ho passato una settimana perfetta, sono andato in Italia a farmi curare, sono stato trattato sulla parte colpita e ora mi sento bene, non ci saranno problemi questo weekend. Quella sulla nuova propriet&agrave; Sauber &egrave; un&#39;ottima notizia, avremo risolto certi problemi finanziari che finora non ci hanno permesso di aggiornare la macchina come volevamo&raquo;.  Con Felipe Massa si passa invece alle scarse prestazioni Williams nell&#39;ultima gara e alle sue possibilit&agrave; di restarvi anche l&#39;anno prossimo: &laquo;Ci aspettavamo molto di pi&ugrave;, Silverstone &egrave; stata molto deludente, ma anche la gara in Austria. Dobbiamo capire cosa non ha funzionato in modo adeguato, speriamo di poter tornare presto a punti, anche se questa non &egrave; la pista pi&ugrave; adatta a farlo, per noi. Ma cercheremo di sistemare la macchina: nelle ultime gare abbiamo portato parecchi nuovi componenti e dobbiamo capire quale sia la miglior combinazione. Per l&#39;anno prossimo, non sono preoccupato: posso ancora portare molta esperienza all&#39;interno di questo team. Col tempo avremo tutte le risposte, ma conto comunque di restare in un team importante. Cercher&ograve; di fare del mio meglio gara dopo gara&raquo;.  Anche a Sergio Perez viene chiesto qualcosa sul suo contratto 2017: &laquo;C&#39;&egrave; un contratto ma come sapete ho la grande fortuna di avere vari sponsor alle mie spalle, per cui non decido da solo per il futuro. Credo che ci sar&agrave; un po&#39; di tempo per pensarci dopo la fase estiva, e decideremo in quel momento. Se la macchina &egrave; competitiva? Silverstone &egrave; stata una gara molto diversa dal normale, vedremo come andr&agrave; nelle prossime, ma credo ci stiamo avvicinando sempre di pi&ugrave; a quelli davanti: se vediamo la differenza nei punti, abbiamo ridotto il divario in modo enorme. Cercheremo di fare anche di pi&ugrave; e batterli&hellip;&raquo;.  Quello della prossima stagione &egrave; un problema gi&agrave; risolto per Carlos Sainz, confermato alla Toro Rosso: &laquo;&Egrave; una bella cosa per me e per chi mi sta vicino. Ora potr&ograve; concentrami totalmente sulla gare e su come progredire. Posso essere tranquillo per il 2017 non solo perch&eacute; sar&ograve; ancora in F1, ma anche perch&eacute; la squadra sta progredendo e quindi potremo essere in posizioni ancora migliori. Se sono pronto per un team di vertice? Come ogni pilota mi sento adatto anche ad un sedile importante, e credo di essere riuscito quest&#39;anno a dimostrare di pi&ugrave; il mio valore rispetto all&#39;anno scorso&raquo;.&nbsp;  A Max Verstappen viene invece chiesto qualcosa sulla lotta con Rosberg a Silverstone: &laquo;Mi sono divertito in entrambe le battaglie con lui. Sappiamo che la nostra macchina &egrave; forte sul bagnato e quanto fosse davvero veloce l&#39;ho visto nel passo reale dopo il sorpasso. Poi il secondo posto &egrave; stato un ottimo risultato per il team&raquo;. Questa &egrave; un&#39;altra pista favorevole per la Red Bull&hellip; &laquo;In realt&agrave; quella migliore era Monaco, ma anche qui potremmo fare qualcosa: vedremo quanto riusciremo a sistemare la macchina e l&#39;assetto nelle sessioni di prove&raquo;.&nbsp;  Anche a Rosberg viene chiesto qualcosa in merito al duello: &laquo;Questa &egrave; la seconda volta che ci troviamo a battagliare. Max ha fatto un ottimo lavoro, ed &egrave; stato molto bello riprendergli il secondo posto. Poi ho cercato di andare a riprendere Lewis, ma &egrave; andata come &egrave; andata&raquo;. Viene chiesta anche una sua opinione sulla penalit&agrave; per il team-radio: &laquo;Beh, queste comunicazioni sono state esaminate e sono state ritenute non permesse. D&#39;ora in poi ci atterremo ai chiarimenti. Non ho una vera opinione, cerco solo di fare il meglio con quanto &egrave; possibile. Ora non saremo pi&ugrave; marionette nelle mani degli ingegneri, come pensava qualcuno: io non mi sentivo cos&igrave;, ma capisco la frustrazione degli appassionati. Comunque ho voltato pagina come sempre e ora mi concentrer&ograve; sul weekend&raquo;.  