        Come spesso succede, anche a Singapore lo schieramento di partenza non rispecchia fedelmente il risultato delle qualifiche, per via di alcune penalizzazioni. I commissari sono stati particolarmente severi con Sergio Perez, arretrato di 8 posizioni, quindi da 10&deg; a 18&deg;. L'episodio incriminato &egrave; quando in Q2 ha migliorato il suo tempo (potendo grazie a questo accedere alle Q3) mentre erano esposte le doppie bandiere gialle per via dell'incidente di Romain Grosjean. La violazione in particolare &egrave; stata doppia: 5 posti e 3 punti licenza per non aver ridotto significativamente la velocit&agrave; alle curve 9 e 10, pi&ugrave; 3 posti per aver superato Esteban Gutierrez alla curva 16 dove erano esposte altre bandiere gialle. Perez sembrava abbastanza fiducioso quando era stato convocato dai commissari, perch&eacute; aveva rallentato e perso alcuni decimi nella prima situazione e perch&eacute; Gutierrez stava procedendo lentamente quando l'aveva superato, ma gli steward sono stati di diverso avviso. Nella sentenza hanno inoltre ben specificato il motivo di una decisione apparentemente in contrasto con la situazione simile avuta con Nico Rosberg all'Hungaroring: la visibilit&agrave;. A differenza della pista di Budapest, qui a Singapore le curve interessate sono assolutamente "cieche" e dunque, poich&eacute; era impossibile accorgersi a distanza se la pista era bloccata o vi erano commissari al lavoro, richiedevano una ben maggiore diminuzione della velocit&agrave; per "essere pronti a cambiare traiettoria o a fermarsi" come dispone l'art.2.4.5.1 del regolamento. In aggiunta, quando &egrave; passato Perez la macchina di Grosjean era ancora ferma contro le protezioni, a differenza di quanto successo a Rosberg in Ungheria. Da qui la sanzione piuttosto severa. Tante penalit&agrave;, ma tutte solo teoriche - visto che parte gi&agrave; dal fondo dello schieramento - per Sebastian Vettel. Approfittando della sfortunata posizione in griglia, sulla sua macchina sono stati sostituiti motore (ICE), turbina (TC) e MGU-H, tutti "sesti elementi" della stagione, pi&ugrave; il cambio. Non ve ne era stretta necessit&agrave;, ma almeno in questo modo si &egrave; garantita una unit&agrave; in pi&ugrave; di tali componenti per il resto della stagione. Sostituzione del cambio anche per Grosjean. Probabilmente anche stavolta il testacoda in ingresso curva (la 10) durante le qualifiche era stato determinato da difficolt&agrave; in scalata come gi&agrave; successo a Monza (Ascari) e cos&igrave; si &egrave; preferito cambiare il gruppo trasmissione. Di conseguenza perder&agrave; 5 posizioni e scender&agrave; da 14&deg; a 19&deg;, quindi alle spalle di Perez che recuperer&agrave; una posizione. Un arretramento che non &egrave; ancora stato inserito nella griglia di partenza provvisoria ma che lo sar&agrave; in quella definitiva.       

Le penalizzazioni in griglia non toccano granch&eacute; la Ferrari che sostituisce motore, turbo, MGU-H e cambio. Trasmissione nuova anche per Grosjean

F1 Singapore, schieramento: Vettel ultimo ne approfitta, arretrato Perez

Purtroppo per lui, Romain Grosjean &egrave; finito spesso al centro dell&#39;attenzione in Germania per motivi che nulla hanno a che vedere con una buona prestazione. Prima al venerd&igrave; per essere stato ostacolato un po&#39; malamente da Sebastian Vettel tanto da finire praticamente fuori pista (nessun provvedimento), poi per problemi al cambio che l&#39;hanno mandato ripetutamente in testacoda (evidentemente in accelerazione la cambiata non era adeguata) e che ne hanno resa necessaria la sostituzione, con relativa perdita di 5 posizioni in griglia (da 15&deg; a 20&deg;). Infine si &egrave; trovato coprotagonista dell&#39;infrazione di Lewis Hamilton, con il francese costretto a fermarsi per non saltare addosso all&#39;inglese in pitlane.  Quest&#39;ultimo fatto va un po&#39; raccontato. Infatti nelle libere del sabato mattina il meccanico di Hamilton gli ha dato il via per uscire dai box quando la strada era libera, solo che Lewis ha avuto un avvio incerto e lentissimo, tanto che Grosjean appena rientrato in pitlane ha fatto in tempo a percorrere lo spazio (non poco) che lo separava dai box Mercedes, trovandosi costretto a frenare fino a fermarsi per non incocciare nella macchina dell&#39;inglese. Solitamente in questi casi vengono dati dei posti in meno sullo schieramento, come penalit&agrave; (3 posizioni per Haryanto quando in Australia tagli&ograve; la strada proprio a Grosjean), invece la Mercedes se l&#39;&egrave; cavata con 10mila euro di multa al team e nessuna sanzione per il pilota. Ora, siamo sempre stati contrari al fatto che un errore del team vada a riflettersi sulla gara del pilota, ma resta incontrovertibile che dall&#39;ultima modifica al regolamento relativo agli &quot;unsafe release&quot; questa sia la prima volta che non si penalizza il driver; e per di pi&ugrave; succede proprio quando la colpa non &egrave; stata del team, ma del pilota stesso.  Ben diverso il comportamento della direzione gara, a (stridente) contrasto, nel caso di Nico Hulkenberg. 7&deg; nei tempi, il tedesco si &egrave; visto arretrare di una posizione (quindi 8&deg; scambiandosi lato in quarta fila con Valtteri Bottas) perch&eacute; la squadra ha erroneamente scambiato due set di gomme supersoft, facendogli usare in qualifica quelle che invece andavano restituite alla fine delle prove libere. Una disattenzione esclusivamente del team e oltretutto di tipo &quot;burocratico&quot; che non ha dato alcun vantaggio a Hulkenberg (la mescola non cambiava) eppure si &egrave; lo stesso penalizzato il pilota.  Infine, un&#39;altra penalit&agrave; in griglia &egrave; quella che ha colpito Carlos Sainz, reo di aver ostacolato Felipe Massa in curva 2 nel corso delle qualifiche (Q2). In verit&agrave; lo spagnolo ha cercato di togliersi immediatamente dai piedi quando ha visto il brasiliano negli specchietti, portandosi addirittura nell&#39;erba, ma ormai era troppo tardi e Massa era gi&agrave; stato costretto a decelerare. Quindi 3 posti in meno in griglia (e 2 punti licenza): dopo il 13&deg; tempo Sainz partir&agrave; dunque 15&deg;, avendo guadagnato una posizione per via dell&#39;arretramento di Grosjean di cui abbiamo parlato all&#39;inizio.  Questo lo schieramento di partenza effettivo del GP di Germania. 

