Sebbene sia stato definito come uno scandalo, anche quello che ha coinvolto Timo Scheider e Wolfgang Ullrich nell'ultima gara di Spielberg &egrave; stato un motivo in pi&ugrave; per attirare l'attenzione dei media e degli appassionati sul Deutsche Tourenwagen Meisterschaft. In realt&agrave; il DTM sappiamo benissimo abbia una dimensione ben maggiore di quella di semplice serie nazionale Turismo, avendo piuttosto un'eco internazionale, per la quale oltretutto gli ultimi "numeri" parlano di un successo ancora maggiore per questa prima parte di stagione 2015 rispetto all'anno scorso.  Pur senza fornire cifre esatte, l'organizzatore Hans Werner Aufrecht della ITR parla di un netto incremento negli spettatori, sia in pista che per TV: &laquo;Abbiamo introdotto molte novit&agrave; con l'obiettivo di rendere le gare pi&ugrave; interessanti e attraenti per gli appassionati, e credo che quello che abbiamo fatto si sia dimostrato riuscito. Al contrario di quanto sta succedendo in molte serie, abbiamo venduto pi&ugrave; biglietti che nel 2014. Inoltre pure la copertura TV del nostro partner, la rete tedesca ARD, &egrave; aumentata rispetto all'anno scorso. Tutto questo dimostra che il DTM piace agli spettatori&raquo;.  In effetti sembra che tutti gli addetti ai lavori, dai piloti ai responsabili dei team, siano generalmente soddisfatti delle nuove regole di questa stagione. Quali sono esattamente? La principale &egrave; stata lo sdoppiamento delle gare, non pi&ugrave; in finale unica ma su due manche, con gara 1 al sabato e gara 2 la domenica. E se la presenza di "star" ai box rende pi&ugrave; accattivante la serie dal punto di vista televisivo - all'ultima gara c'erano Michael Douglas e la moglie Catherine Zeta-Jones - a rendere spettacolari le gare in s&eacute; sono altre questioni di tipo tecnico-sportivo come l'aggiunta di peso per i pi&ugrave; veloci. Una scelta che aveva fatto parecchio discutere: &laquo;Come tutte le regole, questo sistema ha i suoi punti deboli e stiamo lavorando per migliorarlo, per&ograve; &egrave; stato uno strumento utile per mantenere le gare aperte ed entusiasmanti&raquo;, aggiunge Aufrecht.  Una scelta tecnica in controtendenza ma che si sarebbe rivelata positiva, inoltre, &egrave; stata quella di passare alla monogomma, senza cio&egrave; l'alternativa fra le due mescole prime e option come succedeva l'anno scorso e come avviene tuttora in F1. Certamente si &egrave; tolto un elemento di strategia ai team e in pista si vede qualche (artificioso) sorpasso in meno, ma le gare sono sempre combattute a filo di paraurti e risultano pi&ugrave; lineari e comprensibili. &laquo;Ci&ograve; ha reso pi&ugrave; facile capire e "leggere" le gare da parte degli spettatori, specialmente per quelli meno esperti&raquo;, sottolinea sempre l'organizzatore.  Il risultato &egrave; una serie apertissima nella lotta per il campionato, con molti vincitori differenti e in cui al dominatore iniziale Jamie Green &egrave; bastata una gara negativa per dover cedere la leadership a Pascal Wehrlein, il quale a sua volta dopo l'uscita per la doppia tamponata di Scheider ha lasciato il passo a Mattias Ekstroem. Che ora guida il campionato con 111 punti contro i 98 di Edo Mortara rilanciatosi con la vittoria di Spielberg in gara 1. Mentre a quota 94 e 81 seguono Wehrlein e Green: insomma, i giochi non sono certo vicini al concludersi, quando siamo al giro di boa.  Maurizio Voltini Guardate la nostra gallery con le foto pi&ugrave; belle delle ultime gare DTM 

Il successo nel 2015 passa dalla doppia gara e da scelte in controtendenza alla F1: semplicit&agrave; e comprensibilit&agrave; delle gare

