<p>La storia della F1 &egrave; piena di duelli capaci di regalare lotte a suon di sportellate consegnate agli annali. Da Ascari e Fangio fino ad Hamilton e Verstappen passando da Lauda-Hunt e Senna-Prost: ecco qua una carrellata delle rivalit&agrave; pi&ugrave; calde del Circus</p> 

Da Senna-Prost a Hamilton-Verstappen: le più grandi rivalità della Formula 1

&laquo;Non mi interessano i tempi di Ricciardo, voglio sapere quelli di Nico...&raquo;. &laquo;S&igrave;, ma guarda negli specchietti, c&rsquo;&egrave; Ricciardo e non Nico dietro di te&raquo;. Stralcio di conversazione fra Lewis Hamilton e il suo muretto, durante uno degli ultimi Gran Premi. Per il campione del mondo 2008, il compagno di squadra sta diventando un&rsquo;ossessione. Cerca sempre di seguirne e, quando pu&ograve;, di anticiparne le mosse (tranne ovviamente il matrimonio).  E adesso ci si mette anche quel rinnovo di contratto, che garantisce a Rosberg una carriera in Mercedes almeno fino al 2017.  Annuncio strategico, quello che riguarda Nico, perch&eacute; arriva alla vigilia del Gp di casa. Strategico ma non strettamente necessario, perch&eacute; Rosberg aveva comunque un contratto confermato fino alla fine del 2015 e nessuna vera alternativa.  &Egrave; troppo leggerlo come un segnale per Hamilton? Probabilmente c&rsquo;&egrave; del vero. Dopo nove gare, i due piloti sono quasi appaiati, appena 4 punti di distanza. Il contratto di Nico &egrave; stato adeguato anche finanziarmente, che succeder&agrave; a quello di Lewis, che dovrebbe arrivare fino al termine della prossima stagione?  &Egrave; chiaro che, se vuole prolungare oltre quel limite, la Mercedes non avr&agrave; nessuna intenzione di mettersi nelle due mani, visto che ha dimostrato di poter vincere con entrambi. Il prezzo lo far&agrave; la squadra. E Lewis potrebbe trovarsi a scambiare la certezza del futuro per un taglio di stipendio.  &laquo;Finora - confessa Hamilton - sono stato sulla difensiva&raquo;. Ammesso sia vero, adesso &egrave; il momento di andare all&rsquo;attacco. Per ristabilire le gerarchie. E per liberarsi dall&rsquo;ossessione del suo amico dei tempi del kart.

