        Doppia squalifica nella Nascar a Pocono e nuova vittoria di Chase Elliott per il team Hendrick nell&rsquo;appuntamento sul grande ovale triangolare della Pennsylvania. Denny Hamlin e Kyle Busch, che avevano concluso primo e secondo, sono stati infatti esclusi per un&rsquo;irregolarit&agrave; con il paraurti anteriore, modificato in modo illegale per motivi aerodinamici. Fino a qualche tempo fa, la Nascar non metteva mai in discussione il risultato delle singole corse, agendo solo sulle penalit&agrave; in termini finanziari e di punti in classifica ma salvaguardando gli esiti delle competizioni. Due stagioni fa il cambiamento verso un modello con verifiche puntuali post-gara e squalifiche, del quale Pocono &egrave; stata la prima, notevole dimostrazione, la prima che si ricordi di questo tipo nell&rsquo;era moderna. La cronaca della gara Hamlin aveva avuto una gara non facile. Un contatto con le barriere al primo giro e un testacoda solitario l&rsquo;avevano costretto a rimontare, ma la sua superiorit&agrave; era stata talmente impressionante che aveva in entrambi i casi minimizzato i danni, arrivando presto a lottare di nuovo al vertice. A poco pi&ugrave; di 20 giri alla conclusione, ha passato il compagno di colori Busch prima che un incidente di Ryan Blaney portasse in pista la pace car. Poi, nel finale si &egrave; trovato accanto la propria nemesi di questa stagione, Ross Chastain, che da tempo si aspettava una vendetta dopo i contatti precedenti. Troppe volte il pilota del team Trackhouse era arrivato ai ferri corti col rivale, mandandolo su tutte le furie. Stavolta, &egrave; stato il pilota della Virginia a prendersi la rivincita, &ldquo;lanciando&rdquo; Chastain nelle barriere dopo averlo affiancato e stretto all&rsquo;esterno, per quella che &egrave; stata l&rsquo;ultima caution. Cosa &egrave; successo nel finale Poi, nel run finale, Hamlin non ha pi&ugrave; trovato rivali, verifiche tecniche a parte. Dopo l&rsquo;annuncio delle sanzioni, Elliott si &egrave; visto cos&igrave; attribuire la sua quarta affermazione dell&rsquo;anno, davanti a un&rsquo;altra Chevy, quella del team Childress di un positivo Tyler Reddick. Al terzo posto, il compagno di Chastain Daniel Suarez, mentre Christopher Bell ha preceduto Kyle Larson. Ottima prova per Michael McDowell con il team FrontRow che &egrave; stato il miglior rappresentante Ford dato che Kevin Harvick &egrave; stato messo fuori gioco dalla toccata Hamlin-Chastain. In Toyota c&rsquo;&egrave; stato posto in top-10 anche per Martin Truex e Bubba Wallace.Proprio per la casa delle tre ellissi sono arrivati a Pocono un forfait inatteso e un debutto di qualit&agrave;. Kurt Busch ha infatti subito un duro incidente in qualifica e ha riportato sintomi da trauma cranico. Lo staff medico della Nascar l&rsquo;ha cos&igrave; fermato e a prendere il suo posto &egrave; stato Ty Gibbs. Il nipote del plurititolato coach e team principal ha esordito all&rsquo;et&agrave; di 19 anni con 23XI, struttura satellite di quella paterna. Campione ARCA nel 2021 e attualmente in lotta per il titolo Xfinity Series, Gibbs ha concluso sedicesimo. L'ordine d'arrivo della M&amp;M Fan Appreciation 400 di Pocono (top-10): 1 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 1602 - Tyler Reddick (Chevy) &ndash; Childress - 1603 - Daniel Suarez (Chevy) &ndash; Trackhouse - 1604 - Christopher Bell (Toyota) &ndash; Gibbs - 1605 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Hendrick - 1606 - Michael McDowell (Ford) &ndash; FrontRow - 1607 - Martin Truex Jr. (Toyota) &ndash; Gibbs - 1608 - Bubba Wallace (Toyota) &ndash; 23XI - 1609 - Erik Jones (Chevy) - Petty GMS - 16010 - Austin Cindric (Ford) &ndash; Penske - 160 In campionato 1. Elliott 787; 2. Chastain 682; 3. Blaney 676; 4. Larson 661; 5. Truex 654. Highlights        