DTM: i riscontri di met&agrave; stagione 

&laquo;Se vinceremo due Gran Premi sar&agrave; un successo, se ne vinceremo un terzo sar&agrave; un trionfo&raquo;: cos&igrave; Maurizio Arrivabene sulle prospettive 2015 della Ferrari. &laquo;Se ne vinceremo un quarto &ndash; ha fatto eco Marchionne - andremo in paradiso&raquo;. Gli obiettivi a Maranello sono chiari, cos&igrave; come lo sono state le scelte sul fronte del personale. E, come ha confermato Marchionne, tutti sono coscienti di avere fatto una scommessa sul loro futuro, Vettel incluso.  &laquo;Vettel non &egrave; un ingenuo &ndash; ha confermato Marchionne - vedeva la Ferrari in pista ogni gara, e conosce bene il livello della monoposto 2014. Ma la Ferrari riesce ad attirare grandi campioni anche quando non &egrave; al massimo della forma. La grande scommessa di Vettel, cos&igrave; come quella di tutta la Scuderia, &egrave; quella di vedere nel 2015 una Ferrari che inizi a mostrare i primi positivi segnali della ricostruzione&raquo;.  Marchionne ha anche risposto alle dichiarazioni di Fernando Alonso, che recentemente aveva indicato la Ferrari tra i team favoriti del prossimo mondiale grazie al suo notevole budget a disposizione. &laquo;Da quello che so &ndash; ha confermato il Presidente - io non credo che avremo a disposizione il budget maggiore tra tutti i team di Formula Uno. Posso per&ograve; anche dire che c&rsquo;&egrave; chi spende meno di noi e che nel 2014 ha ottenuto dei risultati eccezionali&raquo;.  Capitolo piloti italiani. Anche su questo fronte Marchionne non ha fatto giri di parole, confermando che l&rsquo;identit&agrave; della Ferrari non si pu&ograve; restringere ai confini del nostro Paese: &laquo;L&rsquo;Italianit&agrave; per un&rsquo;azienda come la Ferrari ha dei limiti. Se guardiamo la storia della Scuderia c&rsquo;&egrave; una lunga tradizione di relazioni internazionali, ed &egrave; uno dei fattori che la rende cos&igrave; globale e riconosciuta in tutto il mondo. L&rsquo;italianit&agrave; di un pilota &egrave; una cosa carina, ma non essenziale&raquo;.  In chiusura ecco il capitolo &ldquo;test&rdquo;, da sempre tema caro all&rsquo;ex Presidente Montezemolo, che per anni ha invocato il ritorno alle prove libere. Un po&rsquo; a sorpresa, o forse con molto realismo, Marchionne ha confermato che al momento non &egrave; un argomento all&rsquo;ordine del giorno: &laquo;Nonostante il discorso sia stato riaperto, le spese associate a questa operazione avrebbero nuociuto non poco ad un budget gi&agrave; difficile per molte squadre. Avere quel tipo di attivit&agrave; avrebbe aumentato le dimensioni di un problema che per alcune squadre &egrave; gi&agrave; molto grave&raquo;.  Roberto Chinchero  

Il nuovo Team Principal del Cavallino ha ben chiari gli obiettivi del 2015. Vettel ha scommesso sul futuro della Scuderia.

Arrivabene: "Vincere 2 gare"

Qualche minuto di ritardo, a causa della nebbia, ed il tandem Sergio Marchionne &ndash; Maurizio Arrivabene &egrave; arrivato a Maranello per l&rsquo;atteso incontro con la stampa. Maglione blu (neanche a dirlo) per il Presidente, pullover albicocca per il Team Principal. Prima di dare inizio ad un&rsquo;ora di domande e risposte, la Ferrari ha voluto rendere omaggio a Jules Bianchi, con un video che ha ricordato le varie fasi della carriera del pilota francese, dai primi passi nella Ferrari Driver Academy fino alla Formula Uno.  Poi sono entrati in azione i microfoni, e le novit&agrave; (alcune attese, altre a sorpresa) non sono mancate. &laquo;Preferirei parlare del 2015 &ndash; ha subito esordito Marchionne &ndash; perch&eacute; sulla stagione appena conclusa c&rsquo;&egrave; poco da aggiungere. &Egrave; stato un anno da dimenticare. Per la Ferrari &egrave; stato un grandissimo disastro&raquo;.  Marchionne non ha nascosto che il 2014 ha reso difficile anche la pianificazione della prossima stagione: &laquo;Temo il punto di partenza. Per scelte fatte da altre persone, che adesso guardando indietro non necessariamente condivido, ci apprestiamo ad iniziare una stagione che nel nostro caso &egrave; partita molto in ritardo. Il fatto di continuare a lavorare sulla vettura del 2014 ha avuto delle ricadute non ideali sulla partenza del progetto 2015. Per me, considerando come &egrave; andata a finire la stagione 2014, per arrivare nella posizione in cui siamo arrivati, forse sarebbe stato meglio agire diversamente. Stiamo cercando delle parti molto importanti dello sviluppo, ma sar&agrave; in salita. Posso per&ograve; garantire che la squadra ha un impegno fenomenale, hanno il mio massimo appoggio&raquo;.  &laquo;Abbiamo fatto un primo passo avanti nell&rsquo;ambito dello Strategic Group di Formula Uno, riuscendo ad ottenere un accordo con la commissione per gestire diversamente i &ldquo;gettoni&rdquo; (gli aggiornamenti tecnici della power unit) nel 2015, perlomeno avremo la possibilit&agrave; di dosare le soluzioni tecniche durante l&rsquo;anno. Passando all&rsquo;organico, la gran parte della squadra &egrave; completa, l&rsquo;ultimo arrivo &egrave; quello di Jock Clear (che ricoprir&agrave; il ruolo lasciato libero da Pat Fry). Newey e Brawn? Sono storie chiuse&raquo;.  Sulla filosofia del nuovo corso tecnico della Ferrari &egrave; sceso maggiormente nel dettaglio Arrivabene: &laquo;Bisogna credere nei ragazzi che abbiamo gi&agrave; a Maranello. Sono professionisti validi, che hanno una gran voglia di far bene. Abbiamo deciso di dar loro fiducia e di ricompattare al massimo la squadra. &Egrave; notizia fresca il passaggio dei crash test del telaio 2015. Ci aspetta un duro lavoro, ma ho tanta fiducia nel nostro organico&raquo;.  Roberto Chinchero  

Nella prima uscita pubblica, Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene confermano le linee guida della Ferrari del futuro

3 risultati per 'stagione-2015'

DTM: i riscontri di metà stagione

Arrivabene: "Vincere 2 gare"

Marchionne: "Ora rincorrere"