In attesa che l&#39;Italiano Montagna 2020 possa partire davvero all&#39;Alpe del Nevegal, &egrave; proseguita in Croazia la preparazione dei due maggiori pretendenti al Tricolore, Simone Faggioli e Christian Merli, entrambi impegnati nella seconda trasferta stagionale oltre Adriatico insieme a un&#39;altra decina di cronoman di casa nostra.  E, come da pronostico, nonostante qualche panne tecnica, il dominio &egrave; stato assoluto. Nove italiani nelle prime dieci posizioni &egrave; la &ldquo;valanga azzurra&rdquo; che ha dettato il passo alla 23esima Nagrada Malacke Sv. Dujam, salita di 4100 metri disputata domenica a Lecevica (Lechievizza), non lontano da Spalato. Dopo il successo di Merli e dell&#39;Osella Fa30 Evo a Skradin in giugno, Faggioli ha risposto da par suo in quella che dovrebbe rimanere l&#39;ultima gara-test prima di ritrovare i due campioni europei a contendersi il Civm.    Dopo un sabato in decisa progressione, il pilota fiorentino della Norma M20 Fc ha costruito il successo nella prima manche di gara. Faggioli ha attaccato a fondo fino a far segnare il nuovo record del tracciato croato in 1&#39;53&rdquo;161, abbassando di oltre 3 secondi il miglior riscontro delle prove e soprattutto staccando Merli di 2&rdquo;816. Un gap inatteso (figlio anche di una lieve toccata del pilota dell&#39;Osella sul posteriore destro) proprio alla luce di quanto visto al sabato, quando il driver trentino era rimasto incollato ai tempi del rivale nonostante una bandiera rossa lo avesse fermato in una delle ricognizioni precedenti.    Lo stesso Merli ha poi migliorato nella seconda manche di gara, ma non &egrave; bastato. Malgrado un crono leggermente superiore rispetto al precedente, Faggioli &egrave; stato di nuovo il pi&ugrave; veloce e ha legittimato il primo gradino del podio, sul quale &egrave; salito anche Diego Degasperi, terzo con la Fa30. Il limpido successo del pluricampione italiano ed europeo a Lecevica permette di chiarire un po&#39; di pi&ugrave; quale &ldquo;griglia di partenza&rdquo; possano attendersi ora tifosi e appassionati per l&#39;appuntamento del Nevegal. Alla luce dei primi due impegni stagionali, chi tecnicamente ha cambiato un po&#39; meno sul proprio prototipo rispetto a fine 2019, ovvero Faggioli, sembra poter contare su un piccolo vantaggio.  Una pole position virtuale comunque tutta da verificare e che non stravolge gli equilibri rispetto a Merli, al lavoro sull&#39;ottimizzazione delle novit&agrave; 2020 (in particolare cambio e geometrie) anche a Lecevica e su alcuni accorgimenti aerodinamici testati in prova. Le aspettative per la prima di Civm lievitano eccome, non solo per la lunga attesa dovuta all&#39;emergenza da covid-19...  Tutte le notizie della nostra rubrica di Pista  Classifica assoluta dei primi 5:  1. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) in 3&#39;46&rdquo;820;  2. Merli (Osella Fa30 Evo Zytek) a 3&rdquo;765;  3. Degasperi (Osella Fa30 Zytek) a 13&rdquo;736;  4. Liber (Gloria C8P Evo Suzuki) a 25&rdquo;073;  5. Capucci (Osella Pa21 Evo Honda) a 37&rdquo;611. 