Sar&agrave; anche questa una gara a due, con Hamilton? &laquo;&Egrave; troppo presto per dirlo - prosegue Rosberg - La Red Bull e la Ferrari hanno avuto alti e bassi, ma la strada da fare &egrave; ancora lunga&raquo;. Con il vantaggio in classifica ridotto a 1 punto, senti pressione? &laquo;No, dopotutto questa &egrave; stata la mia stagione migliore finora. Devo solo pensare a vincere e il modo migliore &egrave; concentrarmi sul weekend e non pensare alla situazione complessiva di campionato&raquo;.  Su quanto un pilota possa essere condizionato da fattori esterni, porta a far chiedere che influsso possa avere il fatto di avere gi&agrave; (o no) un contratto per la stagione successiva. Il primo a rispondere &egrave; Rosberg, la cui situazione non &egrave; ancora definita: &laquo;Bisogna stare attenti, perch&eacute; se ci si pensa troppo, &egrave; una situazione che pu&ograve; togliere energie. Per questo da parte mia ho Gerard Berger che se ne occupa, cos&igrave; non mi deconcentro&raquo;. Molto deciso Sainz: &laquo;Non sono certo uno che durante un weekend di gara va a dormire pensando alla situazione di contratto. Magari &egrave; nei periodi come quello estivo che hai tempo di riflettere sul tuo futuro, ma ora non ci devo pi&ugrave; pensare e quindi quest&#39;anno avr&ograve; vacanze serene!&raquo;. Mentre Massa evidenzia una possibilit&agrave;: &laquo;In gara pensi solo alla guida e quindi la situazione contrattuale non cambia granch&eacute; il modo di pensare. Per&ograve; se devi cercare il rischio in un sorpasso, magari ci pensi due volte, se sei nella situazione per cui &egrave; meglio portare a casa il risultato&hellip;&raquo;. Sconcertante, ancorch&eacute; indiscutibile, la risposta di Verstappen: &laquo;Non lo so, io non ho mai avuto questo tipo di problema!&raquo;.  La discussione quindi vira sul fatto che nel 2013 qui in Ungheria i piloti si lamentarono dei trofei dati sul podio. &laquo;Da parte mia - risponde Rosberg - voglio solo mettere le mani sul trofeo pi&ugrave; grosso&hellip;&raquo;. &laquo;Io mi accontenterei di averlo, il trofeo - commenta invece Massa - ma credo sia importante che sia bello, anche per l&#39;immagine del Paese dove si corre. Ci sono state gare in cui non era cos&igrave;, ed &egrave; una delusione quando fai una gara bella ma ti danno un trofeo piccolo&raquo;. Viene commentato che anche a Barcellona vi sia stato questo problema, cos&igrave; Sainz aggiunge: &laquo;Parler&ograve; con gli organizzatori, che facciano meglio l&#39;anno prossimo&raquo;.  Un altro argomento &egrave; la disputa fra Monza e Imola per il GP in Italia, e stavolta il primo a rispondere &egrave; Massa: &laquo;Penso che dobbiamo aspettare, vedere cosa accadr&agrave; effettivamente, se annunceranno qualcosa di adeguato e definitivo. Personalmente mi piace molto correre a Monza ma mi piaceva moltissimo anche Imola. L&#39;importante &egrave; continuare a correre in Italia, sarebbe tristissimo perdere questo GP&raquo;. Quindi Rosberg: &laquo;Penso sia molto importante mantenere il GP in Italia, con quel pubblico grandioso. Poi entrambe le piste sono belle&raquo;. Infine, una domanda specifica per Verstappen: che differenza hai trovato fra correre a centro classifica e ora invece nelle prime posizioni? &laquo;Non &egrave; poi cos&igrave; diverso, perch&eacute; approcci sempre la gara cercando di essere pi&ugrave; avanti possibile. L&#39;unica differenza &egrave; che prima mi arrabbiavo quando dovevo lasciare strada agli altri, con bandiera blu, adesso invece quando sono gli altri che non me la danno&hellip;&raquo;.&nbsp; 

