Se Bernie Ecclestone l&rsquo;ha presa &ldquo;con filosofia&rdquo;, la vicenda del ricorso al Commissario europeo per la concorrenza da parte di Force India e Sauber, Niki Lauda &egrave; molto pi&ugrave; critico nei confronti del team elvetico, che dovrebbe &ndash; secondo l&rsquo;austriaco &ndash; interrogarsi anzitutto sull&rsquo;incapacit&agrave; di realizzare una monoposto competitiva: &laquo;Il problema &egrave; che, per anni, la Sauber non &egrave; mai riuscita a superare gli ostacoli e creare una macchina competitiva che potesse lottare con i top team&raquo;. Limiti di chi gestisce la scuderia, per Lauda.  E se, spezzando una lancia in favore di Sauber, si potrebbe obiettare che proprio la penalizzante ripartizione dei proventi &egrave; una barriera alla possibilit&agrave; di competere al vertice per i team minori - motivo alla base del ricorso alla Commissione europea, perch&eacute; indaghi su ipotesi di cartello - dall&rsquo;altro c&rsquo;&egrave; una Force India che, seguendo la logica di Lauda, una monoposto competitiva &egrave; riuscita a mandarla in pista eppure condivide la protesta Sauber.  &laquo;Monisha Kaltenborn ha il suo modo di gestire la squadra. A mio avviso ci sono state almeno un paio di incongruenze vicine al limite: &egrave; stupido che i piloti che hanno pagato non possano correre, o le macchine vengano confiscate prima di un gran premio&raquo;, attacca riferendosi alla querelle tra Sauber e Van der Garde che ha tenuto banco nelle prime gare della stagione.  Commentando il ricorso, Lauda aggiunge: &laquo;Sauber fa parte di una comunit&agrave;, quella delle corse; hanno firmato il Patto della Concordia dove tutto &egrave; regolato nei minimi particolari, poi dicono &ldquo;Non vale pi&ugrave;&rdquo;. Non capisco le ragioni.  Ci sono sempre stati in Formula 1 team che hanno vinto e team che erano dietro, come in ogni altro sport. Una squadra che costantemente accumula debito non pu&ograve; all&rsquo;improvviso mettere in discussione l&rsquo;intero sistema come ultima spiaggia. Ognuno &egrave; responsabile per se stesso, Sauber dovrebbe lottare contro la propria incapacit&agrave;&raquo;, le parole riportate dal settimanale Handelszeitung.  Fabiano Polimeni

Rivolgersi al Commissario per la concorrenza &egrave; &laquo;l&rsquo;ultima spiaggia di un team che accumula debiti&raquo;