SALITE: Nel secondo &ldquo;incrocio&rdquo; stagionale, il pilota fiorentino ha preceduto il rivale nella gara di Lecevica: lievita l&#39;attesa per l&#39;avvio del Civm al Nevegal il 9 agosto

23esima Nagrada Malacke Sv. Dujam: Faggioli pareggia i conti con Merli in Croazia

Sono tornate le corse in salita (almeno in Croazia) e puntuale a Skradin (Scardona) &egrave; tornato il duello Merli-Faggioli, vinto di un soffio dal trentino su Osella al termine di un weekend subito emozionante e non privo di qualche imprevisto, come il diluvio che ha costretto entrambi a una sola salita di prove al sabato su un tracciato nuovo. Quel diluvio, in particolare ai 9 piloti italiani presenti, &egrave; sembrato infinito e davvero l&rsquo;ennesimo segno contrario di un destino che fino a questo weekend, causa emergenze covid-19, aveva fatto lasciare tutto ai box.  In attesa di sapere definitivamente come potranno ripartire le cronoscalate italiane (ora si lavora a un Civm &ldquo;ridotto&rdquo; con start ad Alghero il 26 luglio o al Nevegal il 9 agosto o al massimo a Gubbio il 23 agosto) e in mancanza di un Cem 2020, gi&agrave; annullato (cos&igrave; come la stagione tedesca, mentre il Campionato Francese conferma al momento 5 prove e il via dal Mont Dore il 9 agosto), i due campioni europei si sono presentati puntuali e con le novit&agrave; 2020 sulle rispettive vetture nell&rsquo;unica occasione buona del momento alla 14esima Nagrada Grada Skradina.  Trattandosi dell&rsquo;esordio stagionale &egrave; stata un po&rsquo; per tutti una sorta di gara-test, ma nonostante fossero soprattutto la funzionalit&agrave; delle nuove accortezze e dei ritocchi, specie quelli aerodinamici, a interessare il lavoro dei rispettivi team, le scintille non sono mancate.  Sabato dopo il diluvio soltanto 75 millesimi (a favore di Faggioli) separavano i loro riscontri. Domenica nella somma dei tempi delle due manche disputate lungo i 3385 metri del tracciato della localit&agrave; adriatica che sorge tra Zara e Spalato &egrave; stato invece Christian Merli ad avere la meglio, anche se non sul crono assoluto in singola manche.  Il pilota trentino ha vinto la gara piazzando la propria Osella Fa30 Evo davanti alla Norma M20 Fc del rivale fiorentino per appena 3 decimi, con miglior tempo e nuovo record del tracciato fatto segnare per&ograve; da Faggioli nella seconda manche in 1&rsquo;22&rdquo;257 (contro l&#39;1&rsquo;22&rdquo;865 del rivale), che ha migliorato l&rsquo;1&rsquo;22&rdquo;989 di Merli nella prima manche (quando Faggioli si era fermato sull&#39;1&#39;23&quot;903).  Il podio, manco a dirlo tutto tricolore, &egrave; stato quindi completato da un motivatissimo Diego Degasperi, presente con la Fa30 del Team Faggioli e classificatosi terzo a 6&rdquo;47 dal vincitore.  Classifica, top 5   p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000} span.s1 {font-kerning: none}  1. Merli (Osella Fa30 Evo Zytek) in 2&rsquo;45&rdquo;854; 2. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) a 0&rdquo;306; 3. Degasperi (Osella Fa30 Zytek) a 6&rdquo;470; 4. Venturato (Gloria C8P Evo) a 19&rdquo;805; 5. Szsaz (Reynard F.3000 Zytek) a 24&rdquo;037. 

In Croazia si rinnova l&#39;eterno duello tra il trentino e il toscano: il primo vince, il secondo fa il record