Cronaca, risultati e classifica della corsa di Pocono

Nascar: una doppia squalifica fa vincere Elliott a Pocono

Se nella prima gara della Nascar a Pocono Denny Hamlin aveva dovuto inchinarsi a Kevin Harvick grazie anche al gioco strategico del team Stewart-Haas, nel secondo round del weekend sulla pista della Pennsylvania la situazione si &egrave; ribaltata. Il team di Joe Gibbs ha infatti scelto di ritardare la sosta pi&ugrave; possibile permettendo al proprio portacolori di allungare grazie ad un passo gara eccellente. Harvick, che si era fermato in anticipo temendo delle safety car nel finale, ha cos&igrave; perso terreno, finendo vittima di un perfetto &quot;overcut&quot;. Ha concluso cos&igrave; alle spalle di Hamlin, staccato di 3&quot;.&nbsp;  &nbsp;  Anche la prova domenicale sul circuito triangolare di Long Pond &egrave; stata tormentata dal maltempo, con la bandiera a scacchi che &egrave; sventolata con la luce della serata che andava a sfumare. La sfida nelle battute conclusive &egrave; stata a due, con Erik Jones, compagno di Halmin, nettamente staccato e seguito da Chase Elliott. Per il marchio Chevrolet, e soprattutto per il team Hendrick, in gara 2 le cose sono andate meglio, anche se solo il bravo figlio d&#39;arte, erede della Camaro numero 24 ex Jeff Gordon, &egrave; entrato in top-5.  &nbsp;  Quinto posto, ennesimo bel piazzamento, per Aric Almirola, seguito da Matt DiBenedetto, William Byron e Clint Bowyer. Almirola &egrave; attualmente nono in classifica, ovvero il migliore tra coloro che non hanno una vittoria, tra i favoriti per entrare comunque ai playoff. Tra loro incredibilmente anche Kyle Busch, penalizzato ancora da un contatto e spedito nelle barriere da Ryan Blaney. Se per lui un successo in gara &egrave; solo questione di tempo prima della fine della stagione regolare, per altri come Jimmie Johnson l&#39;accesso potrebbe essere pi&ugrave; a rischio.&nbsp;  &nbsp;  Il californiano a Pocono non &egrave; stato tra i pi&ugrave; brillanti terminando sedicesimo in quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione sul tracciato. Difficolt&agrave; anche per Christopher Bell, finito nelle barriere dopo il quarto posto di sabato e Kurt Busch, tredicesimo nonostante gli oltre 30 giri condotti nelle fasi iniziali.&nbsp;  L&#39;ordine d&#39;arrivo della Pocono 350 (top-10):  1 - Denny Hamlin (Toyota Camry) &ndash; Gibbs &nbsp;- 140 giri  2 - Kevin Harvick (Ford Mustang) &ndash; Stewart &nbsp;- 140  3 - Erik Jones (Toyota Camry) &ndash; Gibbs &nbsp;- 140  4 - Chase Elliott (Chevy Camaro) &ndash; Hendrick &nbsp;- 140  5 - Aric Almirola (Ford Mustang) &ndash; Stewart &nbsp;- 140  6 - Matt DiBenedetto (Ford Mustang) &ndash; Wood &nbsp;- 140  7 - William Byron (Chevy Camaro) &ndash; Hendrick &nbsp;- 140  8 - Clint Bowyer (Ford Mustang) &ndash; Stewart - 140  9 - Alex Bowman (Chevy Camaro) &ndash; Hendrick &nbsp;- 140  10 - Martin Truex Jr. (Toyota Camry) &ndash; Gibbs &nbsp;- 140  In campionato  1. Harvick 581; 2. Blaney 529; 3. Keselowki 514; 4. Elliott 510; 5. Hamlin 506. 

Il team di Joe Gibbs allunga lo stint del suo pilota e indovina la mossa per portare a casa il successo nella seconda gara in Pennsylvania

Rivincita di Denny Hamlin in gara 2 della Nascar a Pocono

Prima gara del weekend NASCAR appannaggio di Kevin Harvick a Pocono. Nel primo dei due round in programma sulla pista della Pennsylvania per recuperare il tempo perduto con il lockdown, il pilota della Ford e del team Stewart-Haas ha approfittato di una mossa strategica vincente nel finale, in cui ha cambiato due sole gomme nel corso dell&rsquo;ultima sosta, con bandiera verde.  &nbsp;  Grazie al vantaggio guadagnato &egrave; riuscito a conquistare la leadership, ed il gap si &egrave; rivelato sufficiente a tenere dietro una aggressivo Denny Hamlin, anche lui con due gomme nuove ma disturbato da pesanti vibrazioni. Harvick, ora a quota 52 vittorie in carriera, ha &ldquo;timbrato&rdquo; anche una delle poche piste sulle quali non aveva trionfato finora, il&nbsp;&ldquo;tricky triangle&rdquo; (il difficile triangolo) da 2 miglia ai piedi di Mount Pocono.&nbsp;  &nbsp;  Prima delle soste finali il favorito sembrava essere Aric Almirola, compagno di squadra di Harvick. Tuttavia, il pilota di origini cubane, primo tra coloro che hanno cambiato quattro gomme, non &egrave; riuscito ad andare oltre il terzo posto.  &nbsp;  Harvick, che per impostare la strategia sul finale aveva rinunciato a conquistare piazzamenti nei intermedi, ha prevalso, ma Almirola ha conquistato punti preziosi per i playoff.&nbsp;Fermato da una foratura Joey Logano, che dopo aver vinto il primo stage sembrava a sua volta in gran forma con la prima Ford del Team Penske. Pesanti danni all&rsquo;anteriore della Mustang numero 22 lo hanno portato a scivolare molto indietro. Nuova, ottima prova per Christopher Bell. Il campione delle gare midget, portacolori &ldquo;primavera&rdquo; di Joe Gibbs in prestito al team satellite Leavine Family, si &egrave; piazzato quarto, aggiungendo un&rsquo;altra top-10 ad una stagione di debutto eccellente. Quinto e sesto posto proprio per altri due uomini di Gibbs, Kyle Busch, e Martin Truex Jr, mentre Clint Bowyer ha concluso settimo seguito da Michael McDowell, ottimo in top-10 per il team Front Row.  &nbsp;  Poca fortuna e performance non al top per la pattuglia Chevrolet. Indietro tutto il team Hendrick, positivo nelle ultime gare, mentre la prima Camaro al traguardo &egrave; stata quella di Matt Kenseth. Il veterano subentrato a Kyle Larson, su una pista che premia l&rsquo;esperienza, si &egrave; riproposto in top-10. Unico portabandiera Chevy a risultare davvero convincente Alex Bowman, messo per&ograve; KO a sua volta da una gomma.   &nbsp;  Con la prima gara del weekend completata, anche se ritardata dalla pioggia, &egrave; oggi in programma anche gara-2, in programma sulle 350 miglia.  L&rsquo;ordine di arrivo della Pocono Organics 325:  1 - Kevin Harvick (Ford Mustang) &ndash; Stewart - 130 giri  2 - Denny Hamlin (Toyota Camry) &ndash; Gibbs - 130  3 - Aric Almirola (Ford Mustang) &ndash; Stewart - 130  4 - Christopher Bell (Toyota Camry) &ndash; Leavine - 130  5 - Kyle Busch (Toyota Camry) &ndash; Gibbs - 130  6 - Martin Truex Jr. (Toyota Camry) &ndash; Gibbs - 130  7 - Clint Bowyer (Ford) &ndash; Stewart - 130  8 - Michael McDowell (Ford Mustang) &ndash; Front Row - 130  9 - Brad Keselowski (Ford Mustang) &ndash; Penske - 130  10 - Chris Buescher (Ford Mustang) &ndash; Roush - 130  In campionato  1.Harvick 534; 2. Blaney 505; 3. Logano 487; 4. Elliott 477; 5. Keselowski 472.  

