Vittoria di Marcus Ericsson nel primo appuntamento dell&rsquo;IndyCar 2023 a St.Petersburg. La pista della Florida non ha perdonato nulla, come di consueto, e alla fine &egrave; riuscito a prevalere lo svedese, tenutosi fuori dai guai fino all&rsquo;affondo decisivo, in cui ha approfittato di un &ldquo;vuoto&rdquo; del turbo di Pato O&rsquo;Ward. Ma senza nulla togliere ad Ericsson, e nemmeno al messicano, secondo davanti a Scott Dixon, i due leader non avrebbero potuto nulla senza una clamorosa toccata tra il poleman e dominatore iniziale Romain Grosjean, e Scott McLaughlin, che aveva preso il comando dopo la prima sosta. Con poco pi&ugrave; di 20 giri alla conclusione, Grosjean si &egrave; fermato per l&rsquo;ultima sosta un giro prima del neozelandese, e gli &egrave; piombato addosso nella tornata successiva. McLaughlin si &egrave; difeso aggressivamente, ma &egrave; arrivato lungo quanto &egrave; bastato per mandare entrambi nelle barriere.  Ma i muri &ldquo;a imbuto&rdquo; e le barriere di gomme a sbalzo hanno mietuto molte vittime. La gara &egrave; stata subito fermata con bandiera rossa per un incidente iniziale: un contatto tra Scott Dixon e Felix Rosenqvist ha portato diverse vetture a tamponarsi a catena, bloccando il tracciato. Impressionante il botto tra Benjamin Pedersen, ultimo ad arrivare sulla scena, e Devlin DeFrancesco, fermo per traverso e scaraventato in aria. Out, oltre a DeFrancesco, entrambe le vetture dei team Foyt e Meyer Shank. Ma i contatti sono arrivati a piene mani anche dopo.&nbsp;  Al giro 42, Rinus VeeKay &egrave; andato lungo in curva 4 ed &egrave; stato investito da Jack Harvey e Kyle Kirkwood. L&rsquo;inglese &egrave; stato portato in ospedale per precauzione, mentre Kirkwood, decollato sulle quattro ruote, &egrave; incredibilmente ripartito chiudendo 15&deg; ed &egrave; stato l&rsquo;unico portacolori di Andretti al traguardo. KO anche Colton Herta, toccatosi con Will Power in un restart.&nbsp;  Alla fine, Alexander Rossi si &egrave; assicurato il quarto posto davanti a Callum Ilott, eccellente protagonista col team Juncos Hollinger. Da rimarcare anche il finale di Power che, penalizzato per il contatto con Herta, ha montato gomme morbide e, approfittando delle caution, ha passato diversi rivali terminando settimo, seguito da Alex Palou. Debutto difficile per Marcus Armstrong, che si &egrave; visto tagliare una gomma a inizio gara da David Malukas, e ha poi dovuto lottare nel gruppo per tutto il tempo. Da dimenticare l&rsquo;esordio 2023 di Josef Newgarden, sempre lontano dal top e ritirato con un principio d&rsquo;incendio.  L&#39;ordine d&#39;arrivo del Grand Prix di St.Petersburg, prima prova dell&#39;IndyCar Series 2023:  1. Ericsson (Dallara-Honda) 100 giri in 2h05&#39;30&quot;7907, alla media di 138,479 kmh; 2. O&rsquo;Ward (Dallara-Chevy) a 2&quot;4113; 3. Dixon (Dallara-Honda) a 2&quot;9257; 4. Rossi (Dallara-Chevy) a 6&quot;7689; 5. Ilott (Dallara-Chevy) a 8&quot;2650; 6. Rahal (Dallara-Honda) a 10&quot;7671; 7. Power (Dallara-Chevy) a 11&quot;6798; 8. Palou (Dallara-Honda) a 14&quot;7244; 9. Lundgaard (Dallara-Honda) a 14&quot;9528; 10. Malukas (Dallara-Honda) a 15&quot;4401; 11. Armstrong (Dallara-Honda) a 15&quot;8049; 12. Canapino (Dallara-Chevy) a 28&quot;1332; 13. McLaughlin (Dallara-Chevy) a 1 giro; 14. Daly (Dallara-Chevy) a 1 giro; 15. Kirkwood (Dallara-Honda) a 3 giri; 16. Robb (Dallara-Honda) a 4 giri. Giro pi&ugrave; veloce: il 68&deg; di Palou in 1&#39;01&quot;5104, alla media di 169.541 kmh.  In campionato  1. Ericsson 51; 2. O&#39;Ward 41; 3. Dixon 36; 4. Rossi 32; 5. Ilott 30.&nbsp;  &nbsp;   