F1, Lauda critica il ricorso Sauber

Sedici punti Felipe Nasr, 6 Marcus Ericsson. In Sauber, realisticamente, era difficile aspettarsi di pi&ugrave; dopo la campagna 2014. Hanno massimizzato le occasioni avute nel corso della prima met&agrave; del campionato, con l&rsquo;exploit inaugurale di Melbourne, dove entrambi i piloti sono arrivati nella top ten. Poi, un resistere consapevoli dei limiti della Sauber C34, attesa a due importanti step di aggiornamento a Spa (motore Ferrari evoluto) e Singapore (modifiche alla monoposto). Hanno incassato in Ungheria la conferma anche per il 2015 ed &egrave; tempo di un primo bilancio stagionale. Anzitutto sul fronte tecnico e le aree in cui la C34 deve migliorare.  &laquo;Sappiamo che ha dei limiti in certi settori e per compensare proviamo cose diverse sul versante dell&rsquo;assetto. Andiamo in varie direzioni, un set-up pi&ugrave; o meno morbido. La macchina ha una finestra di funzionamento ristretta, nella quale d&agrave; il meglio in termini di prestazioni. Da parte mia sono sempre disposto a testare cose diverse che mi permettono di capire meglio la monoposto. E&rsquo; qualcosa dalla quale imparo molto&raquo;, spiega Nasr.  Sentendo Ericsson, invece, l&rsquo;altro tallone d&rsquo;Achille &egrave; sulle curve veloci ed &egrave; l&igrave; che il lavoro Sauber in vista del 2016 si dovr&agrave; concentrare. &laquo;E&rsquo; importante che io e Felipe lavoriamo vicini agli ingegneri per assicurarci di andare nella giusta direzione.   Da pilota, invece, mi sono concentrato a fondo sul miglioramento delle mie prestazioni in qualifica, perch&eacute; a inizio anno sono stato un po&rsquo; debole. Ho modificato alcune cose della preparazione e ho avuto dei benefici&raquo;. Con la concorrenza agguerrita per entrare nella top ten che si ritrovano davanti, il duo Sauber guarda anche agli obiettivi per il futuro: &laquo;Sono contento che Mark Smith ci abbia raggiunto in veste di direttore tecnico, ha gi&agrave; un buon quadro sulla situazione della monoposto. Penso stiamo andando nella giusta direzione e sono fiducioso che il prossimo anno riusciremo a lottare con maggior costanza per i punti. Il primo passo per riuscirci &egrave; assicurarci che gli aggiornamenti in arrivo funzionino a dovere&raquo;.  Chiarito dove si trova la Sauber nell&rsquo;ordine dei valori in pista, vanno pesati anche i piloti. Bravi ad approfittare delle occasioni avute, ma anche con delle gravi battute a vuoto. &laquo;In Malesia ero andato bene, sempre nella top ten, ma in gara, quando stavo attaccando per la settima posizione, mi sono ritirato nella ghiaia nel tentativo di sorpasso. E&rsquo; stato un peccato, ho mancato un&rsquo;occasione, il che fa parte del processo di apprendistato&raquo;, riconosce Ericsson.  Il momento da dimenticare di Felipe Nasr &egrave; stato, se possibile, pi&ugrave;&hellip; d&rsquo;impatto: &laquo;Il punto pi&ugrave; basso finora &egrave; stato a Montreal, quando ho avuto problemi ai freni per l&rsquo;intero week end. In aggiunta ho fatto un errore nelle libere 3, aprendo accidentalmente il DRS mentre riscaldavo le gomme. Sono cose dalle quali ho imparato degli insegnamenti&raquo;.  Fabiano Polimeni

Confermati per il 2016, fanno il punto sui miglioramenti da apportare alla monoposto e i momenti pi&ugrave; bassi toccati quest&rsquo;anno

Sauber, tempo di bilanci per Ericsson e Nasr

E&rsquo; un Felipe Nasr impaziente di accogliere le novit&agrave; tecniche sulla Sauber C34, annunciate per il Gran Premio di Singapore, successivamente all&rsquo;introduzione della power unit Ferrari potenziata. Spera in un pacchetto di interventi corposo, che migliori anzitutto il versante aerodinamico e dia maggior carico al retrotreno, criticit&agrave; principale della monoposto attuale, a dire del brasiliano.  Non ci sar&agrave; ancora la mano di Mark Smith sul prossimo step di aggiornamenti, ma Nasr non ha dubbi sulla necessit&agrave; dell&rsquo;ingaggio del direttore tecnico: &laquo;E&rsquo; stata la mossa giusta, ma serve tempo perch&eacute; funzioni tutto&raquo;. Poi, guarda agli interventi (minimi) apportati alla C34 da inizio anno e spiega: &laquo;E&rsquo; importante smetterla di buttare soldi su cose che forse non funzionano. Dobbiamo essere molto diretti, correlare i dati e accertarci che funzionino in galleria del vento.  Sul fronte della progettazione, la sfida &egrave; quella di portare qualcosa che faccia la differenza sulla macchina. Quanto abbiamo visto in Cina, con l&rsquo;ala anteriore, &egrave; il tipo di cose che il team non vuole accadano, vogliono introdurre qualcosa che faccia compiere un balzo deciso in avanti&raquo;, dice ad Autosport.  Quel balzo compiuto, ad esempio, dalla Force India sin dal Canada, con la power unit Mercedes potenziata e proseguito con le novit&agrave; aerodinamiche di Silverstone. All&rsquo;ascesa del team di Mallya &egrave; corrisposto un progressivo arretramento della Sauber, ma Nasr preferisce un approccio razionale e ponderato sugli sviluppi. &laquo;Penso, e credo anche il team abbia la stessa mentalit&agrave;, che sia meglio aspettare per qualcosa che si sposi bene con la macchina piuttosto che lanciare novit&agrave; di gara in gara e vedere se funzionano. Dovremo avere pazienza e lavorare su quelle che sono le aree chiave&raquo;.  Fabiano Polimeni