Il pilota del team&nbsp;Stewart-Haas, azzecca la strategia, beffa Almirola e porta a casa la prima delle due gare in programma sulla pista della&nbsp;Pennsylvania

Nascar: ad Harvick la prima gara del weekend a Pocono

&Egrave; stata una gara strana quella dell&rsquo;IndyCar a Pocono. Sul grande triovale della Pennsylvania, piatto e veloce, la 500 miglia in programma per il quattordicesimo appuntamento della serie &egrave; stata nuovamente caratterizzata da un brutto incidente al via, e poi interrotta poco dopo met&agrave; distanza da un violento temporale che ha raggiunto la regione ai piedi di Mount Pocono. Will Power &egrave; cos&igrave; stato dichiarato vincitore. L&rsquo;australiano, nonostante una foratura nelle primissime battute, ancor prima che la safety-car iniziale rientrasse, &egrave; riuscito a rimettersi in corsa anche grazie ad una fortunata prima sosta. Mentre era entrato in pit-lane da pochi secondi, Spencer Pigot &egrave; infatti andato a muro, permettendo all&rsquo;australiano di recuperare terreno. Una volta al secondo posto, Power ha poi ingaggiato un duello col compagno di colori Simon Pagenaud, dominatore delle prime fasi, ed &egrave; riuscito a guadagnare un buon margine. Quando i fulmini hanno iniziato a cadere, le autorit&agrave; sono state costrette a sospendere tutto per la sicurezza del pubblico, e si &egrave; deciso di chiudere le ostilit&agrave; in anticipo.    Secondo ha terminato Scott Dixon, riuscito a risalire nel secondo stint e anche a giocarsi la leadership. Il neozelandese ha per&ograve; incontrato problemi di assetto, forse imbroccando un treno di gomme non performante. Comunque la sua piazza d&rsquo;onore, col contemporaneo ritiro di Alexander Rossi ed il quinto posto di Josef Newgarden, rappresenta una nuova chance in campionato, e lo stesso dicasi per Simon Pagenaud, terzo al traguardo. &nbsp;  A far parlare ancor pi&ugrave; del risultato &egrave; stato un nuovo incidente che ha coinvolto diversi piloti pochi metri dopo il via. A un anno dal grave infortunio di Robert Wickens, un attacco troppo avventato da parte di Takuma Sato all&#39;esterno di Alexander Rossi, con il contemporaneo tentativo all&#39;interno di Ryan Hunter-Reay, ha portato ad un triplice contatto, che ha coinvolto anche Felix Rosenqvist e James Hinchcliffe. Se il giapponese si &egrave; ribaltato ma &egrave; uscito subito dalla sua vettura, lo svedese ha danzato paurosamente tra barriere e reti, ma senza colpire le &quot;catch fence&quot;. Trasportato in ospedale, &egrave; stato dimesso poco dopo, illeso.  Si &egrave; aperta cos&igrave; una discussione tra chi punta il dito su Sato, troppo spesso sopra le righe, e chi ritiene Pocono inadatta alle ruote scoperte, in quanto particolarmente propizia per situazioni del genere. Tra i pi&ugrave; decisi, lo stesso Wickens, che ha parlato di &quot;relazione tossica&quot; tra IndyCar e Pocono, auspicando un divorzio a breve. Tra l&#39;altro, non aiuta il fatto che il weekend sia sempre impostato su due giorni, in una zona tipicamente soggetta a piogge violente: anche in questo caso, i piloti hanno avuto solo una (per quanto lunga) sessione di libere prima della corsa, cosa che non facilita la scioltezza una volta in gara. Tra l&#39;altro, sono da sottolineare anche gli incidenti di Pigot e di Colton Herta.  Con cos&igrave; tante vetture fuori gioco, altri protagonisti hanno potuto eccellere, a partire da Santino Ferrucci, che si &egrave; permesso di tener dietro Newgarden, Ed Carpenter e soprattutto il suo compagno di squadra Sebastien Bourdais. Alla fine, Rossi &egrave; rientrato in pista, venendo classificato diciottesimo: ora Newgarden ha ben 35 punti di vantaggio, ma soprattutto, l&#39;americano dell&#39;Andretti Autosport &egrave; stato raggiunto da Pagenaud e Dixon alla vigilia della trasferta su ovale al Gateway Park.  L&#39;ordine d&#39;arrivo della ABC Supply 500 di Pocono:  1 - Will Power (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 129 giri 2 - Scott Dixon (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 5&rdquo;4688 3 - Simon Pagenaud (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 7&rdquo;0950 4 - Santino Ferrucci (Dallara-Honda) &ndash; Coyne - 9&rdquo;4697 5 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 10&rdquo;1771 6 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) &ndash; ECR - 15&rdquo;4239 7 - Sebastien Bourdais (Dallara-Honda) &ndash; Coyne - 19&rdquo;1641 8 - Tony Kanaan (Dallara-Chevy) &ndash; Foyt - 23&rdquo;3941 9 - Graham Rahal (Dallara-Honda) &ndash; RLL - 25&rdquo;2060 10 - Charlie Kimball (Dallara-Chevy) &ndash; Carlin - 27&rdquo;4361  Il campionato  1. Newgarden 535; 2. Rossi 500; 3. Pagenaud 495; 4. Dixon 483; 5. Power. 

