Tutto rinviato. A sorpresa lo Strategy Group di Formula Uno ha deciso di rimandare al 2017 ogni provvedimento mirato a dare una nuova immagine tecnica (e non solo) all&rsquo;attuale generazione di vetture. Il gruppo di lavoro era partito alla fine del 2014 con una grande accelerazione che aveva lasciato intendere il varo di nuove idee in tempi brevi. Invece ieri &egrave; arrivata la brusca frenata: fino a tutto il 2016 si andr&agrave; avanti senza nulla di nuovo.  Sul tavolo composto della rappresentanza delle squadre, FIA e FOM, c&rsquo;era il progetto per aumentare la potenza dei motori fino alla soglia dei 1000 cavalli, la proposta per utilizzare pneumatici di maggiori dimensioni rispetto agli attuali ed una serie di correttivi da applicare alle carrozzerie per rendere il look delle monoposto pi&ugrave; accattivanti.  Quello di Ginevra era l&rsquo;ultimo incontro che avrebbe consentito di varare le nuove regole per il prossimo campionato (essendo i progetti 2016 gi&agrave; iniziati), ed il &ldquo;no&rdquo; &egrave; da intendersi come una scelta definitiva. I componenti dello Strategy Group si sono concessi un po&rsquo; di tempo per valutare proposte che a questo punto saranno mirate ad entrare in vigore nel 2017.  Roberto Chinchero

Lo Strategy Group riunitosi ieri a Ginevra ha rimandato al 2017 i cambiamenti che avrebbero dovuto dare una nuova immagine alla F1

F1, new look: tutto rimandato

Pi&ugrave; che il tempio della velocit&agrave;, Monza sta diventando la fiera delle riunioni. A parte l&rsquo;apparizione "pilotata&rdquo; di Flavio Briatore con Bernie Ecclestone, si &egrave; avuta una riunione del Gruppo Strategico. Alcuni dei team principal presenti alla conferenza della Fia ne hanno parlato. Toto Wolff della Mercedes l&rsquo;ha definita &ldquo;una riunione come tante&rdquo;, senza decisioni definitive. In realt&agrave; certe discussioni sono gi&agrave; arrivate da un pezzo a un punto di stallo. In particolare quella su un ipotetico &ldquo;disgelo&rdquo; alla regola che blocca lo sviluppo delle power unit.  La Ferrari lo vorrebbe, e sta facendo una campagna per far credere che la cosa sia possibile. Di recente &egrave; arrivato anche l&rsquo;appoggio teorico della Renault, annunciato dall&rsquo;ex Caterham Cyril Abiteboul che ora &egrave; tornato a lavorare per il marchio francese.  &ldquo;C&rsquo;&egrave; una discussione molto ampia&rdquo;, dice il team principal di Maranello Marco Mattiacci. Ma per avere un cambio &ldquo;In corso&rdquo;, parlando di regolamenti gi&agrave; approvati, servirebbe l&rsquo;unanimit&agrave; dei costruttori. E la Mercedes non ci pensa neanche a fare concessioni, in un momento di superiorit&agrave;. Toto Wolff e Niki Lauda lo hanno ripetuto pi&ugrave; volte: &ldquo;I regolamenti sono questi&rdquo;. Con queste premesse, non c&rsquo;&egrave; da stupirsi che le riunioni si concludano senza costrutto...  Un incontro pi&ugrave; importante, in questo week end, dovrebbe essere quello che riguarda il futuro del Gp Italia. Bernie Ecclestone avrebbe dovuto incontrare Ivan Capelli, neo presidente dell&rsquo;Ac Milano, e Andrea Dell&rsquo;Orto presidente della Sias, la societ&agrave; che ha un gestione l&rsquo;Autodromo. Solo loro, nessuna rappresentanza politica, neanche dalla Regione Lombardia.  Ma l&rsquo;incontro &egrave; slittato a sabato mattina. Proprio per gli impegni di Bernie. Forse ci sono troppe discussioni inutili per sperare di poter veramente muovere qualcosa.

La discussione (inutile) sul disgelo allo sviluppo dei motori fa slittare quella sul futuro del Gran Premio

