        Sospensioni attive di nuovo in F1? E' la soluzione, o meglio il suggerimento, proposto da George Russell per sopperire all'effetto del "porpoising" che le nuove F1 2022 hanno dovuto affrontare una volta scese in pista a Barcellona. Binotto ed il porpoising: "In vantaggio chi lo risolver&agrave; prima" Basta un click In chiusura dei test, l'inglese della Mercedes ha posto all'attenzione questo fenomeno chiamando in causa la sicurezza: "Il porpoising potenzialmente rappresenta un vero problema per la sicurezza nel caso si perdesse il controllo. Se capita in gara lungo un rettilineo di certo non vuoi alzare il piede. Abbiamo visto con Leclerc quanto questo fenomeno fosse accentuato sulla Ferrari. Quindi dobbiamo trovare una soluzione e immagino che se avessimo le sospensioni attive, potremmo risolvere questo problema con un semplice click con le dita. Se le avessimo sulle vetture saremmo naturalmente molto pi&ugrave; veloci e sono sicuro che tutti i team siano capaci di inserirle, quindi potrebbe essere una strada da percorrere per il futuro. Vediamo in Bahrain, sono sicuro che tutte le squadre avranno delle idee intelligenti per risolvere questo problema". Guerra in Ucraina, la Fia convoca il Consiglio Mondiale in via straordinaria Pi&ugrave; prestazioni e pi&ugrave; sicurezza Quindi sospensioni attive o no? "E' chiaro che se le avessimo - ha proseguito Russell - le vetture sarebbero molto pi&ugrave; veloci, perch&eacute; si potrebbe ottimizzare l'altezza della monoposto ad ogni curva ed anche nei rettilinei per diminuire la resistenza sul dritto. Sarebbe quindi un modo semplice per migliorare le prestazioni ed aumentare al tempo stesso la sicurezza. Sicuramente la faccenda &egrave; pi&ugrave; complessa di come ho detto, non sono un ingegnere, ma di certo se le installassimo non avremmo i problemi che abbiamo visto in rettilineo". GP Russia: da Sochi ad Igora Drive, una gara che non si far&agrave;       

<p>L'inglese della Mercedes, parlando del fenomeno del porpoising emerso nei test di Barcellona, ha suggerito un ritorno alle sospensioni attive sulle vettura di Formula 1, una soluzione che migliorerebbe le prestazioni e soprattutto la sicurezza</p>

Russell, sì alle sospensioni attive: "Più velocità, più sicurezza e niente più porpoising"

Dopo lo spettacolare quanto fortunatamente incruento incidente del mattino di Sergio Perez, che ha danneggiato seriamente carrozzeria, ali e fondo, oltre alle sospensioni, la Force India ha deciso di non tornare in pista nel pomeriggio, neanche con la monoposto di Nico Hulkenberg, finch&eacute; non sar&agrave; stato individuato e risolto il problema che aveva causato l'uscita di pista. Connesso quasi sicuramente a uno dei braccetti che compongono la sospensione, a giudicare da come la ruota posteriore destra aveva "piegato" in avanti in quell'occasione.  &laquo;&Egrave; stata una giornata impegnativa - ha spiegato il responsabile operativo Otmar Szafnauer - nel cercare di capire il motivo dell'avaria alla sospensione posteriore sulla macchina di Sergio. L'incidente ha fermato le nostre prove al mattino e abbiamo deciso di rinunciare al pomeriggio per precauzione fino a quando avremo una chiara comprensione del problema. Quelle indagini restano in corso e continueranno questa sera per assicurarci di poter riprendere le prove sabato. Fino all'incidente, la mattina era stata abbastanza promettente per entrambi i piloti. Abbiamo avuto alcuni dispositivi di misura aerodinamica installati sulle macchine e svolto un certo lavoro con le gomme medie. Perdere il pomeriggio ci porta indietro, ma sono ottimista che possiamo recuperare parte del terreno perduto domani per essere pronti per le qualifiche&raquo;.  &laquo;Fino all'incidente &egrave; stata una sessione molto positiva - ha confermato Sergio Perez - ed eravamo riusciti a fare alcune buone modifiche che ci hanno portato nella giusta direzione, facendoci ottenere un buon bilanciamento. Per questo resto ottimista&raquo;. In effetti "Checo" aveva mantenuto l'ottavo tempo della mattinata nonostante l'incidente, mentre Nico Hulkenberg &egrave; rimasto 13&deg;: &laquo;Ma la macchina stava funzionando abbastanza bene, solo che il primo run non &egrave; stato buono e il secondo &egrave; stato interrotto dalla bandiera rossa. Ma io spero solo che si riesca a trovare una soluzione al problema che c'&egrave; stato sulla macchina di Sergio&raquo;.  Maurizio Voltini