Le domande nel corso dell&#39;appuntamento con la stampa a Budapest sono state svariate, compreso se sia meglio correre a Monza o Imola

Conferenza piloti fra contratti e dimensioni dei trofei

Quanto dovrebbe guadagnare un pilota di Formula 1? Secondo Helmut Marko, molto meno degli ingaggi attuali. Va detto che, per quanto i top driver raggiungano cifre da considerare faraoniche per i comuni mortali, le cose cambiano se rapportate con altri sportivi. Confrontando l&rsquo;ingaggio annuo stimato di Alonso e quello di Floyd Mayweather, non c&rsquo;&egrave; partita: 36 a 275, ovviamente in milioni di euro.  &laquo;In linea di massima i piloti di oggi sono strapagati, per due ragioni. La prima &egrave; che esiste solo un piccolo rischio di incidente grave o fatale; la seconda, riguarda i giovani talenti come Verstappen o Wehrlein, che riescono facilmente a guidare senza sforzi queste macchine per 100 giri&raquo;, spiega Marko a Sport Bild. Il fattore-rischio a ben vedere &egrave; solo una piccola parte da considerare nel determinare l&rsquo;ingaggio.  F1, Hamilton il pilota pi&ugrave; pagato  Piuttosto, in un libero mercato nel quale tutti vogliono accaparrarsi i servizi dei migliori, la partita si gioca sul piano economico e delle garanzie tecniche. Scandalizzarsi perch&eacute; cinque piloti su 20 guadagnano dai 10 milioni di euro (Button) fino ai quasi 40 di Alonso, &egrave; esagerato. &laquo;In passato, anche Vettel aveva bisogno di prendersi delle pause, perch&eacute; non era abituato alle grandi forze generate dalla macchina. Questo significa che sono pi&ugrave; semplici da guidare oggi e i piloti fanno di meno&raquo;, aggiunge il consulente Red Bull.  Detto che non si pu&ograve; certo legare la retribuzione ai regolamenti tecnici che rendono pi&ugrave; o meno veloci le monoposto, l&rsquo;ingaggio dei piloti dovrebbe essere commisurato a &ldquo;quante&rdquo; attivit&agrave; devono compiere in macchina?  Opposta &egrave; la visione di Niki Lauda, che ristabilisce un po&rsquo; l&rsquo;equilibrio delle cose: &laquo;I piloti non guadagnano troppo. Non dobbiamo dimenticarci i proventi generati dalla Formula 1 ogni anno e quanto gli stessi piloti contribuiscano a ci&ograve;&raquo;.  Fabiano Polimeni  

Macchine troppo semplici da guidare, anche i migliori giovani riescono ad andar forte. Lauda non &egrave; d&rsquo;accordo

F1, Marko: piloti strapagati

Ha parlato senza filtri, Hamilton sul podio del Gran Premio del Brasile e ha detto due cose importanti: senza un gran margine su chi precede, a Interlagos non si passa; volevo inventarmi qualcosa di diverso con la strategia. Se la prima affermazione ha assolutamente un fondo di verit&agrave; e si &egrave; risolta in un assalto per avvicinarsi a Rosberg senza riuscire mai a sferrare un attacco, rovinando viceversa le gomme, sulle scelte strategiche &egrave; difficile poter giustificare le parole di Lewis, l&rsquo;&rdquo;invenzione&rdquo; di un copione diverso, specialmente con un Vettel pronto ad approfittare del minimo errore.  Toto Wolff interviene per fissare dei paletti chiari e spiegare: &laquo;Abbiamo dei principi sin dal 2013 e hanno funzionato bene, perci&ograve; non li cambieremo. In macchina non hai il quadro completo della situazione e in quel momento specifico le gomme di Lewis erano finite e si &egrave; discusso della strategia a 3 soste, circa 10&rdquo; pi&ugrave; lenta di quella a due. Il pilota in macchina ha un comportamento dettato dalle emozioni, ed &egrave; comprensibile, abbiamo ingaggiato dei cani da guardia, non dei cuccioli&raquo;.  E&rsquo; ancora pi&ugrave; chiaro quando specifica chi decida le strategie e continuer&agrave; a farlo: &laquo;Abbiamo i nostri strateghi, non discuteremo le tattiche con i piloti. Se iniziassero a fare di testa loro perderebbero ogni gara. La strategia non &egrave; una decisione che si prende sulla base dell&rsquo;istinto: a volte s&igrave;, pu&ograve; essere giusto, ma senza il quadro completo dei dati sbaglierai la maggior parte delle corse&raquo;, aggiunge.  Se il muretto definisce una strategia ottimale, quella va seguita. Non vuole cedere alla tentazione di aprire a una lotta anche su questo fronte, risultando gi&agrave; sufficientemente difficile gestire quella tra piloti: &laquo;Pensate a tanti anni fa, quando c&rsquo;era il pilota numero 1 e il secondo: abbiamo cambiato questo scenario e credetemi, &egrave; piuttosto difficile gestire due in lotta liberamente. Si potrebbe anche affrontare un passo ulteriore, lasciare in battaglia chi definisce le strategie, ma non &egrave; quello che vogliamo fare&raquo;.  Fabiano Polimeni