Un brutto incidente al via e un violento temporale, segnano l&#39;appuntamento di Pocono

IndyCar: a Pocono vince Power tra incidenti e pioggia

Sono quattro quest&#39;anno, e 55 in totale le vittorie di Kyle Busch nella Nascar. Il pilota di Las Vegas ha messo in mostra una netta superiorit&agrave; in quel di Pocono, riuscendo a dominare tutta la seconda parte della 400 Miglia della Pennsylvania. Nonostante una caution nelle fasi finali per un incidente della Ford di Ricky Stenhouse, Kyle Busch ha tenuto a bada prima il compagno di colori al Joe Gibbs Racing Erik Jones, poi la Ford del team Penske di Brad Keselowski, emerso nel finale.  Al quarto posto, con una strategia che prevedeva pit-stop fuori sequenza, ha chiuso Chase Elliott, con la migliore delle Chevrolet, mentre Clint Bowyer ha lasciato sul terreno punti preziosi in quinta piazza, senza riuscire a concretizzare un potenziale visto durante l&#39;evento ma troppo altalenante.  In una corsa che non ha regalato troppe sorprese, ma che ha comunque visto 21 piloti arrivare a pieni giri, il gruppo si &egrave; rivelato estremamente ravvicinato: Denny Hamlin ha battuto in volata Joey Logano per il sesto posto, mentre Daniel Suarez si &egrave; messo dietro il poleman William Byron e Aric Almirola.  Unico tra gli abituali protagonisti a finire nei guai &egrave; stato, ancora una volta, Kevin Harvick. Il californiano, portacolori del team Stewart-Haas, si &egrave; piazzato ventiduesimo dopo aver subito un drive-through per una per una ruota mal fissata e un problema allo sterzo.  &nbsp;  L&#39;ordine d&#39;arrivo della Pocono 400:  1 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 160 giri  2 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 160  3 - Erik Jones (Toyota) &ndash; Gibbs - 160  4 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  5 - Clint Bowyer (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 160  6 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 160  7 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 160  8 - Daniel Suarez (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 160  9 - William Byron (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  10 - Aric Almirola (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 160  In campionato (proiezioni playoff)  1. Kyle Busch 2040; 2. Keselowski 2026; 3. Truex 2021; 4. Logano 2020; 5. Hamlin 2016. 

Il pilota di Las Vegas arriva a quota 55 vittorie, in una gara senza troppe sorprese&nbsp;che ha comunque visto&nbsp;21 piloti arrivare a pieni giri

Nascar: quarto successo 2019 per Kyle Busch a Pocono

Aleshin &egrave; il primo poleman russo nella storia dell&rsquo;IndyCar. Al volante della Dallara-Honda del team Schmidt, l&rsquo;ex campione della World Series by Renault ha imposto il proprio ritmo a Pocono, sul veloce triovale della Pennsylvania che questo weekend ospita il tredicesimo round della serie statunitense. Aleshin ha comandato la classifica fin dalle libere, riuscendo a sfruttare al meglio il potenziale della vettura e segnando la miglior media oraria sui due giri. Come accaduto ad Indianapolis, al ritorno su un ovale veloce i pacchetti Chevrolet e Honda sono stati piuttosto bilanciati, e si &egrave; verificata un&rsquo;alternanza quasi perfetta nelle prime posizioni.  Secondo, con la migliore delle vetture del cravattino, si &egrave; classificato Josef Newgarden, che dopo aver dominato il precedente round su ovale a Milwaukee, si &egrave; riconfermato sugli stessi livelli. A seguire, Takuma Sato per il team Foyt oltre ad Helio Castroneves, primo dei rappresentanti di Roger Penske. Quinto posto per Carlos Munoz per l&rsquo;Andretti Autosport, mentre il compagno di squadra di Aleshin, James Hinchcliffe, ha preceduto il vincitore di Indy Alexander Rossi. Ottavo Will Power, che continua nell&rsquo;inseguimento a Simon Pagenaud in classifica: il francese si &egrave; piazzato quattordicesimo.  Non ha preso parte alla sessione Ryan Hunter-Reay, che nelle prime libere &egrave; finito nelle barriere. Tutto ok per lui, ma non per la vettura, che dovr&agrave; essere &ldquo;cestinata&rdquo;. Incidente anche per Charlie Kimball, che per&ograve; ha preso parte in extremis alla sessione pomeridiana. Terzultimo, Scott Dixon ha pagato un assetto troppo sovrasterzante, mentre hanno completato la graduatoria le due vetture del team Coyne: Conor Daly &egrave; in pista con il numero 88 di Bryan Clauson, per ricordare il compagno di colori recentemente scomparso durante una gara midget. 

Il russo domina le prove per la 500 Miglia IndyCar.

Indycar: Aleshin in pole a Pocono

E&rsquo; finita all&rsquo;ultima goccia di carburante per Kurt Busch la Pocono 400, primo passaggio della Nascar Sprint Cup Series sull&rsquo;ovale triangolare della Pennsylvania: la gara &egrave; stata posticipata al luned&igrave; a causa della pioggia e della nebbia che hanno perturbato il weekend. Alla fine, il pilota di Gene Haas e Tony Stewart si &egrave; imposto con una gestione del consumo perfetta nell&rsquo;ultimo stint di gara: al re-start, ha spinto quanto &egrave; bastato per passare Chase Elliott, leader di buona parte della corsa, e Dale Earnhardt. Poi, ha pensato a dosare il gas tenendo dietro i due avversari e tagliando il traguardo al comando. Per Busch, in pista con un capo ingegnere temporaneo dopo la sospensione del suo solito stratega per irregolarit&agrave; coi dadi ruota, si tratta della prima vittoria della stagione e del biglietto per i playoff della Chase For The Cup.&nbsp;  Earnhardt ha terminato secondo, resistendo agli attacchi del rimontante Brad Keselowski. Partito dalla pole, l&rsquo;alfiere del team Penske &egrave; stato penalizzato ad inizio corsa ed obbligato ad una lunga sosta: in occasione di un pit-stop, uno dei suoi meccanici ha piegato con una spallata ben assestata il parafango posteriore destro, creando una depressione aerodinamica. Peccato che, complice il colore bianco della vettura, la &ldquo;botta&rdquo; fosse estremamente visibile, tanto da portare al richiamo ufficiale dato che non &egrave; possibile apportare modifiche alle carrozzerie sulle vetture in gara. Il terzo posto sembra pi&ugrave; di quanto si potesse sperare.    A seguire Elliott, che continua nella sua serie di piazzamenti ma vede ancora sfuggire il primo successo. Difficolt&agrave; anche per l&rsquo;altra vettura del Capitano, quella di Joey Logano, che ha pagato qualche scaramuccia di troppo con Ryan Newman. Ma con il pilota di Richard Childress &egrave; stato protagonista anche di un altro contatto che ha visto finire a muro Kyle Busch. Tutto da solo hanno fatto invece Jimmie Johnson, che ha perso il posteriore della sua Chevy impattando contro le protezioni interne, e Tony Stewart, che ha per&ograve; coinvolto la compagna di colori Danica Patrick. Una toccata ai box ha invece penalizzato il vincitore del round precedente Martin Truex.&nbsp;  L&rsquo;ordine di arrivo della Axalta &#39;We Paint Winners&#39; 400 di Pocono, quattordicesima tappa della NASCAR Sprint Cup Series 2016:&nbsp;  1 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 160 giri  2 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  3 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 160  4 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  5 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 160  6 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  7 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 160  8 - Carl Edwards (Toyota) &ndash; Gibbs - 160  9 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 160  10 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 160  In campionato  1. Kevin Harvick 490;  2. Kurt Busch 465;  3. Brad Keselowski 442;  4. Carl Edwards 437;  5. Kyle Busch 416. 