Rosberg per Lewis sta diventando un&rsquo;ossessione

Hamilton e la sindrome da scaricamento

La rivalit&agrave; fra Rosberg ed Hamilton &egrave; sempre pi&ugrave; intensa e chi deve gestirla &egrave; Toto Wolff, il capo della Mercedes Motorsport. Il quale ha una soluzione pratica: Lasciarli fare, basta che non rompano il &ldquo;giocattolo&rdquo;. Dove con tale termine intendiamo il delicato equilibrio fra squadra, macchine e piloti che rende il team vincente al punto da aver fatto segnare 6 vittorie su 6 gare e 5 doppiette su 6 Gran premi.  Toto Wolff, prima che direttore sportivo e caposquadra, &egrave; stato pilota (gudiava vetture Porsche GT nel campionato Fia e in altre categorie, tra l&rsquo;altro per un team italiano, l&rsquo;Autorlando) e sa bene quanto sia delicato gestire questa rivalit&agrave;. Ma sa anche che non si deve eccedere nel reprimere i caratteri dei due piloti: perch&eacute; limitarne la competitivit&agrave; con ordini di squadra pu&ograve; essere anche peggio perch&eacute; fa presupporre un privilegio nei confronti di uno o l&rsquo;altro. La cosa migliore &egrave; lasciarli lottare alla pari. Senza preferenze.  &ldquo;Non sono preoccupato se paragonano la loro rivalit&agrave; a quella fra Senna e Prost, ma io lo vedo come un complimento sia per Lewis che per Nico", ha detto Wolff sul sito ufficiale della squadra "Per&ograve; qui la situazione &egrave; molto diversa. La filosofia racing della Mercedes &egrave; quella di permettere ai nostri piloti di competere fra loro: lasciamo che i ragazzi giocano con i loro &ldquo;giocattoli&rdquo;, a meno che non li rompano. I piloti sanno che non tollereremo un incidente fra loro&rdquo;.  Wolff insiste che tali tensioni sono normali quando si combatte per un titolo mondiale. &ldquo;Certo, pu&ograve; essere una rivalit&agrave; abbastanza tesa, ma questa intensit&agrave; &egrave; normale: sono entrambi ragazzi competitivi e sono in lotta per un campionato del mondo&rdquo;.  Wolff ha sottolineato che il rapporto lacerato fra Rosberg e Hamilton &egrave; una preoccupazione secondaria: &ldquo;Si parla tanto della loro relazione, ma non &egrave; la cosa fondamentale per una campagna di successo. I piloti hanno bisogno di lavorare con e per la squadra prima di tutto", ha aggiunto Wolff. &ldquo;Hanno una macchina competitiva con esattamente gli stessi punti di forza e di debolezza, quindi hanno bisogno di lottare per ogni piccolo vantaggio ovunque si pu&ograve;&rdquo;.

La strategia del capo della Mercedes: "I piloti giochino pure tra loro basta che non rompano il giocattolo. Sanno che non tolleriamo un incidente"

Wolff: Cos&igrave; gestisco la rivalit&agrave; Lewis-Nico

Dal nostro inviato a Sakhir (Baharain): Cesare Maria Mannucci  Dopo il Gp di Malesia, riferendosi a quanto accaduto ai box della Williams tra Massa e Bottas, Niki Lauda ha detto: &ldquo;Siamo consapevoli che durante la stagione, anche noi potremmo trovarci di fronte a problemi di questo tipo, tra Hamilton e Rosberg&rdquo;.  Ora Toto Wolff scende pi&ugrave; nel dettaglio, su questa problematica che presto - vista l&rsquo;attuale superiorit&agrave; della Mercedes - potrebbe esplodere in pista in forma estrema.  &ldquo;La rivalit&agrave; tra i nostri piloti esiste sin dall&rsquo;inizio, dal mese di gennaio. La differenza rispetto ad altre situazioni di altre squadre, &egrave; che Hamilton e Rosberg si conoscono molto bene da tanto tempo, sin dai tempi del kart. Tra di loro esiste una relazione cordiale, corretta. Questo per&ograve; non vuole dire che tra di loro non ci sia grande competitivit&agrave; e che ricorreranno ad ogni possibile vantaggio per avere la meglio. Lo abbiamo gi&agrave; visto lo scorso anno, sempre durante il GP di Malesia, quando ci siamo trovati a gestire in pista una situazione nel modo non appropriato, semplicememte perch&egrave; eravamo sopresi noi per primi di essere cos&igrave; competitivi. Da quel giorno abbiamo dedicato parecchio tempo per discutere questo aspetto, i possibili scenari ed eventuali sviluppi. Perch&egrave; nella priorit&agrave; della Mercedes gli interessi del team vengono prima. Ma un giorno magari succeder&agrave; che ci saranno delle discussioni e tutto questo sar&agrave; puramente accademico. Sappiamo che dovremo affrontare delle polemiche, delle discussioni, e che dovremo cercare di gestire al meglio quella situazione. Perch&egrave; si tratta di persone con un grande spirito combattivo. Considerando le rispettive vittorie di Rosberg in Australia e di Hamilton in Malesia, direi che per ora il rendimento dei due &egrave; simile.&rdquo;

Ecco come il responsabile Mercedes pensa di tenere sotto controllo la rivalit&agrave; fra Hamilton e Rosberg

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