        Giornate di filming day, a Barcellona, prima della sessione di test invernali. Prima delle due previste, alla quale la Formula 1 ha deciso di non dare completa copertura nella diffusione dei tempi ufficiali n&eacute; di produzione televisiva. Spetter&agrave; al Bahrain il ruolo di sessione di test seguita quasi come fosse un week end di gara. I test a Barcellona sono per&ograve; rilevantissimi e iniziano a comporsi le line-up di piloti impegnati nella tre giorni che scatter&agrave; mercoled&igrave; 23 febbraio per concludersi venerd&igrave;. Nuova Ferrari F1-75: folla di tifosi per la prima uscita di Leclerc a Fiorano Campi prova completi Il Montmel&ograve; e il Bahrain, due piste diversissime, daranno alle squadre un quadro completo sul punto di partenza con i progetti 2022. Barcellona per l'impegno aerodinamico, elemento cruciale della nuova generazione di macchine, il Bahrain soprattutto per la lettura del comportamento delle gomme, anch'esse tutte nuove e per altre valutazioni sul comportamento delle macchine: trazione, stabilit&agrave; in frenata, inserimento in curva. Diverse squadre hanno optato per una prima sessione di test all'insegna dell'alternanza tra i piloti titolari sulla tre giorni. Ecco come andranno in pista, secondo programmi che, come sempre, sono soggetti ad ampi margini di intervento se contrattempi tecnici o incidenti dovessero condizionare il lavoro della squadra e dei piloti. Mercedes W13, Russell debutta nella tempesta a Silverstone I piloti in azione        23/2   24/2   25/2     Alfa Romeo   Kub/Bot   Bot/Zhou   Zhou/Bot     AlphaTauri AT03   Tsunoda   Gasly   Gas/Tsu     Alpine A522   Alonso   Ocon   Alo/Oco     Aston Martin AMR22   Vet/Str   Str/Vet   Vet/Str     Ferrari F1-75   Lec/Sai   Sai/Lec        Haas VF-22   Maz/Msc   Msc/Maz   Maz/Msc     McLaren MCL36   Norris   Ricciardo   Nor/Ric     Mercedes W13   Rus/Ham   Ham/Rus        Red Bull RB18   Verstappen   Perez   Per/Ves     Williams FW44   Lat/Alb   Alb/Lat   Lat/Alb            

<p>Diverse squadre hanno scelto la ripartizione del lavoro tra i due piloti su tutte e tre le giornate di test a Barcellona. Si parte il 23 febbraio, poi seconda sessione in Bahrain dal 10 marzo</p>

Test Barcellona 2022, i piloti in azione nei tre giorni

        Prima visione su quel che sar&agrave; la Formula 1 2019, nei test di Budapest. Aria da ultimo giorno di scuola, ultimi due, poi sar&agrave; pausa estiva. All'Hungaroring la prima visione &egrave; sulla nuova ala anteriore semplificata voluta dalla FIA, che obbligher&agrave; i team a ripensare la configurazione aerodinamica della monoposto. Ali pi&ugrave; larghe, anzitutto: 2 metri a "copiare" la larghezza complessiva della macchina, dagli attuali 180 centimetri di sviluppo del piano principale completo di paratie verticali. E ali prive dei profili a sbalzo che sono oggetto continuo di sviluppo durante la stagione. Sviluppo costoso: per tempo richiesto e risorse. L'obiettivo inseguito dalla FIA e dal gruppo di tecnici coordinati da Nicholas Tombazis &egrave; porre un argine a un effetto negativo destinato ad amplificarsi nella portata con lo sviluppo aerodinamico: quello della perdita di carico della monoposto quando corre in aria sporca e con l'ala anteriore investita da flussi non &ldquo;puliti&rdquo;. Gli effetti a cascata passano dalla difficolt&agrave; di restare vicini alla monoposto che precede per tentare un attacco, all'incremento delle temperature delle gomme &ndash; dettato dallo scivolare della monoposto in virt&ugrave; del minor carico -.&nbsp; A Budapest, Force India e Williams hanno effettuato i primi test in pista con l'ala semplificata. Non solo mancano gli elementi a sbalzo interni ma cambia anche lo sviluppo dei flap e delle stesse paratie.  L'effetto out-wash, per dirla in due parole, &egrave; il tema tecnico che la Federazione vuole limitare. Tradotto: ali meno efficienti nel guidare l'aria intorno alle ruote anteriori, flusso destinato a ricollegarsi nella zona delle pance e correre nella parte superiore del diffusore.&nbsp;       