Il pilota del team Stewart-Haas stacca il biglietto per i playoff

Nascar,&nbsp;prima vittoria 2016 per Kurt Busch&nbsp;

Indycar Pocono: l'incidente di Justin Wilson

Justin Wilson non ce l&rsquo;ha fatta. Se ne va a 37 anni il pilota inglese, troppo grave il trauma alla testa causato dall&rsquo;impatto con un pezzo del musetto staccatosi dalla monoposto di Karam, domenica scorsa a Pocono. Lascia la moglie Julia e due figlie.  &laquo;E&rsquo; un giorno triste per la Indycar e l&rsquo;intera comunit&agrave; del motorsport. Le straordinarie capacit&agrave; di guida di Justin si accompagnavano alla sua gentilezza e umilt&agrave;, che lo hanno reso uno dei personaggi pi&ugrave; rispettati del paddock&raquo;, commenta Mark Miles &ndash; CEO di Hulman &amp; Co. &ndash; in un comunicato stampa diramato dalla Indycar. &laquo;Il mondo delle corse &egrave; una grande famiglia e i nostri sforzi andranno nella direzione di raccoglierci intorno alla famiglia di Justin per assicurarci che abbiano il supporto di cui necessitano in questo momento incredibilmente difficile&raquo;.  Nel corso della giornata di luned&igrave; non erano emerse novit&agrave; significative nel quadro clinico di Wilson, elitrasportato al Lehigh Valley Hospital&ndash;Cedar Crest di Allentown immediatamente dopo l&rsquo;impatto a Pocono, quando mancavano 20 giri al termine della corsa. Una lunga carriera alle spalle, con trascorsi anche in Formula 1, nel 2003, quando corse per Minardi e Jaguar, andando a punti nel Gran Premio degli USA a Indianapolis. Prima ancora, un titolo in Formula 3000 nel 2001, poi l&rsquo;approdo Oltreoceano nel campionato GrandAm nel 2006, non senza aver fatto una puntata a Le Mans nel 2004.  In Indycar il debutto avviene nel 2008, con il team Newman Haas Lanigan, con il quale disputa 16 gare ottenendo una vittoria e 2 podi, piazzamento che replica anche nel 2009. Nel 2013 agguanta quattro podi, e in 174 partenze nel campionato ha conquistato 8 pole position, l&rsquo;ultima nel 2012. Non &egrave; ancora stata resa nota la data dei funerali, mentre viene reso noto che &egrave; stata aperta una sottoscrizione per raccogliere dei fondi da destinare ai figli di Wilson.  &laquo;Siamo profondamente addolorati dalla scomparsa di Justin Wilson. Era un pilota straordinario, un valido componente del nostro team e un rispettato rappresentante del nostro sport. Sebbene abbia fatto parte del team Andretti per un breve periodo, &egrave; bastato un istante per entrare per sempre nella famiglia Andretti. La sua carriera a la sua vita sono una storia di classe e passione insuperabili, le nostre preghiere e pensieri vanno alla famiglia Wilson e a tutti i tifosi&raquo;, si legge in un comunicato del team Andretti Autosport.  Cordoglio, ovviamente, anche tra i piloti, espresso per tutti da Ed Carpenter: &laquo;Parlo in rappresentanza di tutti i piloti della Indycar Series. Sono giorni come questo a essere estremamente duri per tutti noi. Vogliamo semplicemente porgere le nostre condoglianze alla famiglia di Justin, ai suoi genitori, alla moglie Julia, alle figlie Jane e Jess e al fratello Stefan. Justin era un gran professionista, oltre ci&ograve; era un gran ragazzo, uno dei pochi, se non il solo, che era un amico per tutti nel paddock. Per me, quanto ha passato Justin negli ultimi anni, come abbia lavorato duramente per tornare al volante quest&rsquo;anno con l&rsquo;occasione avuta in Andretti, ritengo rappresenti al meglio il perch&eacute; lo amiamo: ha lottato duramente per rientrare. Stava facendo ci&ograve; che amava, quel che tutti noi amiamo ed &egrave; il motivo stesso per cui torneremo a correre onorando la sua memoria&raquo;.  &nbsp;  Fabiano Polimeni    IndyCar: ansia per Wilson in coma in ospedale  &Egrave;&nbsp;finita male la penultima gara stagionale della Indycar sul veloce ovale di Pocono. Al 179&deg; giro dei 200 in programma, dopo una serie di interminabili situazioni di &ldquo;caution&rdquo; per incidenti&nbsp;e&nbsp;pulizia della pista,un gravissimo incidente ha coinvolto il pilota inglese Justin Wilson del team Andretti.  Karam che conduceva la corsa, al restart ha perso il posteriore della sua vettura urtando con estrema violenza le barriere. Un pezzo della sua Dallara, probabilmente parte del musetto, volata in aria ha colpito il casco di Wilson ad alta velocit&agrave;. Il pilota inglese evidentemente ha subito perso conoscenza e la sua vettura senza controllo ha colpito frontalmente le protezioni interne dell&rsquo;ovale. Subito soccorso per lunghi interminabili minuti direttamente sul luogo dell&rsquo;incidente, Justin &egrave; poi stato trasportato in elicottero al pi&ugrave; vicino ospedale attrezzato, il Leigh Valley Health Network, ad Allentown, in Pennsylvania.&nbsp;Quando in Italia era notte fonda, l'ospedale ha diffuso&nbsp;un comunicato informando che&nbsp;Wilson giace in coma per gravi ferite alla testa.  La dinamica ricorda quella dell'incidente di Massa del 2009, che con il casco colp&igrave; una molla persa dalla BrawnGp di Barrichello. Ma in questo caso il detrito che ha colpito Wilson era pi&ugrave; grande&nbsp;e la velocit&agrave; d'impatto superiore, cosa che ne amplifica la massa nell'urto.      Gi&agrave; in circuito si era intuita la gravit&agrave; della situazione perch&eacute; prima di avere notizie&nbsp;sulle condizioni del pilota &egrave; trascorso parecchio tempo e questo non &egrave; mai un buon segnale; poi le prime informazioni hanno comunicato che Wilson aveva&nbsp;riportato ferite alla testa e questo era abbastanza evidente, ma non era&nbsp;dato sapere la gravit&agrave; di tali ferite. L'immediato ricorso all'elicottero e la partenza verso l'ospedale di Allentown ha fatto capire la gravit&agrave; della situazione.  Su Twitter tutti i team principal hanno mostrato la loro vicinanza al pilota britannico cos&igrave; come il mondo del motorsport che piano piano veniva a conoscenza del dramma.Wilson &egrave; un pilota inglese, di Sheffield e ha anche corso una stagione in F1, nel 2003, prima con la Minardi &nbsp;dalla quale a met&agrave; campionato pass&ograve; poi alla Jaguar ottenendo un punto iridato&nbsp;nel Gp Usa con l'8&deg; posto.  La corsa &egrave; poi ripresa a una decina di giri dalla fine e ha visto Hunter-Reay, pilota del&nbsp;team Andretti e compagno di squadra di Wilson,&nbsp;superare Newgarden mentre Chaves che era al comando in quel momento, si &egrave; dovuto fermare per la rottura del motore provocando l&rsquo;ennesima gialla a tre tornate dal traguardo. La gara &egrave; finita&nbsp;in regime di caution.  Montoya a una gara dalla conclusione del campionato rimane il leader con 500 punti grazie al terzo posto ottenuto dopo una prova decisamente accorta; solo nelle battute finali, come accaduto a Indianapolis, si &egrave; scatenato. Rahal, secondo in classifica generale, si &egrave; ritirato per un incidente innescato da un precipitoso Vautier che ha tentato un sorpasso pressoch&eacute; impossibile andando a eliminare il pilota americano. Rahal ha poi veemente protestato contro Vautier e da meno 9 punti che aveva da Montoya &egrave; precipitato a meno 34. Incidenti anche per Castroneves, Bourdais, Kanaan, Andretti, Hawksworth che ha peso una ruota e colpito Kimball.&nbsp;Nel caos&nbsp;addirittura una volpe ha attraversato&nbsp;il tracciato!  Domenica prossima&nbsp;sulla pista stradale di Sonoma&nbsp;si chiuder&agrave; il campionato con questa situazione di classifica: 1.Montoya 500; 2.Rahal 466; 3.Dixon 453; 4.Power 439; 5.Castroneves 423. Ma tutti i pensieri sono ora rivolti a Wilson.  Massimo Costa  &nbsp;  &nbsp;