Lo svedese si mantiene lontano dai guai e vince la prova in Florida. Guarda qui cronaca, risultati e classifica

IndyCar: a St. Petersburg tra gli incidenti spunta Ericsson

E&#39; stata una gara fenomenale quella che l&#39;IndyCar Series ha messo in scena per l&#39;esordio stagionale sul tracciato di St. Petersburg. Le rinnovate vetture, caratterizzate dal ridotto carico aerodinamico, hanno mantenuto tutte le promesse, generando tanto spettacolo e riportando agli anni d&#39;oro della categoria. Pi&ugrave; facili da gestire in fase di sorpasso ma pi&ugrave; &ldquo;muscolari&rdquo; da gestire, le Dallara IR18 hanno visto i piloti molto impegnati al volante, regalando anche traversi a piene mani.  UN ANNO DOPO - Alla fine dei 110 giri in programma, a trionfare &egrave; stato Sebastien Bourdais, un anno dopo la sua ultima vittoria arrivata proprio a St. Pete e 10 mesi dopo il tremendo incidente che aveva messo la sua vita a rischio a Indianapolis. Bourdais ha lottato per rimontare dopo una qualifica complicata, utilizzando insieme al team Coyne diverse strategie. Tuttavia, a regalargli il successo &egrave; stato un contatto che ha visto protagonisti Robert Wickens, poleman e dominatore dell&#39;evento da rookie, e Alexander Rossi, principale inseguitore.  CHE ESORDIO! - Il canadese ha lasciato tutti di stucco all&#39;esordio nella serie col team Schmidt, segnando il miglior tempo del Q3 e poi riuscendo a mantenere la vetta in gara. Viceversa, lo statunitense di casa Andretti ha rimontato dalla dodicesima piazza dopo una penalit&agrave; in qualifica. Rossi, passato dal 12&ordm; al quarto posto nelle prime 10 tornate, si &egrave; lanciato pi&ugrave; volte all&#39;attacco di Wickens, trovandosi per&ograve; a gestire pi&ugrave; traffico del canadese: quasi 30 per lui i sorpassi messi a segno.  CONTATTO AL LIMITE&nbsp;- Nel finale &egrave; arrivato l&#39;ultimo assalto, in due tempi. Prima, a circa 10 giri dalla fine, un piccolo errore ha fatto perdere il contatto a Rossi. Poi, dopo una provvidenziale situazione di caution, c&#39;&egrave; stato un nuovo tentativo. All&#39;ultimo re-start, Rossi si &egrave; lanciato all&#39;interno di curva 1 come se non ci fosse un domani, scivolando sulle righe bianche della pista d&#39;aeroporto che funge da rettilineo e centrando il rivale. Il contatto ha messo KO Wickens, e portato Rossi a chiudere terzo alle spalle del rimontante Graham Rahal. Arrabbiatissimo il canadese, anche se nessuno se l&#39;&egrave; sentita di penalizzare Rossi: se non ci avesse provato, probabilmente tutti gli avrebbero rinfacciato di non avere fegato.  