Monza, il tempio delle riunioni

Dopo la riunione e la decisa &ldquo;tirata d&rsquo;orecchie&rdquo; di venerdi 29, Rosberg ha pubblicato questa dichiarazione sulla sua pagina Facebook.  &ldquo;Nei giorni dal Gran Premio del Belgio a Spa, ho speso un sacco di tempo a pensare a quello che &egrave; successo durante la gara e discuterne con il team. Ho gi&agrave; espresso il mio rammarico per l'incidente, ma, dopo l'incontro con Toto, Paddy e Lewis oggi, desidero fare un passo ulteriore e descrivere come un errore di giudizio da parte mia&rdquo;.  &ldquo;La regola numero uno per noi come compagni di squadra &egrave; che non dobbiamo entrare in collisione, ma questo &egrave; esattamente quello che &egrave; successo. Per questo errore di giudizio, mi scuso con Lewis e il team. Voglio anche chiedere scusa ai tifosi che sono stati privati della nostra battaglia per la vittoria in Belgio&rdquo;.  &ldquo;A Lewis e me sono state date chiare istruzioni su come correre uno contro l'altro d'ora in poi. Come piloti, abbiamo una chiara responsabilit&agrave; per la squadra, i tifosi di questo sport, i nostri partner e Mercedes-Benz per offrire corse regolari. Noi prendiamo molto sul serio questa responsabilit&agrave;&rdquo;.  &ldquo;Guardo al finale di campionato con una concorrenza leale dentro e fuori dalle piste fino all'ultimo giro della stagione ad Abu Dhabi&rdquo;.  Dal comunicato si capiscono tre cose: il pilota tedesco &egrave; stato messo con le spalle al muro e ha dovuto prendersi la colpa dell'accaduto; in futuro non saranno pi&ugrave; tollerati contatti in pista tra i due piloti Mercedes; al meeting non era presente Niki Lauda (non citato da Rosberg) ma Paddy Lowe assieme a Wolff e ovviamente Hamilton.  Rosberg non parla per&ograve; della punizione che gli &egrave; stata comminata dalla squadra, probabilmente una sanzione pecuniaria, che emerge da altre fonti.

Il pilota tedesco dopo la riunione in cui &egrave; stato stabilito il suo errore, si &egrave; scusato su facebook con Hamilton e coi tifosi

Ecco le scuse di Rosberg

Cominciamo bene: la riunione del &ldquo;Popularity Group&rdquo;, il nuovo organismo incaricato di studiare soluzioni per ravvivare lo spettacolo nei Gran Premi, &egrave; andata a vuoto. Era prevista per oggi, gioved&igrave; 31 luglio, a Londra: e doveva vedere riuniti Mattiacci per la Ferrari, Horner per la Red Bull, Toto Wolff per la Mercedes, e il vice di Mallya, Bob Fernley, per la Force India. In pi&ugrave; dovevano presenziare Ecclestone e Flavio Briatore.  Invece niente: e a questo punto si stenta a credere che i programmi vengano presi sul serio. E anche che la prossima riunione, a fine estate in quel di Maranello, possa avere luogo.  I bene informati dicono che tutto slitter&agrave; ai giorni immediatamente precedenti il week end di Monza. Ma il dubbio principale ora &egrave; un altro: Briatore era stato davvero informato per tempo della volont&agrave; di coinvolgerlo, o il suo nome &egrave; stato &ldquo;speso&rdquo; nella pre-riunione all&rsquo;Hungaroring solo per fare piacere a Bernie?  Resta il fatto provato di una F.1 che in pista sta dando spettacolo, eccome. Solo che non riesce pi&ugrave; a farlo sapere in giro.  (a.a.)

Non si riunisce il nuovo organismo incaricato di studiare soluzioni per ravvivare lo spettacolo nei GP. Incertezze sul ruolo di Briatore 

F1: "Popularity Group", a vuoto la riunione

Con la Mercedes che continua a dominare, l&rsquo;aspettativa per il Gp Bahrain si sposta sulla riunione prevista per domenica fra Luca di Montezemolo, Jean Todt e Bernie Ecclestone. Il tema sul tappeto, almeno per l&rsquo;opinione pubblica, dovrebbe essere il modo di ridare spettacolo alla categoria. Ma Niki Lauda difende la superiorit&agrave; Mercedes: &ldquo;I regolamenti non si cambiano in corso di stagione. Altrimenti perch&eacute; nessuno li ha modificati l&rsquo;anno scorso, quando vinceva sempre la Red Bull?&rdquo;.  Jean Todt &egrave; arrivato in Bahrain assieme a Ecclestone. In teoria i due sono su posizioni contrastanti: Bernie vuole pi&ugrave; show, il presidente Fia non intende fare concessioni. &ldquo;Trovo inaccettabile - dice Todt - che al giorno d&rsquo;oggi si consumino cento chili di benzina per fare cento chilometri. La Formula Uno deve adeguarsi ai tempi e il mondo sta cambiando. Se non avessimo introdotto queste regole, forse avremmo perso la Mercedes e la Honda non sarebbe mai arrivata. L&rsquo;Ers, la riduzione della cilindrata e l&rsquo;iniezione diretta sono sistemi per risparmiare energia. E per quanto io parli sempre volentieri con Luca - aggiunge infine come "frecciatina" - se si fosse consultato con i suoi tecnici sarebbe meglio informato: in particolare, saprebbe che in F1 la benzina si risparmier&agrave; sempre", conclude facendo evidentemente riferimento alla necessit&agrave; di risparmiare peso soprattutto nelle prime fasi di gara.  Corre voce, per&ograve;, che la discussione sia solo di facciata, e dietro al vertice ci siano altri argomenti, come la cessione della quota oggi detenuta dal fondo Cvc nella Delta Topco, la societ&agrave; che gestisce la F.1. Escluso che Ecclestone possa allearsi con tutte le squadre, rimane in piedi l&rsquo;ipotesi che la Red Bull - intesa come gruppo e non come squadra - voglia farsi avanti. Ve la immaginate, una categoria controllata da uno dei concorrenti?  Alberto Antonini

"Dobbiamo stare al passo con i tempi" dice il presidente Fia

5 risultati per 'riunione'

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Todt difende la Formula Consumi