Spiega perch&eacute; dev&rsquo;essere il muretto a dettare la linea e non pu&ograve; lasciarsi condizionare dalla volont&agrave; dei piloti

Wolff: &ldquo;Strategie decise dai piloti? Perderebbero&rdquo;

&laquo;Non sono mai stato un fan di un particolare pilota. Ho una mia figura di riferimento, &ldquo;assemblata&rdquo; cos&igrave;: la passione ed il &ldquo;fuoco&rdquo; di Ayrton Senna, la resistenza di Nigel Mansell, la dedizione e la disciplina di Niki Lauda e l'intelletto strategico di Alain Prost&raquo;. A Wolff &egrave; stato poi chiesto se vede queste qualit&agrave; nei suoi due attuali piloti: &laquo;Nico ha una grande forza di volont&agrave; e capacit&agrave; di messa a fuoco, mentre Lewis &egrave; istinto puro e visione di gara. Nico ha un approccio molto analitico, e se mi dite che lo volete chiamare &ldquo;Professore&rdquo; (riferito al soprannome di Alain Prost), direi di si, ci sta: Professor Rosberg. Ogni volta che qualcuno mi dice che Nico &egrave; &ldquo;morto&rdquo;', io rispondo sempre di non dare quel ragazzo per spacciato. Ha una buona dose di talento e mentalmente &egrave; fortissimo&raquo;.  Le discussioni sulla Formula Uno 2017 proseguono, ma si avvicina anche la data limite per dettare le nuove linee guida. &laquo;In realt&agrave; abbiamo tempo fino a febbraio 2016, ma penso che c&rsquo;&egrave; una linea ormai condivisa da tutti sui cambiamenti da fare, intendo pneumatici pi&ugrave; larghi con pi&ugrave; grip, auto pi&ugrave; veloci, e piloti al centro del sistema. Negli ultimi due anni la Formula Uno ha ridotto sia il carico aerodinamico che la velocit&agrave; delle monoposto, e probabilmente ora &egrave; il momento di fare un passo indietro. Le vetture dovranno essere molto pi&ugrave; veloci di quanto siano ora. E, come dicevo, stiamo cercando di rimettere i piloti al centro della scena, restituendo loro la responsabilit&agrave; di quello che fanno in macchina e senza la sicurezza di essere controllati a distanza dal muretto. Infine oggi abbiamo preso coscienza che il rumore &egrave; un fattore molto importante per l&rsquo;identificazione della Formula Uno&raquo;.  Infine Wolff ha risposto sulla &ldquo;noia&rdquo; del dominio Mercedes. Potrebbe essere un problema per l&rsquo;interesse della Formula Uno? &laquo;Non credo. Prendiamo l&rsquo;esempio Ferrari all'inizio degli anni 2000: &egrave; stato un ciclo decisamente dominante, e con il solo Michael Schumacher a dettar legge. Quindi era molto meno interessante rispetto al contesto attuale, noi abbiamo lasciati liberi i nostri piloti liberi di giocarsi le loro chance&raquo;.  Roberto Chinchero

Il responsabile del programma Mercedes Formula Uno traccia l&rsquo;identikit del pilota perfetto. E parla del futuro del Circus

Toto Wolff e il suo pilota ideale...