Solo multa per Hamilton uscito pericolosamente dai box, posizioni perse in griglia a Hockenheim per Grosjean, Sainz e Hulkenberg

F1 Germania: lo schieramento dopo le penalit&agrave;

        Al momento in cui scriviamo, lo schieramento di partenza per il GP d'Europa a Baku &egrave; stato alterato in una sola posizione, peraltro di rilievo, rispetto alle qualifiche: il fantastico secondo posto di Sergio Perez che diventa settimo, per via della penalizzazione conseguente alla sostituzione del cambio, rovinato nell'incidente delle ultime prove libere. Cos&igrave; in prima fila partiranno il poleman Nico Rosberg affiancato da Daniel Ricciardo, mentre la seconda &egrave; monopolizzata dalle Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen nell'ordine. Perez mostra comprensibilmente un misto di soddisfazione e delusione al riguardo: &laquo;&Egrave; stata una sessione di qualifica speciale e in Q3 ho fatto uno dei miei migliori giri da quando sono in Formula Uno. Ho fatto il massimo in ogni curva, "baciando" i muretti. Anche come squadra &egrave; stata una performance molto forte. Per&ograve; sono ancora arrabbiato con me stesso per quello che &egrave; successo alla fine delle prove e la penalizzazione. Dovrei partire dalla prima fila, e invece ora sono sceso settimo. Devo cancellare la mia mente e superare questa frustrazione, concentrandomi sulla corsa. Devo anche dire grazie alla mia squadra per l'ottimo lavoro che hanno fatto riparando la macchina in tempo per le qualifiche: spero di poter dare loro un bel risultato finale da festeggiare. Non sar&agrave; una gara facile: la pista &egrave; molto impegnativa ed &egrave; facile commettere errori, ma allo stesso tempo questo ci dar&agrave; possibilit&agrave; di recuperare. Ho sempre una buona sensazione per la gara&raquo;. Qui lo schieramento di partenza completo. Per quanto riguarda le strategie da adottare in gara, i tecnici Pirelli ritengono improbabile che vengano impiegati i pneumatici a mescola media, dato il bassissimo grado di usura dell'asfalto liscio di Baku, e che si punter&agrave; per lo stesso motivo ad effettuare un solo cambio gomme in gara. Ci si aspetta dunque che chi partir&agrave; con le supersoft (come i primi dieci) passi alle soft intorno al 22&deg; giro (sui 51 totali). Una strategia alternativa potrebbe essere quella di partire con le soft e passare alle supersoft al 29&deg; giro circa. I team dovranno comunque essere pronti ed essere flessibili nelle strategie, vuoi perch&eacute; la lunghezza della pista amplifica la differenza fra sostare in un giro o in quello successivo, vuoi perch&eacute; ci si aspetta con altissima probabilit&agrave; che entri la safety car in gara. Inoltre va segnalato che a Lewis Hamilton &egrave; stato permesso (per motivi di sicurezza) di sostituire la gomma spiattellata nel set che aveva utilizzato in Q2 e con cui deve iniziare il GP. Si tratta dell'anteriore sinistra, che &egrave; stata "recuperata" da uno dei set gi&agrave; usati. Di conseguenza, Hamilton si trova ad affrontare la gara con due set di supersoft usate anzich&eacute; tre (oltre a quello del via) e per di pi&ugrave; entrambi "spiattellati", per cui potr&agrave; confidare solo nei due set di soft nuove rimaste, come strategia di gara.       

Perez retrocesso: "Frustrante, &egrave; stato uno dei miei giri migliori". Cos&igrave; prima fila per Rosberg e Ricciardo, seconda per Ferrari. Previsto un solo pit-stop in gara