Force India e Williams in pista nei test con l'alettoni anteriori allargati ma semplificati come richiesto dalla FIA

Hungaroring, la F1 corre già sulle ali del 2019

        Registrato lo slittamento del Gran Premio di Miami, immaginato in calendario gi&agrave; nel 2019, la Formula 1 discute dei primissimi atti che porteranno al via del GP d&rsquo;Austalia a Melbourne, programmato con una settimana in anticipo rispetto all&rsquo;edizione 2018. Dove disputare le due sessioni di test invernali da 4 giornate ciascuna? Barcellona non &egrave; una novit&agrave; che sia meta a rischio sotto il profilo meteo. La neve e il gelo registrati lo scorso febbraio hanno condizionato pesantemente la prima sessione. E il ritornello del &ldquo;sarebbe stato meglio andare in Bahrain&rdquo; &egrave; tornato puntuale. Quali siano i problemi di un inverno da programmare al caldo di Sakhir &egrave; noto. Costa molto ai team, uno spostamento di materiale e uomini in Bahrain decisamente pi&ugrave; dispendioso rispetto alla Spagna. E la distanza dalle fabbriche rende problematico inviare componenti da testare o anche solo pezzi di ricambio. Si discuter&agrave; della possibilit&agrave; di disputare le due sessioni invernali a Sakhir &ndash; gi&agrave; sede dei test nel 2014 e, prima ancora, tra il 2006 e il 2009 &ndash; nel corso di questa settimana. Con quale differenza rispetto agli infruttuosi colloqui intercorsi nelle ultime stagioni? L&rsquo;intervento di Liberty Media, a quanto pare disposta a sovvenzionare le squadre con un extra per coprire i costi maggiori. A una condizione: che i team risultino meno inaccessibili di quanto non lo siano stati finora in inverno. Il regolamento consente, infatti, nel corso delle sessioni di test di trincerarsi dietro paraventi che nascondono il lavoro dei meccanici sulla monoposto, una soluzione molti anni fa utilizzata anche nei week end di gara, prima che venisse messa al bando. Lavorare sulla macchina a favore di obiettivo e di pubblico - sebbene l'interrogativo sulla presenza di spettatori a Sakhir sia legittimo -, cos&igrave; da offrire maggiori opportunit&agrave; per scovare le peculiarit&agrave; delle diverse monoposto, meglio di quanto non avvenga gi&agrave; da parte degli occhi attenti in pit-lane. I vantaggi del disputare i test al caldo del Bahrain sarebbero evidenti sul fronte delle gomme, con la possibilit&agrave; di testare le mescole in condizioni molto pi&ugrave; vicine a quelle riscontrate sui campi di gara.  &Egrave; la meta perfetta, Sakhir? &Egrave; un circuito molto meno probante sul pacchetto complessivo rispetto a Barcellona, vero terreno ideale per comprendere appieno la bont&agrave; di un progetto su telaio e aerodinamica. Inoltre, se lo spauracchio della pioggia e delle basse temperature &egrave; scongiurato, un altro &ldquo;nemico&rdquo; in agguato potrebbe sempre guastare i piani dei team: il vento a portare la sabbia in pista. Nel 2009 una tempesta di sabbia costrinse Ferrari, BMW Sauber e Toyota,  allora impegnate nei test (a febbraio) a rinunciare a una giornata per le condizioni di visibilit&agrave; critiche e l'impossibilit&agrave; dell'elicottero di alzarsi in volo. Nel 2019 le due sessioni di test invernali si svolgeranno dal 18 al 21 febbraio e dal 26 febbraio all'1 marzo.       

Si torna a parlare dello svolgimento dei test invernali al caldo del Bahrain anzich&eacute; a Barcellona. I nodi dei costi superiori e della distanza dalle fabbriche sono sempre gli stessi, con una possibile soluzione sul tavolo

3 risultati per 'test Formula 1'

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