L&rsquo;impatto a Pocono &egrave; stato fatale. Se ne va a 37 anni, in carriera un titolo di Formula 3000 e l&rsquo;esperienza in Formula 1.

Indycar, Justin Wilson non ce l'ha fatta

Sul difficile triovale di Pocono, caratterizzato da tre curve di raggiature e caratteristiche differenti, Martin Truex ha finalmente conquistato il suo primo successo della Nascar Sprint Cup Series 2015. L'ex campione della Xfinity Series, approdato al piccolo Furniture Row Racing dopo essere stato appiedato da Michael Waltrip, ha cos&igrave; coronato una stagione fino a questo momento eccellente e fatta di ottimi piazzamenti festeggiando insieme alla fidanzata Sherry Pollex, da mesi impegnata in una dura battaglia contro una malattia. Grazie al successo, Truex conquista anche l'accesso alla Chase For The Cup, un traguardo importantissimo per la compagine di Barney Visser che, oltre a disporre di una sola vettura, &egrave; l'unica del lotto ad aver sede in Colorado, lontano da tutti gli altri team con base in North Carolina.    Truex ha condotto il maggior numero di giri, 97 su 160, concretizzando nel finale la sua superiorit&agrave; con delle ottime ripartenze dietro la safety-car. Un elemento che ha fatto la differenza con Kevin Harvick. Il pilota dello Stewart-Haas Racing ha dovuto recuperare nel finale dopo aver perso il tempo prezioso, ma non &egrave; riuscito a piazzare il sorpasso decisivo. Al terzo posto ha terminato la corsa Jimmie Johnson, che dopo l'ennesima foratura &egrave; riuscito a rimontare con la prima Chevy del team Hendrick, salvando il salvabile in una stagione tormentata da problemi di assetto. A seguire Joey Logano, a sua volta rallentato da una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; ai box dopo essere stato costretto a partire dal fondo per la sostituzione della trasmissione. Il pilota del team Penske ha preceduto il poleman e leader iniziale Kurt Busch, mentre Matt Kenseth &egrave; stato il primo alfiere della Toyota al traguardo.  Top-10 anche per entrambi i piloti del team Ganassi, Jamie McMurray e Kyle Larson, oltre a Kyle Busch e Denny Hamlin. Dopo aver condotto le danze nelle prime fasi, Carl Edwards ha terminato quindicesimo, alle spalle di Jeff Gordon. Un altro flat track, molto pi&ugrave; veloce, il Michigan International Speedway, attende ora team e piloti per il prossimo weekend.  Marco Cortesi  L&rsquo;ordine di arrivo della Axalta We Paint Winners 400 di Pocono, quattordicesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2015:  1 - Martin Truex Jr. (Chevy) - Furniture Row - 160 giri 2 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 160 3 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 160 4 - Joey Logano (Ford)- Penske - 160 5 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 160 6 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 160 7 - Jamie McMurray (Chevy) - Ganassi - 160 8 - Kyle Larson (Chevy) - Ganassi - 160 9 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 160 10 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 160 Il campionato 1. J. Johnson 481 (4 vittorie); 2. K. Harvick 559 (2); 3. M. Truex 520 (1); 4. J. Logano 480 (1); 5. D. Earnhardt Jr. 465 (1).    