Schieramento e strategie per il GP F1 a Baku

        I timori in occasione della gara nel Principato di Monaco di solito riguardano il fatto che le difficolt&agrave; di sorpasso possano condurre ad una noiosa "processione". In questo weekend per&ograve; le cose sono state finora abbastanza vivaci e prima della gara vera e propria non c'&egrave; stato da annoiarsi. Parliamo delle qualifiche, ma non solo, perch&eacute; anche dopo di queste vi sono stati numerosi argomenti di cui trattare. Partiamo per esempio dalle investigazioni della direzione di gara. C'era in sospeso quella di Kevin Magnussen per un'infrazione "semaforica", con il danese entrato in pista col rosso a fine pitlane. &Egrave; stato comunque accolto il fatto che quando il rosso &egrave; comparso anche sul cruscotto (questione di mezzo secondo) era troppo tardi per evitare di passare la linea di fine pitlane. Inoltre dopo le qualifiche &egrave; stato trovato in verifica che la parte anteriore del fondo della Toro Rosso di Daniil Kvyat flettesse troppo, pi&ugrave; dei 5 mm ammessi dal regolamento. Anche in questo caso sono state accettate le spiegazioni del team, che ha dimostrato come fosse stata una scordolata alle "Piscine" a danneggiare il fondo, per di pi&ugrave; in modo tale da non dare vantaggi. A modificare i risultati delle prove di qualifica restano comunque sanzioni come quella a Kimi Raikkonen, al quale &egrave; stato sostituito il cambio prima delle regolamentari sei gare: quindi arretramento in griglia di 5 posti, per la precisione da 6&deg; a 11&deg;. Nel caso di Max Verstappen, invece, i danni riportati nell'uscita in Q1 hanno portato alla sostituzione della scocca con quella di riserva. Per cui l'olandese partir&agrave; dalla pitlane. In questo modo, oltretutto, avr&agrave; la possibilit&agrave; di scegliere l'assetto per la gara: un'opportunit&agrave; molto utile in caso di pioggia. Perch&eacute; non si deve dimenticare o sottovalutare l'incognita meteo: al momento in cui scriviamo &egrave; data come molto alta la probabilit&agrave; che piova prima della gara (e infatti al mattino piove, ndr). Non dovrebbe piovere invece nell'orario del GP, ma ovviamente se la pista fosse ancora bagnata tutte le strategie ne verrebbero condizionate. Una variabile fondamentale di cui tenere conto e che potrebbe scombinare parecchio le carte. Senza dimenticare non solo le possibilit&agrave; di entrata della safety car, ma anche quelle di eventuali virtual safety car che in GP2 hanno dimostrato di scombinare un po' le cose a seconda del momento in cui vengono dichiarate e concluse. In condizioni normali, i tecnici Pirelli hanno dichiarato che la strategia teoricamente pi&ugrave; veloce sarebbe quella a 2 soste: partenza su ultrasoft, altre ultrasoft al 14&deg; giro, quindi soft al 28&deg; giro fino alla fine (78 giri). Tuttavia le difficolt&agrave; di sorpasso e le problematiche relative al traffico in pista faranno quasi sicuramente preferire la tattica a una sola sosta, come negli anni passati, nonostante si parta con gomme pi&ugrave; morbide. Quindi cambio dalle ultrasoft del via alle soft al giro 18. Si vedr&agrave; come i team interpreteranno la situazione, fra possibili vantaggi di eventuali undercut (soste anticipate) e capacit&agrave; di gestire 60 giri se non pi&ugrave; sullo stesso set di pneumatici. Senza dimenticare che proprio il poleman Daniel Ricciardo partir&agrave; con gomme supersoft (in caso di asciutto) potendo adottare una strategia alternativa. Mentre le competitive Force India e Toro Rosso avranno la possibilit&agrave; di giocare al meglio con entrambe le mescole pi&ugrave; dure, secondo la situazione. Insomma, la gara potrebbe essere pi&ugrave; aperta del previsto, almeno dal punto di vista tattico. Comunque sia, trovate qui quello che sar&agrave; lo schieramento di partenza del GP di Monaco.       

Ecco come si preannuncia una gara non del tutto scontata nei suoi 78 giri, fra meteo e possibili strategie

GP Monaco F1 pregara: può succedere ancora di tutto

Alla direzione gara non &egrave; piaciuto per nulla che Max Verstappen, in preda a problemi di motore (pare di tipo elettrico) verso la fine delle Q1, dopo essersi portato sulla sinistra in posizione ininfluente abbia poi piegato a destra per bloccarsi proprio in traiettoria, causando l'uscita della bandiera rossa. Ci&ograve; gli ha guadagnato una sanzione (in basso il comunicato ufficiale) di 3 posizioni perse in griglia.  &Egrave; l'ultima modifica in ordine di tempo a uno schieramento, quello del GP F1 in Giappone, che gi&agrave; vede altre due variazioni. Una &egrave; quella di Nico Hulkenberg che era stato ugualmente sanzionato di tre posizioni dopo l'incidente con Felipe Massa a Singapore. L'altra &egrave; quella di Daniil Kvyat che nel botto di oggi in Q3 ha danneggiato scocca, motore e cambio della sua Red Bull. &Egrave; stato comunicato dalla squadra che a titolo pi&ugrave; o meno precauzionale verr&agrave; sostituito tutto sulla sua monoposto (terranno giusto il volante?) per cui domani partir&agrave; dalla pitlane.  Il primo ad avvantaggiarsi di queste modifiche rispetto ai riscontri cronometrici delle qualifiche sar&agrave; Carlos Sainz, che partir&agrave; 10&deg; anzich&eacute; 12&deg;. Da parte sua Hulkenberg sar&agrave; 13&deg; dietro ad Alonso e davanti (in realt&agrave; di fianco) a Button, mentre Verstappen sar&agrave; 17&deg;. Resta al momento ancora aperta la questione di Alexander Rossi che ha effettuato solo 5 giri in qualifica, senza riuscire a passare il limite del 107%; tuttavia in FP3 aveva girato pi&ugrave; di 7 secondi meglio, per cui non dovrebbe avere problemi ad essere accettato al via, ovviamente in ultima posizione.  Maurizio Voltini      

Ecco come cambia lo schieramento dopo gli arretramenti di Hulkenberg e Verstappen, oltre alla partenza dalla pitlane di Kvyat