ALTI E BASSI - Sfortunato l&rsquo;altro rookie Jordan King, che dalla terza posizione si era comportato benissimo, prima di venire rallentato da una foratura. Alla fine, Rossi ha preceduto James Hinchcliffe, che forse ora si star&agrave; mangiando le mani per aver perorato la causa dell&#39;amico Wickens, e Ryan Hunter-Reay. Quest&#39;ultimo, fermatosi prima del via per cambiare la centralina, ha terminato quinto davanti a Scott Dixon (finito addosso Takuma Sato in curva 1) e Josef Newgarden. Il team Penske ha faticato in Florida, col solo Will Power pi&ugrave; o meno capace di lottare per le prime posizioni. L&#39;australiano era partito dalla prima fila, ma &egrave; andato in testacoda da solo in curva 2 tentando un sorpasso per la leadership. Alla fine ha concluso decimo.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo del Grand Prix di St. Petersburg, prima tappa dell&rsquo;IndyCar Series 2018:  1. Bourdais (Dallara IR18-Honda) 110 giri in 2h17&#39;48&rdquo;4954, alla media di 138,737 kmh; 2. Rahal (Dallara IR18-Honda) a 0&rdquo;1269; 3. Rossi (Dallara IR18-Honda) a 0&rdquo;7109; 4. Hinchcliffe (Dallara IR18-Honda) a 1&rdquo;5175; 5. Hunter-Reay (Dallara IR18-Honda) a 1&rdquo;9907; 6. Dixon (Dallara IR18-Honda) a 2&rdquo;2716; 7. Newgarden (Dallara IR18-Chevy) a 3&rdquo;3842; 8. Jones (Dallara IR18-Honda) a 4&rdquo;2992; 9. Andretti (Dallara IR18-Honda) a 4&rdquo;8363; 10. Power (Dallara IR18-Chevy) a 6&rdquo;1272; 11. Kanaan (Dallara IR18-Chevy) a 6&rdquo;5176; 12. Sato (Dallara IR18-Honda) a 7&rdquo;4005; 13. Pagenaud (Dallara IR18-Chevy) a 7&rdquo;9903; 14. Chaves (Dallara IR18-Chevy) a 9&rdquo;2272; 15. Pigot (Dallara IR18-Chevy) a 1 giro; 16. Veach (Dallara IR18-Honda) a 1 giro; 17. DeMelo (Dallara IR18-Honda) a 1 giro; 18. Wickens (Dallara IR18-Honda) a 2 giri; 19. Chilton (Dallara IR18-Chevy) a 2 giri; 20. Kimball (Dallara IR18-Chevy) a 3 giri; 21. King (Dallara IR18-Chevy) a 3 giri; 22. Binder (Dallara IR18-Chevy) a 10 giri. Giro pi&ugrave; veloce, l&#39;87&deg; di Rossi in 1&#39;01&quot;7244, alla medi di 168,954 km/h.  Il campionato 1. Bourdais 51; 2. Rahal 40; 3. Rossi 36; 4. Hinchcliffe 32; 5. Hunter-Reay 32; 6. Dixon 28; 7. Newgarden 26; 8. Jones 24; 9. Andretti 22; 10. Power 20. 