Dalla Sauber il brasiliano si attende un miglioramento importante con il nuovo pacchetto aerodinamico

F1, Nasr: basta buttare soldi

La lotta per la quinta piazza nel mondiale Costruttori &egrave; pi&ugrave; aperta che mai: Force India, Lotus, Sauber, Toro Rosso tutte potenzialmente in lizza e separate da una manciata di punti. Va da s&eacute; che la differenza la faranno gli sviluppi che verranno introdotti nella seconda parte della stagione e l&rsquo;affidabilit&agrave;. In Sauber la C34 si &egrave; dimostrata avere buona consistenza, ora servir&agrave; far avanzare il progetto, con un pacchetto d&rsquo;aggiornamenti sul quale il comitato tecnico era al lavoro ben prima del recente annuncio dell&rsquo;ingaggio di Mark Smith.  Nelle scorse settimane, Monisha Kaltenborn si augurava potessero coincidere le due fasi chiave per il team: l&rsquo;arrivo della power unit Ferrari potenziata, a Spa, e gli aggiornamenti studiati in galleria del vento. Le ultime, tuttavia, spostano un po&rsquo; in avanti il debutto delle modifiche alla monoposto, si dovr&agrave; attendere fino a Singapore. &laquo;Stiamo arrivando vicini alle posizioni che ci competono e dove tradizionalmente siamo sempre stati. Il pacchetto a nostra disposizione &egrave; notevolmente pi&ugrave; competitivo di quello dell&rsquo;anno scorso&raquo;, ha commentato a Motorsport.com  &laquo;Tanto lavoro &egrave; stato fatto su telaio e power unit, con il nostro fornitore che ha compiuto un grande passo in avanti rispetto al 2014. Conservare il ritmo sullo sviluppo non &egrave; sar&agrave; semplice, ma introdurremo verso Singapore un gran pacchetto e prima di allora arriver&agrave; un aggiornamento anche sul versante motoristico, perci&ograve; sono fiduciosa che potremo ottenere dei risultati quest&rsquo;anno&raquo;.  La classifica iridata dice Sauber settima a 21 punti, 18 da recuperare sulla quinta piazza, occupata da una Force India protagonista di un consistente maquillage a Silverstone, dove il team elvetico &egrave; stato costretto a correre con la sola macchina di Ericsson, per i problemi occorsi al cambio sulla vettura di Nasr nei giri di ricognizione prima dello schieramento in griglia.  Fabiano Polimeni

Il pacchetto di sviluppo non coincider&agrave; con la power unit aggiornata, attesa a Spa