Cos&igrave; la griglia del GP F1 in Giappone

Qualifiche a due dimensioni per lo schieramento di Spa. Da un lato la lotta Mercedes che Hamilton ha risolto a suo favore conquistando la pole position per quasi mezzo secondo su Rosberg. Dall'altro gli inseguitori che pur se a oltre 1"3 dal vertice, si sono giocati dal 3&deg; al 9&deg; posto in un range di soli 0"288. Fra questi ha svettato un ottimo Bottas, con un altrettanto valido Grosjean 4&deg; a soli 24 millesimi dal finlandese. Peccato che il francese dovr&agrave; scalare di 5 posti in griglia per la sostituzione del cambio. Ravvicinatissimi seguono Perez, Ricciardo e Massa racchiusi in 86 millesimi, quindi Maldonado e Vettel, con Sainz a chiudere la top ten senza aver sfruttato in fondo la Q3. Il 9&deg; posto (ma sar&agrave; 8&deg; in partenza) di Vettel &egrave; scaturito da un giro non perfetto, pur senza errori macroscopici, tanto che &egrave; andato 6 centesimi peggio che in Q2. E quando i distacchi sono minimi come in questo caso... Molto peggio &egrave; andata per&ograve; a Raikkonen, bloccato in Q2 da un problema di pressione idraulica che l'ha fatto fermare lungo il tracciato prima che potesse completare un giro cronometrato. Poich&eacute; Verstappen era rimasto fermo ai box per risparmiare gomme dopo che aveva avuto qualche noia tecnica gi&agrave; in Q1, Raikkonen partir&agrave; dunque 14&deg; domani: una dura gara in rimonta aspetta quindi entrambe le Ferrari, a partire dalle ore 14 e sempre con la nostra cronaca diretta. La cronaca "live" via Twitter Tweet di @autosprintLIVE// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione Partono alle ore 14 le prove valide per definire lo schieramento di partenza al GP F1 del Belgio, sempre seguite dalla nostra cronaca diretta in parallelo qui sul web e sul canale Twitter dedicato @autosprintLIVE. Non pare in dubbio che la prima fila sar&agrave; appannaggio della Mercedes, ma dietro la Ferrari sembra stia svettando nella lotta contro le Red Bull, nella quale si sono inserite anche le Force India, con le Williams appena dietro. Ricordiamo che il teatro della sfida &egrave; lo storico tracciato di Spa-Francorchamps, il pi&ugrave; lungo del mondiale con i suoi 7.004 metri. Qui sono previsti due punti di attivazione dell'ala mobile, vale a dire il rettilineo di partenza e quello di Kemmel, quest'ultimo fra le curve 5 e 6, cio&egrave; Raidillon e Les Combes. Fra le altre "caratteristiche tecniche" di questa 11&ordf; prova del mondiale F1 2015, l'adozione delle gomme Pirelli a mescola soft gialla e medium bianca. Finora nelle prove si &egrave; verificato un divario prestazionale di oltre 1 secondo al giro fra le due tipologie, per cui non vi &egrave; dubbio che ci si dovr&agrave; affidare appieno al composto pi&ugrave; morbido, in qualifica. Pur se la Mercedes &egrave; nelle condizioni di provare a passare la Q1 solo con gomme medie. Vedremo quali saranno le strategie effettivamente adottate, che comunque non dovrebbero risentire, almeno stavolta, della variabilit&agrave; delle condizioni meteo. Maurizio Voltini

La cronaca vede Rosberg 2&deg; per quasi 0"5. Soli 0"288 fra il 3&deg; Bottas e il 9&deg; Vettel, ma peggio per Raikkonen fermo in Q2

F1 Belgio: Hamilton in pole

Nessuna sorpresa per la prima fila dopo le qualifiche del GP F1 d'Ungheria, se non fosse per il distacco che Hamilton &egrave; riuscito a dare a Rosberg, oltre mezzo secondo dopo aver abbassato di altri 3 decimi un tempo che gi&agrave; gli avrebbe garantito la pole position, la sua nona stagionale. Segue Vettel per ulteriori 144 millesimi soltanto, a precedere di 35 millesimi un efficace Ricciardo, riuscito ad infilarsi fra le due Ferrari. Infatti 5&deg; &egrave; Raikkonen, staccato di 1 secondo esatto dal poleman. A oltre 1"2 troviamo invece Bottas, mentre Massa va a seguire Kvyat in quarta fila. La top ten &egrave; quindi completata da Verstappen e Grosjean. Problemi tecnici hanno compromesso le qualifiche delle McLaren: prima Button si &egrave; trovato senza propulsione elettrica e non ha superato le Q1, poi Alonso si &egrave; fermato del tutto in Q2 prima di poter ottenere un crono. Da antologia comunque le immagini dello spagnolo che, essendo in prossimit&agrave; della corsia d'ingresso in pitlane, cerca di spingere la macchina, poi aiutato dai commissari. Peccato che, con i regolamenti attuali, non sarebbe servito a nulla: un altro segno che la F1 non &egrave; pi&ugrave; quella del passato. Al momento non sono previste penalizzazioni o altro, per cui questo dovrebbe essere effettivamente lo schieramento di partenza per il GP che prender&agrave; il via domani alle ore 14: appuntamento per quell'ora anche con la nostra cronaca diretta, dunque! La cronaca "live" Tweet di @autosprintLIVE// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione Partono alle ore 14 le prove valide per lo schieramento del GP F1 d'Ungheria, decima prova del mondiale F1 2015, che seguiremo con la nostra cronaca diretta in parallelo qui sul web e su Twitter, mediante il canale dedicato @autosprintLIVE. Il tutto si svolger&agrave; sui 4.381 metri dell'Hungaroring a Budapest, pista decisamente tortuosa e che quindi privilegia le qualit&agrave; telaistiche e aerodinamiche delle monoposto. Ricordiamo che qui sono previsti due punti di attivazione del DRS, vale a dire il rettilineo di partenza e il successivo raccordo fra curva 1 e curva 2, e che la Pirelli ha portato le mescole intermedie della sua gamma, cio&egrave; la soft gialla e la medium bianca. Nelle prove si &egrave; visto che il divario fra i due composti &egrave; su 1"8-2"0, per cui non ci sono dubbi che si dovr&agrave; puntare sulle gomme pi&ugrave; morbide gi&agrave; a partire dalla prima fase delle qualifiche (Mercedes a parte, probabilmente...). Inoltre si &egrave; visto che queste gomme non mettono a disposizione pi&ugrave; di un giro "buono", per di pi&ugrave; su una pista dove non &egrave; facile azzeccare tutte le frenate e non commettere sbavature in un giro "decisivo": potrebbero dunque esserci facilmente delle sorprese nei momenti pi&ugrave; impegnativi di queste qualifiche. Anche se non vi paiono essere dubbi su chi occuper&agrave; la prima fila. Almeno, stando ai risultati delle prove libere, di cui trovate qui i resoconti-cronaca: libere1, libere2 e libere3. Maurizio Voltini