Il team ha rinunciato a proseguire le prove anche con Hulkenberg, finch&eacute; non sar&agrave; chiarita la causa dell'incidente a Perez

Force India ferma "sotto analisi"

La Nascar ha sospeso a tempo indeterminato Kurt Busch. A seguito dell'ingiunzione che ha impedito al pilota di Las Vegas di avvicinarsi a meno di 100 yards (90 metri) dall'ex fidanzata e che gli ha richiesto di affrontare una valutazione psichiatrica sul controllo della rabbia, l'organizzazione della famiglia France ha deciso di mettere in atto la stessa sanzione utilizzata per i piloti che falliscono i test antidroga, facendo riferimento all'etica sportiva e avendo ritenuto probabile che l'accusa di violenza domestica da parte dell'ex fidanzata sia fondata. Peccato che contro Busch non ci sia ancora stata nessuna sentenza e che, soprattutto, il fatto non riguardi in alcun modo elementi di rilevanza sportiva. In giornata &egrave; prevista la discussione dell'appello interposto da Busch. Nel frattempo, il team Stewart-Haas ha deciso, per Daytona, di mettere Regan Smith al volante della Chevy numero 41.  Marco Cortesi

Per questioni legali di "violenza domestica". Non gli sar&agrave; permesso di correre, gi&agrave; da Daytona questo weekend

Nascar: Kurt Bush sospeso a tempo indeterminato

Naturalmente molte curiosit&agrave; relative alla nuova Ferrari SF15-T vertono sugli aspetti tecnici, e cos&igrave; il direttore tecnico James Allison (il secondo da sinistra nella foto dopo Mattia Binotto) ci spiega alcuni indirizzi adottati: &laquo;Per iniziare, sulla monoposto 2015 abbiamo voluto risolvere quei punti deboli pi&ugrave; evidenti su quella del 2014, perch&eacute; &egrave; chiaro che l'anno scorso avevamo una differenza rispetto agli avversari che non potevamo pi&ugrave; accettare&raquo;.  Uno dei pensieri va dunque alla sospensione anteriore pull-rod, che era risultata piuttosto indigesta soprattutto a Raikkonen, ma Allison difende questa scelta anche per la prossima stagione: &laquo;Entrambi gli schemi push-rod e pull-rod hanno vatnaggi e svantaggi. In particolare la sospensione a tirante &egrave; tendenzialmente pi&ugrave; difficile da rendere leggera e robusta, ma &egrave; pi&ugrave; facile ottenere vantaggi aerodinamici da questa. Ma alla fine non abbiamo ritenuto fosse un'area della vettura che desse davvero problemi, l'anno scorso, per cui valesse la pena lavorarci. Non dimentichiamo che ogni anno bisogna stabilire quali sono le aree della monoposto su cui &egrave; meglio indirizzare gli sforzi per migliorare, e sono decisioni che vanno prese attentamente perch&eacute; non abbiamo infinite risorse. Questo significa che quando decidi di lavorare su una certa parte della macchina, in definitiva hai deciso contemporaneamente di non lavorare su un'altra parte&raquo;.  Insomma, bisogna stabilire quali sono i punti di una monoposto sui quali si pensa sia conveniente lavorare per ottenere i maggiori miglioramenti. E molto del tempo in fase di progettazione &egrave; stato investito invece al retrotreno, che appare snellito rispetto al 2014: &laquo;La differenza maggiore &egrave; stata come siamo riusciti a rendere il corpo macchina pi&ugrave; stretto, specialmente per tutto quanto sta sotto la pelle, e non riguarda solo lo sviluppo in galleria del vento. Abbiamo anche puntato a sviluppare radiatori pi&ugrave; efficienti&raquo;, conclude Allison.  Maurizio Voltini

