F1 Mondiale 2020, il team più cattivo: a quale scuderia Babbo Natale non porterà regali? VOTA

Che si abbiano power unit ibride, motori V8 o V10, i fanalini di coda e in difficolt&agrave; economiche in Formula 1 sono sempre esistiti. E&rsquo; il sunto del Todt-pensiero, riportato sulle colonne del New York Times. Il mondiale alle porte riuscir&agrave; a confermare 20 monoposto in griglia per il rotto della cuffia, ma secondo il presidente della Fia gli orizzonti si presentano rosei, con una missione da portare necessariamente a termine: ridurre i costi.  &laquo;Non sono contento per Marussia e Caterham e mi dispiace per loro, ma &egrave; sempre accaduto&raquo;, commenta in riferimento alle vicissitudini dei due team. &laquo;Nel 2016 avremo l&rsquo;arrivo di una nuova squadra (Haas; ndr) e possiamo aprire nuovamente una gara per l&rsquo;ingresso di uno o due team ulteriori. Dobbiamo provare a ridurre i costi, questa &egrave; una delle cose alle quali trovare una soluzione&raquo;, rivela Todt.  A quanti muovono l&rsquo;accusa che siano le power unit ibride ad aver innalzato in maniera insostenibile i costi per i team minori, risponde: &laquo;Sento che sia una delle poche decisioni rilevanti che siano state intraprese nell&rsquo;ultimo periodo. La Formula 1 &egrave; la massima espressione del motorsport, perci&ograve; dobbiamo essere un esempio per la societ&agrave;. Non &egrave; una comunit&agrave; dorata e chiusa, senza che dall&rsquo;altra parte del mondo accada nulla&raquo;.  f.p.

Oltre ad Haas si pensa a una nuova gara per l&rsquo;ammissione e conferma la necessit&agrave; di ridurre i costi

F1, Todt: arriveranno nuovi team

La riunione della Commissione F1, marted&igrave; di questa settimana a Ginevra, si &egrave; risolta in un nulla di fatto. Le regole sui motori non sono state cambiate, l&rsquo;idea di venire incontro ai team &ldquo;clienti&rdquo; con uno sconto sulla fornitura dei motori &egrave; stata rigettata. Bernie Ecclestone era pronto a dare il suo contributo, se le squadre pi&ugrave; grandi avessero fatto altrettanto. Invece lo &ldquo;status quo&rdquo; &egrave; stato mantenuto. C&rsquo;erano 29 punti in agenda, ma solo sei sono stati effettivamente discussi.  In compenso, una nuova tegola cade sulla testa di chi dirige la categoria.  Anneliese Dodds, rappresentante del partito laburista britannico, ha inviato un&rsquo;interrogazione alla Commissione Europea, sostenendo che le squadre pi&ugrave; piccole - otto degli 11 team 2014 sono basati in Inghilterra - vengono discriminate, non potendo accedere ai processi decisionali. Di conseguenza, la perdita di posti di lavoro - come &egrave; gi&agrave; avvenuto con la Marussia - sarebbe la conseguenza di procedimenti di concorrenza sleale.  Non &egrave; una questione da prendere sottogamba: ci sono gi&agrave; stati precedenti all&rsquo;epoca della presidenza Fia di Max Mosley e persino prima, sotto Jean-Marie Balestre. La deputata inglese fa riferimento in particolare, nella sua lettera, allo &ldquo;stretegy group&rdquo;, il nuovo organo decisionale che di fatto taglia fuori le squadre pi&ugrave; piccole, essendo composto da team principali pi&ugrave; uno scelto in base ai risultati della stagione precedente.  Come andr&agrave; a finire?  &nbsp;

Bloccate tutte le decisioni importanti, mentre la UE attacca sui contratti dei team: &ldquo;Concorrenza sleale&rdquo;

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Un fiasco la Commissione F1