La cronaca delle qualifiche vede Rosberg e Vettel a seguire a oltre mezzo secondo, con Ricciardo riuscito a togliere il 4&deg; tempo a Raikkonen

F1 Ungheria: pole a Hamilton

Gi&agrave; prima delle qualifiche a Spielberg, si sapeva che quattro piloti sarebbero incorsi in pesanti penalizzazioni relativamente alle posizioni sullo schieramento. Parliamo dei due della Red Bull, con 10 posti di penalit&agrave; a testa, e dei due della McLaren, per entrambi i quali si &egrave; arrivati a ben 25 posti persi sullo schieramento. Inutile dire come tutto ci&ograve; abbia scatenato una ridda di battute e commenti sarcastici sulla F1 in genere, ma in questa sede cercheremo semplicemente di spiegare come si &egrave; arrivati a ci&ograve; e soprattutto come lo si applicher&agrave;.  Per cominciare, Daniil Kvyat e Daniel Ricciardo perdono 10 posti per il cambio del motore termico con la quinta unit&agrave; stagionale su entrambe le monoposto. Tuttavia il russo non passa dall'8&deg; tempo al 18&deg; posto perch&eacute; a lui la sanzione viene applicata per primo, e dunque riguadagna poi i tre posti conseguenti all'arretramento degli altri. Cos&igrave; partir&agrave; 15&deg;. Poi similmente Ricciardo, che si era qualificato 14&deg;, partir&agrave; non 20&deg; ma 18&deg; e sconter&agrave; le 4 posizioni restanti di penalit&agrave; mediante uno stop di 5 secondi (in occasione del primo cambio gomme).  Per quanto riguarda i due della McLaren, a far accumulare ben 25 posizioni di penalit&agrave; ciascuno &egrave; stata non solo la sostituzione del motore, ma l'aggiunta di vari altri elementi della power unit, come turbo e MGU. Per Fernando Alonso era una in meno rispetto a Jenson Button, quindi 20 contro 25, ma nel suo caso si &egrave; poi aggiunto il cambio che l'aveva fermato nelle prove libere del sabato mattina. E cos&igrave; la squadra ha raggiunto la ragguardevole cifra di 50 penalit&agrave; complessive, un record che purtroppo non &egrave; sicuro possa resistere fino a fine stagione&hellip;  Ovviamente non era possibile scontare tutte quelle penalit&agrave; "in griglia" - nemmeno se avessero ottenuto un'improbabile pole position - per cui Alonso sar&agrave; costretto a un drive-through da effettuarsi nei primi tre giri di gara, mentre Button aggiunger&agrave; a questo uno stop&amp;go di 10 secondi, sempre da scontarsi nei primi tre giri e non abbinabile ad un contemporaneo pit-stop. Chiss&agrave; se di tutta questa complicazione riusciranno almeno ad avvantaggiarsi le due Marussia di Merhi e Stevens, che non sono mai partite cos&igrave; avanti quest'anno&hellip;  Maurizio Voltini  

Ecco come si &egrave; arrivati a comminare le penalit&agrave; ai piloti Red Bull e McLaren, e come queste verranno applicate

F1 da record: 70 posti di penalit&agrave; in griglia

Con la pista che si raffredda e diventa pi&ugrave; difficile nello sfruttamento delle gomme, Hamilton compie un capolavoro di equilibrio fra misura e aggressivit&agrave; ottenendo un tempone da pole position che relega Rosberg a ben 6 decimi. Infatti nell'uscita decisiva tanti commettono errori pi&ugrave; o meno evidenti, tanto che Vettel "tiene buono" il tempo ottenuto a inizio Q3 condividendo la seconda fila con Massa, 3&deg; tempo per 39 millesimi sul ferrarista (peraltro entrambi a 1"4 da Hamilton). Subito dietro Raikkonen, a 33 millesimi da Vettel nonostante un errore nel giro buono effettuato perdipi&ugrave; (pare) con gomme soft usate, e l'altra Williams di Bottas a completare la terza fila, anche lui condizionato dagli errori nella fase decisiva. All'ultimo momento Ricciardo riesce a salvare l'onore della Red Bull precedendo un ottimo Sainz in quarta fila, mentre la quinta &egrave; appannaggio della Lotus, riuscita a piazzare entrambe le macchine in Q3 con Grosjean e Maldonado nell'ordine. Mentre all'opposto abbiamo le due McLaren che partiranno dall'ultima fila, data l'assenza di attivit&agrave; reale delle Manor. Ora tutto passa direttamente alla gara, con il via previsto alle ore 6 italiane, sempre seguita dalla nostra cronaca diretta. Ricordando che i tempi delle qualifiche li potete trovare a seguire ma anche qui. La cronaca "live" Tweet di @autosprintLIVE // <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione Prendono il via alle ore 7 italiane le prove di qualificazione che definiranno lo schieramento di partenza del GP F1 d'Australia a Melbourne. A chi andr&agrave; la prima pole stagionale lo vedremo nel corso della nostra cronaca diretta in parallelo qui sul web e sul nostro canale dedicato twitter @autosprintLIVE. Lo svolgimento &egrave; quello consueto, con 20 macchine a giocarsi le tre fasi e cinque esclusi di volta in volta a fine Q1 e Q2. Ricordiamo che la Pirelli ha messo a disposizione pneumatici nelle due mescole media bianca e soft gialla, con la seconda che parrebbe dare un vantaggio quantificabile in almeno 1"2 al giro, per cui dovrebbe risultare indispensabile gi&agrave; nelle prime battute. Fra gli altri dati utili, ricordiamo la lunghezza del circuito di 5.303 metri con la presenza di 16 curve e di due zone di attivazione del DRS: l'ala mobile potr&agrave; essere aperta nel rettilineo di partenza e in quello subito dopo, fra la prima e la seconda "esse" del tracciato semipermanente di Albert Park. Ricordiamo che trovate qui le cronache delle prove precedenti, fra libere1, libere2 e libere3, come pure che potete trovare tutti i riscontri cronometrici e altro qui. Maurizio Voltini