Merli vince in Croazia il primo duello 2020 con Faggioli

Domenico Scola con l&#39;Osella Fa30 Zytek&nbsp;(nell&#39;immagine) fa la voce grossa per la seconda volta consecutiva al Trofeo Luigi Fagioli, la prova umbra del Campionato Italiano Velocit&agrave; Montagna organizzata dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche andata in scena nel weekend fra tante novit&agrave; e un pubblico folto ed entusiasta fin dal venerd&igrave;. Grazie al successo di Gubbio, Scola mette le mani sul suo primo titolo tricolore assoluto, ormai a un passo. Il 26enne cosentino, il cui omonimo nonno si aggiudic&ograve; il CIVM nel 1972, si &egrave; aggiudicato la 52esima edizione della &ldquo;Montecarlo delle salite&rdquo; bissando la vittoria del 2016 con il crono totale di 3&#39;12&rdquo;08 (gara-1: 1&#39;35&rdquo;61; gara-2: 1&#39;36&rdquo;47). Alle sue spalle hanno completato un podio di protagonisti tricolori, il catanese Domenico Cubeda, secondo assoluto anche lui sulla Fa30 e a un passo, appena 8 centesimi, dal successo in gara-2, e il sassarese Omar Magliona, terzo assoluto al volante della Norma M20 Fc Zytek con la quale si &egrave; aggiudicato il gruppo E2SC (dove &egrave; a un passo dallo scudetto). A ridosso del podio hanno concluso al quarto posto Denny Zardo sulla Lola Evo Zytek di F.3000, al quinto Piero Nappi sulla terza Fa30 in gara e al sesto Francesco Conticelli con la &ldquo;sorella minore&rdquo; Pa2000 Honda.  Fra le curiosit&agrave;, in gara c&#39;erano anche il direttore di &ldquo;Auto&rdquo; Alberto Sabbatini, che racconter&agrave; il weekend e la sua prima esperienza in salita al volante della Mini Cooper di gruppo E1 di Ac Racing, e Davide Valsecchi, anche lui su una Mini ma del team Elite Motorsport e iscritta in Rs Plus. Uno spettacolo gi&agrave; dal venerd&igrave; sera con il microfono in mano quando dagli organizzatori gli &egrave; stato consegnato il Memorial Angelo e Pietro Barbetti, dedicato a imprenditori legata al Trofeo Fagioli. Spassosi gli aneddoti e le considerazioni del driver comasco, autentico trascinatore anche sul palco dello storico Chiostro di San Benedetto: &ldquo;Qui &egrave; bellissimo - ha detto Valsecchi ringraziando al momento di ricevere il riconoscimento -; tanta gente entusiasta, iscritti da record, tracciato incredibile e difficilissimo, &egrave; qualcosa di emozionante! Essere all&#39;esordio in salita rende poi tutto ancora pi&ugrave; spettacolare. Quello che pi&ugrave; mi esalta &egrave; il fatto di non provare l&#39;auto. Entri e hai 4 chilometri da percorrere al massimo: &egrave; super complicato!&rdquo;. Ma non troppo, evidentemente, per lui. Il driver comasco campione Gp2 2012 e ormai noto volto della F1 di Sky &egrave; infatti subito salito sul podio in una delle categorie Turismo pi&ugrave; numerose.    Classifica assoluta dei primi 10: 1. Scola (Osella Fa30 Zytek) in 3&#39;12&rdquo;08; 2. Cubeda (Osella Fa30 Zytek) a 1&rdquo;99; 3. Magliona (Norma M20 Fc Zytek) a 4&rdquo;18; 4. Zardo (Lola Evo D Zytek) a 6&rdquo;41; 5. Nappi (Osella Fa30 Zytek) a 8&rdquo;16; 6. Conticelli F. (Osella Pa2000 Honda) a 14&rdquo;17; 7. Ligato (Osella Pa21 Evo Honda) a 16&rdquo;35; 8. Pezzolla (Osella Pa21 JrB Bmw) a 17&rdquo;19; 9. Lombardi (Osella Pa21 Evo Honda) a 17&rdquo;25; 10. Castellano (Osella Pa2000 Honda) a 18&rdquo;83. 