Dopo aver sfiorato pi&ugrave; volte il successo, il pilota del Furniture Row Racing prevale in Pennsylvania

Nascar: a Pocono vince Truex 

Al secondo passaggio della Nascar Sprint Cup sul triovale di Pocono, Dale Earnhardt Jr ha conquistato la propria terza affermazione dell'anno, ripetendo il successo incamerato proprio in Pennsylvania ad inizio giugno. In una gara caratterizzata dalla variet&agrave; di scelte strategiche adottate dalle squadre, Earnhardt &egrave; stato bravo nel mettere a frutto quella pensata per lui dal crew-chief Steve Letarte. Il segreto: un cambio gomme anticipato grazie ad una provvidenziale caution e un successivo veloce "splash" di carburante per arrivare fino alla fine. Andato a recuperare la Ford di Greg Biffle, che aveva viceversa optato, molto rischiosamente, per la sosta in meno, Earnhardt se n'&egrave; velocemente andato e nemmeno una successiva safety-car per un contatto di Kurt Busch con le barriere ha permesso ai rivali pi&ugrave; ravvicinati di attaccarlo.  Secondo ha chiuso con un distacco risicatissimo Kevin Harvick, eccezionale nel recuperare le prime posizioni dopo che una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; ai box l'aveva messo sotto di un giro. La decisione di Earnhardt ha comunque messo freno alle sue speranze. Terzo si &egrave; classificato un aggressivo Joey Logano seguito da Clint Bowyer (stessa strategia di Earnhardt) e da Biffle, il cui rischio si &egrave; comunque tradotto in un buon numero di punti per la rincorsa ai playoff. Solo sesto Jeff Gordon, che era sembrato spesso e volentieri il pilota da battere: ancora una volta ha pagato le difficolt&agrave; in ripartenza. Anche Busch aveva intimorito tutti, ma il progressivo peggioramento dell'assetto della sua Chevy SS l'ha portato a lottare con un fastidioso sovrasterzo che, alla fine, ha avuto la meglio spedendolo nelle barriere. Il pilota di Las Vegas ha poi chiuso tredicesimo con un poderoso recupero.  Peggio &egrave; andata a molti altri piloti, segnatamente a quelli che al giro 117 sono rimasti coinvolti in un incidente multiplo degno dei "big one" di Daytona o Talladega. Il botto, che ha aperto la strada alle scelte tattiche rivelatesi poi decisive, &egrave; stato innescato da un traverso di Denny Hamlin. Nel tentativo di evitare l'alfiere della Toyota e del team Gibbs, Brian Vickers &egrave; finito a contatto con Matt Kenseth coinvolgendo altri 10 avversari tra cui Tony Stewart, Brad Keselowski, Aric Almirola e Paul Menard.  Ha fatto invece tutto da solo Jimmie Johnson, finito a muro ben due volte e costretto a ritirarsi poco dopo il centesimo passaggio. Rallentato dalle performance della sua Chevy nel traffico il polesitter Kyle Larson mentre un contatto ha penalizzato anche Danica Patrick, che aveva lasciato un'ottima impressione in qualifica.  La classifica della Gobowling.com 400, 21&ordf; tappa della Nascar Sprint Cup Series: 1 - Dale Earnhardt Jr (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 giri 2 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 160 3 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 160 4 - Clint Bowyer (Toyota) &ndash; Waltrip - 160 5 - Greg Biffle (Ford) &ndash; Roush/Fenway - 160 6 - Jeff Gordon (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 7 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 160 8 - Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 160 9 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 160 10 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  Il campionato 1. Gordon 757; 2. Earnhardt Jr. 740; 3. Keselowski 687; 4. Kenseth 668; 5. Johnson 633.  Marco Cortesi     

La terza affermazione dell'anno permette al pilota Chevy di recuperare sul capofila Gordon 6&deg;