La cronaca delle qualifiche a Melbourne con Rosberg a 6 decimi e Ferrari-Williams a giocarsi seconda e terza fila

Prove F1 Australia: pole a Hamilton

Pole position a Rosberg, come i tifosi tedeschi speravano, ma non per questo si pu&ograve; dire che le qualifiche siano state lineari e "tranquille". Questo a cominciare dall'incidente che ha tolto le speranze a Hamilton gi&agrave; in Q1, dovuto al freno anteriore destro che l'ha "mollato" facendolo finire in testacoda contro le barriere alla curva 13 Sachs. Aveva comunque ottenuto un tempo e quindi la possibilit&agrave; di partire 15&deg; anche grazie all'arretramento in griglia di Gutierrez, ma ovviamente si propetta ora una gara in salita (anche se sappiamo di chi stiamo parlando...). A parte qualche botta, comunque Hamilton non si &egrave; fatto nulla e ha parlato anche della possibilit&agrave; di partire dalla pitlane domani, probabilmente per poter effettuare modifiche alla macchina (ricordiamo che le riparazioni sono concesse). Mercedes a parte, di nuovo grande prestazione delle Williams e grandissima da parte di Bottas, che grazie ad un eccezionale giro finale si porta a soli 2 decimi dalla pole di Rosberg, quando Massa &egrave; a 5 decimi affiancato in seconda fila da Magnussen, anche lui molto positivo in questa occasione (quando Button &egrave; 11&deg;). Terza fila per le Red Bull, con Ricciardo che sperava di fare meglio (&egrave; a 7 decimi dal vertice) e Vettel con 3 decimi in pi&ugrave; ma 7 centesimi meglio di Alonso, 7&deg;. La Ferrari non ha trovato un buon assetto da qualifica, con un set-up scivoloso come dimostra anche il 12&deg; tempo di Raikkonen, ma si confida di lottare in gara sia con le Red Bull che con le Force India. Infatti dietro a Kvyat 8&deg; abbiamo Hulkenberg e Perez che sono apparsi un po' rinunciatari in Q3, con una tattica mirata alla salvaguardia delle gomme per la gara, per la quale quindi vanno sempre tenuti in considerazione. Ora l'appuntamento con la pista e con la nostra cronaca diretta passa dunque alla gara vera e propria: il GP di Germania partir&agrave; domani alle ore 14 e durer&agrave; 67 giri. Rimandiamo infine a questa pagina per tutti i tempi delle qualifiche e delle prove finora svolte a Hockenheim. La cronaca "live" Tweets di @autosprintLIVE // <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione Partono alle ore 14 (sia locali che italiane) le prove di qualificazione per il GP di Germania, sempre seguite dalla nostra cronaca diretta in parallelo fra web e twitter (@autosprintLIVE). Nonostante il rimescolamento tecnico atteso in seguito al divieto delle sospensioni col Fric, sembra che il dominio Mercedes non sia scalfito: per&ograve; talvolta i distacchi sono sembrati diminuiti. E in questa occasione, per via del gran caldo in pista, sar&agrave; fondamentale riuscire a sfruttare nel modo migliore le gomme Pirelli, in particolare le supersoft a banda rossa che nelle ultime prove libere hanno permesso miglioramenti di quasi 2 secondi rispetto alle soft gialle. Un fattore non troppo scontato, visto che in mattinata le Red Bull hanno avuto problemi proprio di questo genere, e che potrebbe causare qualche sorpresa gi&agrave; in Q1. Per quanto riguarda il tracciato, ricordiamo che si corre sull'Hockenheimring nella versione accorciata a 4.574 metri (quella storica adottata fino al 2001 era lunga 6.825 metri) lungo il quale sono previste due zone di attivazione del DRS: il rettilineo fra le curve 1 e 2, e quello in realt&agrave; ben pi&ugrave; "storto" (tanto da essere chiamato Parabolika) ma di oltre 1 km fra le curve 4 e 6. In questa occasione la Pirelli ha portato le gomme pi&ugrave; morbide della propria gamma F1: le supersoft e le soft, contraddistinte rispettivamente da bande rossa e gialla. Il fatto che siano le mescole pi&ugrave; morbide disponibili, potrebbe dare qualche problema di durata in gara soprattutto se dovesse restare il caldo di questi giorni (ma c'&egrave; rischio pioggia) portando a una strategia su tre soste, mentre per quanto riguarda le qualifiche F1 c'&egrave; invece da considerare che la miglior prestazione si otterr&agrave; solo nel primo giro lanciato, e bisogner&agrave; pure stare attenti a non forzare troppo nemmeno nel giro d'ingresso. Maurizio Voltini

La cronaca delle qualifiche a Hockenheim, con l'incidente a Hamilton, le Williams seconda forza, nonch&eacute; Alonso 7&deg; e Raikkonen 12&deg;