Il DT della Ferrari spiega alcuni indirizzi tecnici adottati sulla SF15-T, come la sospensione anteriore dello stesso tipo dell'anno scorso

Allison: "Meglio continuare con la pull-rod"

A partire da stasera la Formula Uno entra ufficialmente in letargo per due settimane. Uffici chiusi, sedi vuote, computer spenti e luci abbassate. Tutte le attivit&agrave; saranno sospese per riprendere il luned&igrave; precedente la trasferta di Spa-Francorchamps. Anche il frenetico invio di mail sar&agrave; interrotto (qualche team ha anche anticipato i tempi) con la classica risposta &ldquo;out of office&rdquo;, e l&rsquo;invito a contattare dopo il 17 Agosto. &Egrave; di fatto il periodo pi&ugrave; lungo di vero stop che si concedono i team (seppur per imposizione regolamentare) nell&rsquo;arco di tutta la stagione, essendo ormai anche il mese di dicembre denso di impegni tra le ultime attivit&agrave; della stagione appena conclusa e il completamento della monoposto per il campionato successivo.  L&rsquo;unica eccezione al silenzio operativo &egrave; qualche telefono aziendale, per lo pi&ugrave; utilizzato tra barche, spiagge, e vacanze all&rsquo;insegna dell&rsquo;attivit&agrave; fisica. Il mercato-piloti di fatto &egrave; l&rsquo;unico fronte che non conosce soste, ed i telefoni cellulari dei manager (dei piloti) sono spesso collegati a quelli dei team principal, a dispetto di fusi orari e scenari paradisiaci.  Roberto Chinchero

Per due settimane le squadre del Circus chiudono i battenti: sospese tutte le attivit&agrave;, anche minime, per regolamento

La Formula Uno si ferma

Dal nostro inviato a Shanghai (Cina): Alberto Antonini  Quanto nasconde ancora la Mercedes? &Egrave; normale che le W05, al venerd&igrave;, girino con pi&ugrave; benzina delle altre. Ma un distacco di &ldquo;soli&rdquo; 141 millesimi fra Hamilton e Alonso (che era stato il pi&ugrave; veloce nella P1) sembra quasi troppo poco.  La Mercedes ha perso il suo vantaggio stellare? No, &egrave; ancora la macchina da battere. Ma diversi fattori concorrono a renderla pi&ugrave; &ldquo;terrestre&rdquo;.  Primo, la natura della pista, che induce al sottosterzo. A differenza di altri circuiti pi&ugrave; &ldquo;da trazione&rdquo; come Melbourne e Sakhir. Tanto &egrave; vero che Rosberg dichiara: &ldquo;Di solito soffriamo l&rsquo;usura delle gomme posteriori. Stavolta abbiamo avuto problemi con le anteriori&rdquo;. Poi, le basse temperature che inducono il graining. Infine, per Hamilton, un problema alla sospensione posteriore nella prima sessione.  Per questo Lewis ha detto, nonostante il miglior tempo: &ldquo;No, non sono soddisfatto del bilanciamento. Questo circuito &egrave; sempre stato duro con le gomme e altre squadre hanno fatto progressi&rdquo;.  Nonostante questo, a parte il miglior tempo nella P2, la Mercedes &egrave; stata ancora una volta velocissima in rettilineo, con ben 331 Kmh. Ma stranamente la Ferrari (327 con Alonso) &egrave; vicina, sulla pista che diede alla Stella la sua prima vittoria in F.1 con Rosberg, due anni fa.

Hamilton con noie alla sospensione, Rosberg alle gomme davanti

6 risultati per 'sospensione'

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