Chi &egrave; stato il pi&ugrave; bravo del reame? Ma Lewis Hamilton naturalmente! Dopo aver vinto il secondo iride Piloti F.1 nel 2014, il pilota della Mercedes si conferma sul tetto del mondo conquistando il primo posto anche nel Ranking internazionale di Autosprint&nbsp;riservato ai piloti di&nbsp;velocit&agrave; in circuito di tutte le categorie.  Il ranking di Autosprint &egrave; una speciale classifica che mette in graduatoria in basi ai risultati&nbsp;ottenuti nel 2014 tutti i piloti del mondo che hanno preso parte a gare internazionali in circuito.  Ci sono tutti quanti, dai piloti F1 a quelli della&nbsp;Nascar americana, ai protagonisti del Wec, del Wtcc, dei vari campionati GT di tutta Europa, alle monoposto di tutte le categorie: dalla GP2, alla Euro F3, alla F4, WSR, F. Renault fino ai monomarca (Porsche, Ferrari, Lamborghini, Maserati, Seat dcc).  Il Ranking di Autosprint &egrave; stato realizzato in collaborazione con il dipartimento di statistica dell'Universit&agrave; di Bologna ed &egrave; basato su un complesso algoritmo che calcola e indicizza tutti i risaltati tenendo conto di un coefficiente "di difficolt&agrave;" delle varie categorie. Non sempre il vincitore scala la classifica del ranking: il meccanismo che abbiamo messo a punto premia pi&ugrave; la continuit&agrave;&nbsp;dei piazzamenti che le singole e occasionali vittorie e favorisce chi disputa pi&ugrave; gare di chi corre poco. Per questo categorie che prevedono campionati con molte gare o week end di corsa con due o pi&ugrave; gare&nbsp;sono favorite rispetto a campionati con poche corse in calendario.  Lo scorso dicembre vi avevamo proposto&nbsp;la&nbsp;classifica di tutti i piloti italiani: la trovate qui. Questa invece &egrave; quella complessiva che tiene conto anche dei piloti stranieri.&nbsp;Nella graduatoria risulta vincente Lewis Hamilton, con un indice punti di 359. Seguono Nico Rosberg (indice punti:&nbsp;317),&nbsp;vice campione del mondo F1 e Daniel Ricciardo (indice punti:&nbsp;226).  E poi? Qui sotto la top ten, ma sul numero di Autosprint in edicola dal 13 gennaio, trovate il ranking completo dei 700 piloti pi&ugrave; forti del mondo secondo il risultato del calcolo&nbsp;condotto dall&rsquo;Universit&agrave; di Bologna&nbsp;in collaborazione con il nostro settimanale.  Dopo il ranking degli italiani, ecco dunque la panoramica mondiale. Il primo italiano classificato, Gimmi Bruni, &egrave; 38&deg; in questa graduatoria. La Top Ten 1. Lewis Hamilton (F1) 359,0 pt  2. Nico Rosberg (F1) 317,0 pt  3. Daniel Ricciardo (F1) 226,0 pt  4. Valtteri Bottas (F1) 171,0 pt  5. Sebastian Vettel (F1) 163,0 pt  6. Fernando Alonso (F1) 159,0 pt  7. Jos&eacute; Maria Lopez (WTCC) 133,0 pt  8. C&eacute;sar Ramos (Blancpain Sprint) 132,7 pt  9. S&eacute;bastien Buemi (WEC) 132,2 pt  10. Ryan Hunter-Reay (IndyCar) 130,4 pt.  Guarda la video-intervista di Gimmi Bruni ai Caschi d'Oro di Autosprint del 2014.

Domina Hamilton, Bruni primo italiano. Sul numero di Autosprint in edicola il ranking internazionale completo

Ecco i 700 migliori piloti del mondo

Sono 18 le vetture iscritte nella classe Lmp2. Sono quattro i telai rappresentati: Oreca, Morgan, Zytek e Ligier, con quest'ultima gestita dal team Oak che rispolvera il nome del costruttore francese ex F1 per una nuova vettura con il tetto (le altre sono tutte &ldquo;barchette&rdquo;) al debutto proprio a Le Mans. Due i motori presenti: Nissan e Judd.  C'&egrave; anche un team e un pilota italiano presenti in Lmp2: il team &egrave; quello di Amato Ferrari che gestisce due Oreca-Nissan per i colori russi di SMP Racing al cui volante c&rsquo;&egrave; Maurizio Mediani, che correr&agrave; insieme a Minassian e Ladygin sulla Oreca-Nissan n.37. Troppo penalizzate a livello di potenza dai regolamenti, le Lmp2 a Le Mans girano a circa 13&rdquo; dalle Lmp1 pi&ugrave; rapide, e sono pi&ugrave; performanti sul giro di circa 14&rdquo; rispetto alle Gt della classe Pro.  In questa classe da segnalare la presenza degli ex piloti F1 Mika Salo (Oreca-Nissan n.27), Marc Gen&egrave; (Zytek-Nissan n.38), Christian Klien (Morgan-Judd n.43) e Karun Chandhok (Oreca-Nissan n.48).  Tutti gli iscritti alla 24 Ore di Le Mans e i numeri di gara

Tutte "barchette" e una sola coup&eacute;. Quattro telai si dividono la vittoria

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