Nascar: Earnhardt Jr si ripete a Pocono

Indycar Pocono

Juan Pablo Montoya si &egrave; aggiudicato la vittoria della gara di Indycar disputata a Pocono, in Pennsylvania.   Il colombiano &egrave; tornato alla vittoria con le ruote scoperte dopo quasi nove anni. Montoya ha sempre fatto parte del gruppo di testa, approfittando di un &ldquo;harakiri&rdquo; tattico del team Ganassi con Tony Kanaan e attaccando con grande aggressivit&agrave; il compagno Will Power con 34 tornate alla conclusione. Nonostante la perdita di una bandella dell&rsquo;ala anteriore nell&rsquo;attacco, Montoya ha subito preso la vetta e ha progressivamente allungato senza lasciare spazio a nessuno.  La prima parte della corsa ha vissuto su una lotta a distanza che ha coinvolto anche Franchitti e Power. Un testacoda di Graham Rahal e la conseguente &ldquo;caution&rdquo; hanno dato via ad una catena di eventi decisiva. Kanaan &egrave; stato chiamato ai box nel tentativo di anticipare l&rsquo;ultima sosta. Finalmente in palla su un tracciato che si adatta particolarmente alle sue caratteristiche di guida, il brasiliano si &egrave; trovato a dover effettuare uno &ldquo;splash&rdquo; con due giri alla conclusione, chiudendo undicesimo.  Capitolo a parte per Power. Probabilmente indispettito dal sorpasso all&rsquo;esterno con toccata di Montoya, l&rsquo;australiano ha chiuso la strada con una manovra decisa ad Helio Castroneves, rifilandogli una ruotata. Risultato, la quinta penalit&agrave; della stagione, un drive-through che gli &egrave; costato moltissimo.  Castroneves ha infatti terminato secondo e l&rsquo;ha ora &ldquo;agganciato&rdquo; in testa alla classifica anche grazie al doppio punteggio: sono state ben 39 le lunghezze di vantaggio gettate al vento da Power. In terza posizione, il ventiduenne Carlos Munoz, il migliore del team Andretti. Marco Andretti, in crisi di assetto, ha incassato anche una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; ai box cos&igrave; come James Hinchcliffe. I due hanno chiuso rispettivamente nono e dodicesimo. Ryan Hunter-Reay passando sulle irregolarit&agrave; di curva 2 ha riportato un danno alla sospensione anteriore sinistra ad inizio corsa. Ha terminato diciottesimo, sotto di 19 passaggi.  Marco Cortesi  &nbsp; Le classifiche 1. Juan Pablo Montoya (Team Penske); 2. Helio Castroneves (Team Penske); 3. Carlos Munoz (Andretti Autosport); 4. Ryan Briscoe (Team Ganassi); 5. Scott Dixon (Team Ganassi); 6. Simon Pagenaud (Team Schmidt); 7. Mikhail Aleshin (Team Schmidt); 8. Josef Newgarden (Team Fisher); 9. Marco Andretti (Andretti Autosport); 10. Will Power (Team Penske).  In campionato: 1. Power, Castroneves 446; 3. Pagenaud 402; 4. Montoya 391; 5. Hunter-Reay 388; 6. Munoz 340; 7. Andretti 325; 8. Dixon 297; 9. Briscoe 285; 10. Bourdais 271.

Il colombiano &egrave; tornato alla vittoria con le ruote scoperte dopo quasi nove anni

Indycar: Montoya perfetto sul triovale di Pocono

Prima vittoria in carriera a Pocono e seconda dell&rsquo;anno per Dale Earnhardt Jr nel quattordicesimo round della Nascar Sprint Cup 2014. Sul lungo triovale della Pennsylvania, il figlio del grande Dale Sr. &egrave; stato bravo e fortunato, sopravanzando nelle battute conclusive il dominatore della giornata Brad Keselowski. A risultare fatale al campione 2012 &egrave; stato un detrito posizionatosi sulla presa d&rsquo;aria della sua Ford Fusion. Nel tentativo di far soffiare via il pezzo di carta dalle turbolenze di un&rsquo;altra vettura, Keselowski ha avvicinando Danica Patrick che per&ograve;, a seguito di un urto contro le barriere, era doppiata e procedeva lentamente. Con la differenza di velocit&agrave; creatasi l&rsquo;attacco di Earnhardt non ha lasciato scampo.  Al terzo posto, Kurt Busch ha dato una bella svolta al team Stewart/Haas anche considerando le sfortune dei suoi compagni. Tony Stewart si &egrave; giocato la possibilit&agrave; di vincere con un eccesso di velocit&agrave; in corsia box mentre Kevin Harvick &egrave; stato (ancora) fermato da una foratura. Quarto il polesitter Denny Hamlin davanti al debuttante Kyle Larson, bravo a &ldquo;sverniciare &ldquo; Jimmie Johnson nell&rsquo;ultimo stint.  Da dimenticare le prove di Kasey Kahne, finito a muro per dell&rsquo;olio sulla pista, e di Carl Edwards, coinvolto nel botto. Giornata complicatissima anche per l&rsquo;ex leader della classifica Matt Kenseth rallentato da toccate, penalit&agrave; e strategie errate. Problemi al motore per Joey Logano.  Marco Cortesi  La classifica della Pocono 400, quattordicesima tappa della Nascar Sprint Cup Series: 1. Dale Earnhardt Jr (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 giri 2. Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 160 3. Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 160 4. Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 160 5. Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 160 6. Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 7. Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 160 8. Jeff Gordon (Chevy) &ndash; Hendrick - 160 9. Martin Truex Jr (Chevy) &ndash; Furniture Row - 160 10. Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 160  Il campionato: 1. Jeff Gordon 498 2. Matt Kenseth 482 3. Dale Earnhardt Jr. 476 4. Jimmie Johnson 475 5. Brad Keselowski 448       

Sfortunato il dominatore Keselowski, 3&deg; Busch. Gordon toglie la leadership a Kenseth

Nascar: Earnhardt Jr espugna Pocono

&Egrave; stato Scott Dixon a trionfare nell'undicesima corsa della IndyCar, a Pocono. Il risultato &egrave; arrivato a sorpresa, perch&eacute; nelle prove libere, nelle qualifiche e nella prima parte della corsa aveva dominato Marco Andretti. Il pilota del team Ganassi ha fatto centro grazie alla migliore strategia e ai consumi ridotti dei propulsori Honda.  Il neozelandese &egrave; andato in testa dopo l'ultima fase di soste, precedendo al traguardo Charlie Kimball ed il redivivo Dario Franchitti. Nel finale Andretti, a corto di benzina, &egrave; stato invece costretto a rallentare il passo, piazzandosi cos&igrave; solo decimo. Per quanto riguarda la classifica generale, a Helio Castroneves &egrave; bastato un ottavo posto per portare a 23 punti il suo vantaggio su Hunter-Reay, mentre Andretti &egrave; scivolato a 55 punti di distacco.

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