Con l&#39;Osella Fa30 Zytek si aggiudica per la seconda volta il round umbro del&nbsp;Campionato Italiano Velocit&agrave; Montagna, mettendo le mani sul titolo

CIVM: Scola si riconferma Re del Trofeo Fagioli

        Solo un piccolo inconveniente tecnico, di cui ancora non si &egrave; capita l'esatta natura, ha impedito a Romain Dumas di ritoccare il suo record alla Pikes Peak, ma non di vincere l'edizione 2017 con il crono di 9'05"672. Il francese ha partecipato alla 95esima edizione della pi&ugrave; famosa gara in salita, ottenendo il suo terzo successo in quattro anni, alla guida della Norma MXX RD Limited, una biposto sport "aperta" opportunamente modificata per quanto consente il regolamento americano della gara. Secondo assoluto e vincitore della classe PPC-Open, &egrave; stato Peter Cunningham sulla Acura TLX GT del team RealTime, a quattro ruote motrici. Debuttante in questa gara, ma veterano nel Pirelli World Challenge, ha percorso i 20 km del tracciato (che si arrampica su un dislivello di 1.440 metri fino a quota 4.300) in un tempo di 9'33"797.       

Il francese domina per la terza volta in quattro anni, alla 95esima edizione della gara in salita pi&ugrave; famosa

Pikes Peak Hillclimb: Dumas vince ancora

        Prima affermazione stagionale per Omar Magliona nel Civm. Il sardo della Cst Sport ha vinto la 59&ordf; Coppa Selva di Fasano al volante della Norma M20 Fc Zytek, coprendo le due salite di gara nel tempo totale di 4'25&rdquo;98, anche se proprio all'ultimo ha dovuto &ldquo;lasciare&rdquo; la vittoria di gara-2 a Domenico Cubeda per la pioggia iniziata a cadere nei chilometri finali. Bella sfida con Domenico Scola in gara-1, quando il cosentino dell'Osella Pa2000 Honda si &egrave; fermato ad appena 35 centesimi dal successo, ma poi &egrave; stato protagonista di una rovinosa (per la biposto) uscita alla &ldquo;Iuppetta&rdquo;. Gara-2, come detto, &egrave; di Cubeda, di nuovo competitivo sulla Pa2000 e secondo assoluto, mentre Franco Leogrande festeggia completando il podio da padrone di casa all'esordio sulla Lola-Cms Judd di F.3000, prima monoposto all'arrivo. Dopo il successo di Sarnano, nella categorie delle Gt fa il bis nella sua Puglia Lucio Peruggini sulla Ferrari 458 Gt3 dell'Af Corse, precedendo la Lambo di Ignazio Cannav&ograve;. Il gruppo E1-E2Sh premia Marco Iacoangeli, che al debutto stagionale mette le ruote della sua Bmw 320i davanti a quelle dell'Alfa 155 del tricolore in carica Marco Gramenzi. In Turismo, Nicola Gonnella &egrave; il primo vincitore nella Kia Green Hybrid Cup valida per il Tricolore Energie Alternative e il Gruppo A saluta la prima vittoria 2016 di Gabriella Pedroni su Mitsubishi Lancer Evo, modello che, in versione Gruppo N, conclude davanti anche nella categoria delle &ldquo;production cars&rdquo; con Rudi Bicciato, che completa la doppietta del suo team. Battaglie agguerrite in Racing Start, dove tra le turbo trionfa Oronzo Montanaro su Mini Cooper e nelle aspirate Giovanni Angelini su Renault New Clio, entrambi piloti di casa, ma con gara-2 andata a Gianni Loffredo con l'unica Honda Civic Type-R.       

Rovinosa uscita per Scola, mentre Cubeda si aggiudica la seconda salita ma non primeggia nel complessivo. Terzo Leogrande con la F.3000

5 risultati per 'salita'

23esima Nagrada Malacke Sv. Dujam: Faggioli pareggia i conti con Merli in Croazia

Merli vince in Croazia il primo duello 2020 con Faggioli

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Pikes Peak Hillclimb: Dumas vince ancora

CIVM: Magliona si aggiudica la Selva di Fasano