A St. Petesburg, il pilota Dallara IR18-Honda si &egrave; imposto davanti a Rahal e Rossi &nbsp;

IndyCar: Bourdais vince una gara epica. KO nel finale per Wickens

Ecco il video che mostra da varie angolazioni come &egrave; avvenuto l'incidente che al 57&deg; giro della gara IndyCar a St. Petersburg ha bloccato la pista alla curva numero 4, costringendo tutti a fermarsi e non sempre in modo ortodosso. L'incidente &egrave; stato innescato dal testacoda di Graham Rahal a sua volta tamponato da Carlos Munoz, subito dopo una toccata fra Scott Dixon e Helio Castroneves.  

Il filmato dell'incidente che ha bloccato tutti dopo il testacoda di Rahal toccato da Munoz

IndyCar: l'ingorgo di St. Petersburg (video)

In una gara orfana di Will Power, messo KO da un trauma cranico riportato in un incidente nella prima sessione di libere, l&rsquo;IndyCar ha trovato in Juan Pablo Montoya un sicuro protagonista della gara inaugurale della stagione 2016 a St. Petersburg. Il pilota colombiano ha beffato in occasione di un concitato restart il compagno di colori Simon Pagenaud, che aveva guidato le ostilit&agrave; nelle prime fasi della corsa, mentre Tony Kanaan e Conor Daly lottavano per la testa grazie ad una strategia differenziata.  Una volta ritrovatosi davanti, Montoya ha poi spinto al massimo nelle fasi conclusive, riuscendo a costruirsi un margine che ha potuto gestire nonostante un problema ad un braccetto dello sterzo. Pagenaud ha poi chiuso secondo, mentre con un aggressivo assalto nel finale, Ryan Hunter-Reay ha guadagnato la terza piazza ai danni di Helio Castroneves. Il pilota di Andretti &egrave; stato il miglior rappresentante Honda in un weekend in cui il gap tra i giapponesi ed i rivali del cravattino non &egrave; sembrato interamente colmato.  La corsa &egrave; stata caratterizzata da un incidente multiplo al giro 57 (qui il video) che ha bloccato la pista: toccato da Carlos Munoz, Graham Rahal si &egrave; girato di fronte al gruppo causando un vero e proprio ingorgo. Tra i piloti coinvolti anche Oriol Servia, chiamato in extremis a sostituire Power, mentre Mikhail Aleshin, riuscito a navigare al meglio tra i rottami, ha completato la top-5. Scott Dixon, atteso tra i protagonisti, &egrave; stato rallentato da un detrito infilatosi in una pancia che ha portato al rialzo delle temperature del motore.  Gara sfortunata per Luca Filippi. Prima centrato da Marco Andretti e poi bloccato dalle vetture incidentate, ha chiuso sotto di due giri complice anche una gomma danneggiata. Oltre la top-10 i due debuttanti di lusso Max Chilton ed Alex Rossi. Fra tre settimane, l&rsquo;IndyCar sbarcher&agrave; a Phoenix e Power, che ha pagato carissima la distrazione nelle libere, dovr&agrave; affrontare una nuova valutazione dei medici: al momento, sembra che la situazione possa risolversi abbastanza in fretta.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo del GP di St. Petersburg, prima prova della Verizon IndyCar Series 2016: 1. Montoya (Dallara DW12-Chevy) 113 giri in 2h13&rsquo;28&rdquo;4650; 2. Pagenaud (Dallara DW12-Chevy) a 2"3306; 3. Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) a 8"8764; 4. Castroneves (Dallara DW12-Chevy) a 9"3237; 5. Aleshin (Dallara DW12-Honda) a 9"7167; 6. Sato (Dallara DW12-Honda) a 26"0373; 7. Dixon (Dallara DW12-Chevy) a 40"7056; 8. Munoz (Dallara DW12-Honda) a 55"9459; 9. Kanaan (Dallara DW12-Chevy) a 59"1204; 10. Kimball (Dallara DW12-Chevy) a 1 giro; 11. Hawksworth (Dallara DW12-Honda) a 1 giro; 12. Rossi (Dallara DW12-Honda) a 1 giro; 13. Daly (Dallara DW12-Honda) a 1 giro; 14. Pigot (Dallara DW12-Honda) a 1 giro; 15. Andretti (Dallara DW12-Honda) a 1 giro; 16. Rahal (Dallara DW12-Honda) a 1 giro; 17. Chilton (Dallara DW12-Chevy) a 1 giro; 18. Servia (Dallara DW12-Chevy) a 1 giro; 19. Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) a 1 giro; 20. Filippi (Dallara DW12-Honda) a 2 giri.  In campionato: 1. Montoya 51; 2. Pagenaud 43; 3. Hunter-Reay 36; 4. Castroneves 32; 5. Aleshin 30; 6. Sato 28; 7. Dixon 26; 8. Munoz 24; 9. Kanaan 22; 10. Kimball 20.  Marco Cortesi     

A St. Petersburg l'australiano &egrave; stato messo fuori gioco da un trauma cranico per un incidente in prova. Pagenaud si fa beffare a un restart, Filippi perde 2 giri

6 risultati per 'st-petersburg'

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Indycar St. Petersburg: Montoya alla grande

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