Un mondiale che si prospetta da comprimario, nelle retrovie, causa un team con un progetto in ritardo e tutto da sviluppare. Per Nico Hulkenberg la stagione di F1 non ha regalato finora grandi motivi per sorridere, fortuna che all&rsquo;orizzonte c&rsquo;&egrave; l&rsquo;esperienza con Porsche a Le Mans, e una 919 Hybrid che si annuncia estremamente competitiva. Ottimistico pensare di poter ambire al bottino grosso gi&agrave; al debutto, cos&igrave; il tedesco mantiene i piedi per terra e analizza anzitutto le differenze tra il prototipo tedesco e la sua monoposto, apprezzati nei due test ad Aragon e in Bahrain, a dicembre e febbraio.  &laquo;La 919 Hybrid &egrave; una quattro ruote motrici, con il controllo di trazione all&rsquo;anteriore e al posteriore, si tratta di un cambiamento drastico. Ma c&rsquo;&egrave; anche un&rsquo;atmosfera diversa, con il tetto sopra la testa e una visibilit&agrave; decisamente peggiore. Manca il rumore del vento e cose di questo genere. E&rsquo; diversa&raquo;, spiega in un&rsquo;intervista a Gpupdate.  Il punto comune tra le due categorie &egrave; l&rsquo;elemento ibrido, che sui prototipi del mondiale Endurance pu&ograve; contare su una riserva di potenza superiore rispetto alla F1. &laquo;E&rsquo; piuttosto simile tra le due macchine, opera automaticamente e bene. C&rsquo;&egrave; tanta potenza ibrida, addirittura pi&ugrave; sulla Porsche che qui, ma hanno anche un maggior campo d&rsquo;azione nei regolamenti e possono fare cose differenti&raquo;, aggiunge. Le immagini della gara del Gp Malesia F1   Al di l&agrave; dell&rsquo;aspetto tecnico, per Hulkenberg si aprir&agrave; anche uno scenario nuovo sotto il profilo del team, con la condivisione della 919 Hybrid e la &ldquo;fortuna&rdquo; di essere il pilota pi&ugrave; alto tra i tre piloti dell&rsquo;equipaggio (Bamber e Tandy i suoi compagni d&rsquo;avventura), sulle cui misure sar&agrave; realizzato il sedile, dovendo gli altri adattarsi e impiegare spessori ed elementi di riempimento per cercare la miglior posizione possibile. Anche il clima e il modo di lavorare &egrave; diverso che in Force India: &laquo;E&rsquo; un ambiente molto pi&ugrave; aperto, i piloti parlano gli uni con gli altri e ti danno dei suggerimenti, ti dicono &ldquo;prova questo&rdquo;, o &ldquo;stai attento l&igrave;&rdquo;, mentre la Formula 1 &egrave; molto &ldquo;egoista&rdquo;. Pur essendo una serie competitiva, con tutti che vogliono battere gli altri, lavoriamo insieme, &egrave; ancor di pi&ugrave; un lavoro di squadra&raquo;.  Vincere a Le Mans &egrave; qualcosa a cui non pensa minimamente, Hulkenberg: &laquo;Vado l&igrave; senza aspettative, sono un debuttante totale. Ci sono cos&igrave; tante cose che devo imparare e alle quali adattarmi. Andr&ograve; con una visione aperta, per fare un buon lavoro ma senza previsioni&raquo;.  f.p.

Il tedesco spiega differenze e punti in comune tra F1 e prototipi LMP1; nessuna aspettativa per la 24 ore

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Le Mans, Hulkenberg: quant’è diversa la Porsche dalla Force India