F1, Sauber: aggiornamenti a Singapore

Appuntamento a Spa, al rientro dalla pausa estiva, per ritrovare una Sauber in forma. Pi&ugrave; di quanto non sia apparsa recentemente, zavorrata dall&rsquo;assenza di aggiornamenti e una monoposto essenzialmente uguale a quella che ha esordito a Melbourne e che permise a Nasr di andare a punti. Monisha Kaltenborn fissa il programma che attende il team elvetico, sgombrando il campo da qualsiasi ipotesi che leghi l&rsquo;assenza di novit&agrave; sul fronte tecnico a difficolt&agrave; economiche.  &laquo;Ci &egrave; stato detto che la Ferrari sta ancora proseguendo lo sviluppo, perci&ograve; da quel punto di vista ci aspettiamo un grande aggiornamento sul motore dopo la pausa estiva. Se accadr&agrave;, arriver&agrave; in una fase nella quale ci auguriamo di introdurre un pacchetto di aggiornamenti importante sulla macchina&raquo;, rivela.    Restano tre gare da correre sulla difensiva, per una scuderia che negli ultimi quattro appuntamenti ha raccolto solo il nono posto di Montecarlo con Nasr. &laquo;Spa &egrave; una gara in cui un motore aggiornato conter&agrave; parecchio, per le prossime siamo a posto. Spa e Monza sono i circuiti sui quali puoi sentire davvero i benefici di un motore pi&ugrave; potente&raquo;, aggiunge.  Nega, poi, la correlazione tra sviluppo e situazione economica del team: &laquo;Non c&rsquo;entrano nulla le finanze. E&rsquo; il nostro motorista fornitore a dare l&rsquo;impulso. Va considerata la nostra strategia e vedere quel che &egrave; meglio per noi: siamo al secondo motore e in Ferrari hanno usato il terzo, per cui hanno un programma diverso. L&rsquo;approccio &egrave; differente se ti serve tornare a un motore vecchio&raquo;, spiega suggerendo la possibilit&agrave; (per non dire certezza) che a Maranello si torner&agrave; a impiegare l&rsquo;unit&agrave; usata solo per poche gare e rimpiazzata da quella aggiornata in Canada, in un programma preciso di rotazione delle power unit.  Fabiano Polimeni

Sulla C34 arriver&agrave; il pacchetto di novit&agrave; pi&ugrave; importante dell&rsquo;anno e anche una power unit Ferrari diversa

F1, la Sauber aggiornata a Spa

La GP2 Series si conceder&agrave; ora una lunga pausa fino alla prossima tappa, in programma sul circuito austriaco Red Bull Ring dal 19 al 21 giugno, ma per Raffaele Marciello non ci sar&agrave; tempo libero. La prossima settimana sar&agrave; gi&agrave; tempo per volare a Montreal, sul circuito Gilles Villeneuve.  Ad attenderlo ci sar&agrave; la Sauber di Formula Uno con la quale scender&agrave; in pista nella prima sessione di prove libere del Gran Premio del Canada.  &nbsp;

"Lello" sar&agrave; al volante della Sauber nella prima sessione di prove a Montreal

F1, Marciello guider&agrave; in Canada

Esiste un problema di indirizzo tecnico per la Formula 1 oltre il 2016. Non &egrave; un mistero che ci sia la fazione dei favorevoli al ritorno ai motori aspirati V8, rappresentata da Ecclestone essenzialmente, mentre i motoristi vorrebbero continuare con le attuali power unit ibride. Le chance che si vada nella direzione auspicata da Ecclestone sono pressoch&eacute; nulle, con una Formula 1 destinata ad apportare cambiamenti allo schema odierno, identificati in una maggiore potenza massima, da ottenere intervenendo sul flusso orario di carburante.  Non si tratta di un intervento &ldquo;indolore&rdquo; per le finanze, o almeno cos&igrave; sembra prospettarsi. Incrementare i cavalli vorrebbe dire lavorare sui componenti interni del motore termico, da rivedere per adeguarli alle maggiori sollecitazioni alle quali verrebbero sottoposti, senza intaccare l&rsquo;affidabilit&agrave;, come sottolineato nei giorni scorsi da Toto Wolff. Chi teme un innalzamento ulteriore dei costi sono anzitutto i piccoli team clienti, oggi vessati da forniture che incidono sui budget per 20 milioni di euro l&rsquo;anno e in caso di ulteriori modifiche potrebbero azzerare l&rsquo;ammortizzamento inizialmente previsto nel medio lungo periodo, considerando il 2017 rispetto alla data di introduzione dei V6 ibridi.    &laquo;In quanto team cliente, per noi il fattore pi&ugrave; importante relativamente ai motori &egrave; il costo e siamo riusciti ad allontanare per molti anni il problema, ma sfortunatamente ora siamo tornarti al punto di partenza&raquo;, spiega Monisha Kaltenborn. &laquo;Comprendiamo da clienti che un costruttore abbia bisogno di mettere in mostra le proprie capacit&agrave; tecnologiche, ma dovrebbe farlo a un livello sostenibile. Non credo che dovrebbero usarci per finanziare la loro ricerca e sviluppo, perch&eacute; quel motore loro lo farebbero a prescindere&raquo;.  Una fornitura, quindi, &ldquo;ripulita&rdquo; del costo della ricerca, affrontata unicamente dal team ufficiale, sembra essere la strada auspicata dal team principal Sauber ad Autosport.  Fabiano Polimeni