Qualifiche F1 Germania: pole a Rosberg

Sembrer&agrave; strano, ma se alla fine delle qualifiche di Silverstone &egrave; stato abbastanza chiaro chi fosse ad occupare la pole position, cio&egrave; Nico Rosberg, sull&rsquo;altro capo dello schieramento le cose non sono state affatto cos&igrave; semplici. Questo per via di una serie di decisioni assunte o accolte dagli ufficiali di gara, che hanno reso pi&ugrave; incerto chi fosse &ldquo;il pi&ugrave; ultimo&rdquo; alla partenza di questo GP.  Ma procediamo per ordine, anche perch&eacute; la corretta successione delle decisioni &egrave; rilevante ai fini delle effettive posizioni di partenza per addirittura le ultime cinque file dello schieramento. Intanto, a seguito della ripartenza dopo il pit-stop al GP dell&rsquo;Austria con una ruota mal fissata, Esteban Gutierrez era stato condannato alla perdita di 10 posizioni sulla griglia di questo GP, per cui sarebbe passato da 14&deg; a ultimo. Mentre Max Chilton, avendo sostituito il cambio alla sua Marussia al sabato mattina, si vedeva retrocesso di 5 posti dalla 13&ordf; alla 18&ordf; posizione. Per inciso, normalmente l'inglese non viene scalfito da tali decisioni, in quanto gi&agrave; in coda allo schieramento: invece stavolta gli viene rovinato un ottimo risultato.  Per&ograve; nelle qualifiche &egrave; successo pure che Pastor Maldonado sia rimasto fermo in pista per aver finito il carburante, a causa di un errore di calcolo della squadra. Di conseguenza la sua Lotus era priva della quantit&agrave; minima di benzina richiesta alle verifiche tecniche, e per questo gli sono stati annullati i tempi. Va rilevato che tale violazione potrebbe essere considerata anche frode sportiva, ma in questo caso &egrave; stata evidente l&rsquo;assenza di dolo, visto che lo stop non gli ha apportato vantaggi, tutt&rsquo;altro, avendo concluso l&igrave; le qualifiche.  Di conseguenza Maldonado &egrave; stato semplicemente accodato a tutti, con Chilton e Gutierrez a guadagnare una posizione. Per&ograve; c&rsquo;&egrave; stato anche il caso di Marcus Ericsson e Kamui Kobayashi che, per via delle condizioni meteo mutevoli e mal sfruttate in Q1, non sono riusciti a rientrare nel 107% massimo del tempo di qualifica, che era pari a 1&rsquo;47&rdquo;406 contro i loro 1&rsquo;49&rdquo;421 e 1&rsquo;49&rdquo;625. Per questo motivo le due Caterham non risultano qualificate, sebbene potranno correre a discrezione degli ufficiali di gara. Il fatto &egrave; che tale decisione risulta l&rsquo;ultima in termini cronologici - tanto che al momento in cui scriviamo non &egrave; ancora stata ufficializzata, sebbene non vi siano mai stati problemi in casi analoghi - per cui saranno loro ad occupare l&rsquo;ultima fila dello schieramento.  Non essendo stato preso nessun provvedimento dopo che Sergio Perez era stato messo sotto inchiesta per aver ostacolato Maldonado in Q2, in conseguenza di tutte queste decisioni Chilton si ritrova 17&deg;, Gutierrez 19&deg; e Maldonado 20&deg;, mentre Valtteri Bottas, Felipe Massa e Fernando Alonso avanzano tutti di 3 posizioni rispetto ai tempi fatti segnare in qualifica. Da parte loro, Kimi Raikkonen guadagna due posti e Adrian Sutil uno.  Ecco a seguire quello che dovrebbe essere lo schieramento definitivo, per quanto la &ldquo;consacrazione&rdquo; ufficiale avverr&agrave; solo in mattinata a Silverstone. Oltretutto per Gutierrez potrebbero "aggiungersi" ulteriori 5 posti, perch&eacute; la Sauber sta valutando se sostituire il cambio sulla sua monoposto. N. Pilota  Team  Pos. 6 Nico Rosberg   Mercedes  1 1 Sebastian Vettel Red Bull-Renault 2 22 Jenson Button  McLaren-Mercedes 3 27 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 4 20 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 5 44 Lewis Hamilton  Mercedes  6 11 Sergio Perez  Force India-Mercedes 7 3 Daniel Ricciardo Red Bull-Renault 8 26 Daniil Kvyat  STR-Renault  9 25 Jean-Eric Vergne STR-Renault  10 8 Romain Grosjean Lotus-Renault  11 17 Jules Bianchi  Marussia-Ferrari 12 99 Adrian Sutil  Sauber-Ferrari  13 77 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 14 19 Felipe Massa  Williams-Mercedes 15 14 Fernando Alonso Ferrari  16 4 Max Chilton  Marussia-Ferrari 17 7 Kimi R&auml;ikk&ouml;nen  Ferrari  18 21 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari  19 13 Pastor Maldonado Lotus-Renault  20 9 Marcus Ericsson Caterham-Renault 21 10 Kamui Kobayashi Caterham-Renault 22   Maurizio Voltini

In seguito alle decisioni dei commissari, Alonso e i due piloti Williams guadagnano 3 posizioni in griglia