Monisha Kaltenborn, preoccupata dal costo delle forniture, dice no all&rsquo;uso dei team clienti per finanziare la ricerca

F1, Sauber: la ricerca sui motori la paghino i costruttori

Gioca la carta della sicurezza, la Sauber nella partita contro Giedo Van der Garde e le pretese di essere al volante della C34 nel Gran premio d&rsquo;Australia F1.  La vicenda ruota tutta intorno a un arbitrato svizzero che ha dato ragione al ricorso del pilota contro la decisione del team di rinnovare la formazione piloti, escludendolo dalle aspirazioni di un sedile da titolare.  Davanti alla corte dello Stato di Vittoria, il legale della Sauber, Rodney Garrett, secondo quanto riporta Radio Australia, avrebbe fatto appello a questioni assicurative per opporsi alle richieste di Van der Garde. &laquo;La Sauber non pu&ograve; consentirgli di correre, sarebbe da incoscienti e pericoloso per gli altri. Comporterebbe rischi inaccettabili di un danno fisico o persino la morte&raquo;, commenta l&rsquo;avvocato.  Una linea difensiva che, quindi, punta essenzialmente su un fattore non collegato ai dettagli contrattuali tra pilota e scuderia, chiamando in causa anche altri aspetti, nello specifico di tipo assicurativo, vista l&rsquo;assenza di una copertura per il pilota. Inoltre, sempre continuando nel filone della sicurezza, dinanzi alla corte sarebbe stata fatta valere la costruzione su misura della Sauber C34, pensata per Nasr ed Ericsson.  La posizione di questi ultimi &egrave; anche davanti al giudice, poich&eacute; nel caso venisse data ragione a Van der Garde, si aprirebbe un altro fronte con uno dei due piloti, la cui rottura degli accordi sottoscritti lo scorso anno avrebbe inevitabili ripercussioni sul versante finanziario.  Con questi elementi sul campo, si aspetta una decisione del giudice mercoled&igrave; prossimo.  f.p.  

Nell&rsquo;audizione davanti al giudice, sollevate questioni assicurative per impedire al pilota di correre 

Sauber si appella alla sicurezza per fermare Van der Garde

L&rsquo;obiettivo &egrave; ambizioso, forse troppo guardando la base di partenza e il 2014 dal quale &egrave; reduce la Sauber. Nasr ed Ericsson sono &ldquo;serviti&rdquo; per puntellare le finanze; sul fronte tecnico, invece, una power unit Ferrari migliore &egrave; la base di partenza per la campagna 2015, nella quale puntare a entrare nella top ten in gara. &Egrave; qualcosa in cui crede fermamente Felipe Nasr: &laquo;Siamo concentrati sui punti e vogliamo ottenerli nuovamente; abbiamo bisogno di tornare indietro su quelle aree che durante l&rsquo;inverno - e dalla monoposto dello scorso anno - sappiamo di dover migliorare&raquo;.  Sviluppo tecnico e ristrettezze economiche, per&ograve;, sono due fattori che non si combinano troppo bene in Formula 1. &laquo;Non si tratta di un settore specifico della macchina, ma di molti sui quali dovremo progredire. Ci manca carico aerodinamico dall&rsquo;anno scorso, &egrave; chiaro. Sul telaio, per&ograve;, credo ci siano stati dei progressi; poi il motore Ferrari &egrave; un passo avanti&raquo;, commenta Nasr.  I tempi di Jerez contano nulla, si sapeva, mentre i problemi al cambio sofferti da Ericsson e lo stop nell&rsquo;ultima giornata di test a Barcellona, vanno a minare le certezze di affidabilit&agrave; della C34. &laquo;Abbiamo lavorato molto sul versante della prestazione, da Jerez a Barcellona ci sono stati dei progressi: la macchina &egrave; pi&ugrave; consistente e abbiamo migliorato i long run e la gestione delle gomme. &Egrave; un processo costante e tutto sta andando nella giusta direzione&raquo;.  Vedremo per&ograve; se, con gli attuali valori in campo pur in assenza della Manor F1, il team elvetico riuscir&agrave; davvero a riservarsi una posizione privilegiata in griglia.  f.p.

Nasr sottolinea i difetti della C34 e le migliorie apportate tra le due sessioni di test

Obiettivo zona punti per la Sauber nel 2015 

&laquo;Il 2014 &egrave; stato un anno molto deludente. Tuttavia, ormai &egrave; alle nostre spalle, ed ora dobbiamo solo concentrarsi sul futuro. Abbiamo imparato la lezione e sono fiduciosa in vista del prossimo mondiale&raquo;. Monisha Kaltenborn guarda avanti, e con lei tutto il team Sauber, desideroso di mettersi alle spalle la scorsa stagione. La monoposto 2015, la C34, &egrave; pronta a scendere in pista in quella che sar&agrave; una stagione cruciale per il team svizzero.  La prima novit&agrave; di spicco della C34 &egrave; la livrea. Il grigio 2014 &egrave; stato abbandonato, per lasciare posto al blu e al giallo delle pance dove spicca lo sponsor di Felipe Nasr. Passiamo al fronte tecnico. Il responsabile tecnico del team, Eric Gendelin, ha confermato che i tre obiettivi su cui il team ha lavorato maggiormente sono la velocit&agrave; nelle curve lente, la riduzione del peso e la stabilit&agrave; della vettura in fase di frenata. Tutti aspetti che erano emersi come carenza importanti nella vettura 2014.  Il &ldquo;naso&rdquo; della monoposto &egrave; cresciuto vistosamente in volume, mentre la sospensione anteriore &egrave; stata modificata in diversi dettagli pur mantenendo l&rsquo;architettura push-rod. Pi&ugrave; contenute sono le dimensioni delle fiancate (rispetto alla C33) ed &egrave; un risultato che il team ha ottenuto nonostante l&rsquo;incremento delle superfici richieste per il raffreddamento della power unit Ferrari in versione 2015. Nella zona posteriore c&rsquo;&egrave; ancora un piccolo pilone portante che sostiene l&rsquo;ala, anche se di dimensioni molto contenute.  &laquo;Sono felice del lavoro fatto dai nostri tecnici &ndash; ha commentato Kaltenborn - cos&igrave; come per la coppia dei due nuovi piloti, Marcus Ericsson e Felipe Nasr, che stanno potando una ventata di aria fresca nella squadra. Entrambi sono giovani, di talento e molto motivati. Hanno ottenuto risultati importanti nella formule minori, e sono certa che faranno un buon lavoro&raquo;.  La C34 sar&agrave; anche la monoposto con cui Raffaele Marciello disputer&agrave; almeno 4 sessioni di test nelle sessioni FP1. &laquo;Sono molto contento di aver avuto questa chance in una squadra che ha tenuto a battesimo tanti grandi piloti &ndash; ha commentato il pilota dela FDA - credo davvero che questa sia stata la scelta migliore per la mia carriera. Sono anche felice di competere per una stagione nella GP2 Series, un impegno che si abbina bene al mio nuovo ruolo in Formula Uno&raquo;.  Roberto Chinchero      

Il team svizzero ha diffuso le prime immagini della monoposto con cui affronter&agrave; la stagione 2015

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