Ecco come cambiano 5 file dello schieramento a Silverstone

Come (facillmente) prevedibile, le continue variazioni atmosferiche hanno riservato frequenti sorprese nel corso delle qualifiche per il GP di Gran Bretagna; a questo si sono aggiunti i giri annullati dai commissari per le uscite di pista oltre la linea del bordo. Alla fine quando Vettel sembrava condannato al 10&deg; posto, ottiene invece il giro pi&ugrave; veloce che solo un irriducibile Rosberg gli toglie proprio all'ultimo, guadagnando cos&igrave; la pole position. Quando al contrario Hamilton rinuncia al giro finale ritenendo troppo bagnata la pista, restando cos&igrave; 6&deg;. 3&deg; tempo quindi a Button, seguito da Hulkenberg e Magnussen staccati entro due decimi. 7&deg; Perez (per&ograve; sotto inchiesta per un'ostruzione a Maldonado) con Ricciardo, Kvyat e Vergne a completare la top ten. Disastrose qualifiche invece per le Ferrari, che non hanno superato la Q1. Poco consola che anche le Williams siano incappate nello stesso problema, cio&egrave; essere rientrati in pista con le gomme slick quando poco dopo ha ripreso a piovere, impedendo quindi di migliorare e costringendo anche Alonso ad un fuoripista. Quindi 19&deg; tempo per lui con Raikkonen 20&deg;, alle spalle appunto di Bottas e Massa. Cos&igrave; tutti loro saranno condannati ad una sensibile rimonta per ottenere almeno qualche punto. Ci&ograve; in una gara che partir&agrave; domani alle ore 14 italiane (ma con previsioni meteo pi&ugrave; favorevoli) sempre accompagnata dalla nostra cronaca diretta. Qui il risultato di queste qualifiche e delle varie prove a Silverstone. Tweets di @autosprintLIVE // <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Incognita meteo anche per le prove di qualificazione a Silverstone, che iniziano alle ore 14 italiane con le previsioni che parlano di alternanza fra pioggia e schiarite. Vedremo direttamente nella nostra cronaca "live", in parallelo qui sul web e su twitter (@autosprintLIVE), come ci&ograve; potr&agrave; causare situazioni pi&ugrave; o meno imprevedibili e sorprese nelle varie fasi che porteranno alla definizione dello schieramento per il GP F1 di Gran Bretagna. I piloti sono stati avvertiti dalla direzione di gara che, un po' come gi&agrave; successo nelle scorse qualifiche del GP in Austria, verranno annullati i tempi ottenuti valicando i limiti della pista con tutte e quattro le ruote. Un'eventualit&agrave; tutt'altro che improbabile qui a Silverstone, soprattutto in caso di fondo viscido. Ricordiamo comunque che le gomme disponibili sono le Pirelli di mescola medium bianca e hard arancio, anche se probabilmente vedremo pi&ugrave; spesso l'utilizzo dei pneumatici intermedi verdi e "full wet" blu. Mentre sui 5.891 metri del tracciato inglese sono previsti due punti di attivazione dell'ala mobile (quando non verr&agrave; inibita dalla direzione di gara): il Wellington Straigh e l'Hangar Straight, ovvero quelli fra le curve 5 "Aintree" e 6 "Brooklands", e fra le curve 14 "Chapel" e 15 "Stowe".

La cronaca sulle prove per lo schieramento a Silverstone con la lotta fra tedeschi per la pole: 2&deg; Vettel, mentre le Ferrari non passano la Q1

Qualifiche F1 Gran Bretagna: Rosberg in pole

Sono iniziati oggi, martedi 8 aprile, i test F1 in Bahrain. &Egrave; la prima sessione di collaudi e messa a punto stagionale dopo quelli pre-campionato (che si sono svolti a Jerez e sempre in Bahrain). Rispetto al ferreo regolamento che vieta i collaudi in pista, quest'anno c'&egrave; stata una eccezione e per continuare la messa a punto delle sofisticate power unit verranno svolte altre tre sessioni di test durante l'anno.  In questa prima due giorni del Bahrain scendono in pista tutte le monoposto, una sola per squadra come &egrave; previsto dalle regole. In certi casi i piloti si alterneranno, in certi casi guider&agrave; un solo pilota a seconda delle strategie di ogni team. per esempio nel caso Ferrari sar&agrave; soltanto Alonso a guidare la F14 T - &egrave; quello che al momento ha pi&ugrave; "in mano" la macchina e pu&ograve; indirizzare meglio lo sviluppo - mentre Raikkonen &egrave; stato lasciato libero.  Certe squadre invece ne approfitteranno per provare i propri junior drivers: lo fa la McLaren che ha messo sulla Mp4-29 il belga Vandoorne, fresco vincitore della Gp2 corsa sabato in Bahrain; lo fa la Sauber che mette al volante il russo Sergey Sirotkin (nella foto) che poi dopo i test voler&agrave; a Monza per le prove del campionato WSR 3.5 che scatta dalla pista lombarda. Junior driver anche per la Caterham che fa guidare Robert Frijns. Sulla Williams &egrave; in pista Valtteri Bottas, mentre la Mercedes alterner&agrave; al volante i due piloti titolari: oggi Rosberg, domani Hamilton. Idem per la Force India: inizia Hulkenberg, mercoled&igrave; tocca a Perez. La giornata di test si concluder&agrave; alle 17.30 ora Bahrain, le 16.30 ora italiana. Seguiteci nei nostri aggiornamenti.  I prossimi test si svolgeranno a Barcellona il 13-14 maggio dop il Gp di Spagna, a Silverstone il 8-9 luglio e e ad Abu Dhabi il 27-28 novembre dopo l'ultimo Gp.  Ecco lo schieramento completo dei presenti in pista martedi 8 aprile:  Mercedes - Rosberg Red Bull - Ricciardo Ferrari - Alonso McLaren - Vandoorne Force India - Hulkenberg Williams - Bottas Sauber - Sirotkin Toro Rosso - Kvyat Caterham - Frijns Lotus - Maldonado Marussia - Chilton

Primi collaudi stagionali post Gp, c'&egrave; anche Alonso

13 risultati per 'schieramento'

F1 Singapore, schieramento: Vettel ultimo ne approfitta, arretrato Perez

F1 Germania: lo schieramento dopo le penalità