Enzo Trulli debutta e vince. Esordio in monoposto e primo titolo per il figlio di Jarno, che si &egrave; laureato campione della F4 Uae. Trionfo tricolore a Dubai nel quinto ed ultimo appuntamento della serie powered by Abarth, col giovane pescarese (16 anni da compiere ad aprile) che ha riportato al successo il team Cram, da oltre un ventennio vera fucina di talenti.  Trulli re degli Emirati Arabi  Dopo Matteo Nannini e Francesco Pizzi, Trulli &egrave; il terzo italiano a scrivere consecutivamente il proprio nome nella serie degli Emirati Arabi. Un&#39;impresa che alla vigilia del conclusivo round sembrava tutt&#39;altro che impossibile. L&#39;abruzzese, che ha inaugurato la stagione con una vittoria andando poi ancora a segno in altre tre occasioni, si presentava infatti con soli tre punti in meno nei confronti dell&#39;olandese Dilano Van&#39;t Hoff.  La corsa al successo  Terzo in entrambe le sessioni di qualifica, Trulli ha concluso secondo in gara 1 prendendo in mano le redini della situazione. Salvo dovere saltare poi la seconda gara del weekend per un problema avuto ad una sospensione durante il giro di allineamento e che gli ha in seguito impedito di presentarsi al via. In gara 3 un quarto posto in rimonta, dopo uno start non particolarmente felice, e ancora punti importanti. Quindi l&#39;epilogo, con l&#39;ennesimo podio: un terzo piazzamento che gli ha permesso di chiudere in campionato proprio davanti a Van&#39;t Hoff, anche se con una sola lunghezza di vantaggio e con 30 nei confronti del russo Kirill Smal, due volte a segno in questo ultimo appuntamento.  Le dichiarazioni  &quot;Non sono cos&igrave; felice dai tempi in cui abbiamo conquistato il primo titolo con Tony Kanaan (nel 1993, in Formula Alfa Boxer). Enzo &egrave; stato straordinario, nonostante qualche piccolo errore di giovent&ugrave; del tutto normale per un giovane rookie come lui. Peccato che le nostre strade quest&#39;anno si separeranno. Ma sono orgoglioso del lavoro fatto da lui e da tutto il team&quot;. Marcello Rosei, numero uno della Cram, &egrave; su di giri. Anche se per la prima volta non ha potuto festeggiare in pista, assieme ai suoi uomini, avendo lasciato il timone della squadra ai figli Gabriele e Simone.  Ora la Spagna  Per il team di Erba quella di quest&#39;anno &egrave; stata la terza apparizione nella F4 Uae, in cui nel 2017 aveva ottenuto una vittoria con il ceco Tom Beckh&auml;user. L&#39;ultimo titolo lo aveva invece conquistato nel 2013, nella F.Abarth tricolore, con Alessio Rovera. Per Trulli junior il prossimo impegno sar&agrave; nella F4 spagnola, in cui &egrave; atteso al via con i colori della Drivex. 

<p>Il giovane figlio d&#39;arte conquista il titolo della F4 UAE</p> 

Enzo Trulli, re a Dubai

Spesso e volentieri, il Gran Premio di Monaco &egrave; una roulette. Chiedere a Riccardo Patrese nel 1982, oppure ad Olivier Panis nel 1996. Numeri che escono fuori da una mano fortunata, ma sebbene la casualit&agrave; tra i muretti di Montecarlo possa fare spesso la sua parte, di fronte ad un giocatore che sa giocare le sue carte c&#39;&egrave; ben poco da fare. In questo caso chiedere a Jarno Trulli ed alla fantastica edizione del 2004, quando Jarno ebbe il gran merito di far uscire dalla roulette il numero 7 della sua Renault giallo-azzurra.  F1, orgoglio italiano: Jody, Gilles ed il trionfo Ferrari a Monza 1979    Una storia nella storia  Il 2004 &egrave; una stagione targata Ferrari, con Schumi che cala il settebello e la Rossa che porta a casa ben 15 gare su 18. A Monaco per&ograve; il rosso &egrave; opaco, ed a brillare &egrave; la stella di Jarno Trulli, alla sua prima ed unica affermazione in carriera. Raccontarla cos&igrave; sembra facile, ma quel fine settimana merita di essere rivissuto tutto da capo, perch&eacute; ben pi&ugrave; intenso di quanto ci si possa ricordare. Con una Renault R24 formidabile sulla strade del Principato, solida soprattutto al posteriore con una trazione da paura, impazza la sfida interna tra Trulli ed il suo compagno di squadra Alonso, allora non ancora 23enne: Fernando &egrave; il pupillo di casa, l&#39;uomo del futuro Renault. Tutta la squadra tifa per lui, compreso Flavio Briatore, manager dello spagnolo ma anche di Trulli, in quelle settimane schiacciato da un peso psicologico non indifferente: l&#39;abruzzese sta trattando il rinnovo in una squadra che gli ha gi&agrave; fatto capire di preferire Alonso, Briatore compreso, con Flavio alle prese con un conflitto di interessi non indifferente, perch&eacute; &egrave; s&igrave; manager di Jarno ma pure capo della squadra con cui il pilota di Pescare si ritrova a trattare, nonch&eacute;, come gi&agrave; detto, uomo che ha in mano la carriera di Alonso, l&#39;uomo che Trulli, con le sue ottime prestazioni di inizio stagione, rischia di mettere in ombra. In una situazione del genere, a Jarno non resta che una cosa da fare: affidarsi al suo piede destro.  #orgoglioitaliano: Brambilla mago della pioggia a Spielberg 1975  Una Montecarlo di fuoco  La temperatura in casa Renault dunque &egrave; elevata, soprattutto dopo le qualifiche, dove l&#39;italiano mette a segno una strepitosa pole risultando quattro decimi pi&ugrave; rapido di Button ed Alonso. Situazione ancora pi&ugrave; calda alla prima curva, quando Fernando passa Button al via mettendosi subito all&#39;inseguimento del compagno. Inizia una sfida a colpi di giri veloci, con Jarno che ha bisogno di crearsi un cuscinetto di vantaggio: sa bene che lo spagnolo ha pi&ugrave; benzina di lui e che avr&agrave; a disposizione due giri a serbatoi vuoti per provare a passarlo al pit-stop. Nella prima sosta Jarno si difende, allungando addirittura nei confronti di Fernando, il quale comunque potr&agrave; riprovarci in occasione della seconda fermata, perch&eacute; ancora una volta si ritrova con qualche litro di benzina in pi&ugrave;. Alla seconda sosta per&ograve; Fernando non ci arriver&agrave;, perch&eacute; nel tentativo di provare a ricucire il distacco approfittando dei doppiati, si fa prendere dalla foga e si schianta sotto al tunnel. Il secondo pit-stop Trulli lo effettua dunque con un pizzico di tranquillit&agrave; in pi&ugrave;, ritrovandosi momentaneamente terzo dietro a Schumacher e Montoya, che ancora non si sono fermati: i due per&ograve; si tolgono di mezzo da soli scontrandosi sotto al tunnel sempre in regime di safety car. Jarno se la ride, tra lui e la vittoria c&#39;&egrave; solo Button, minaccioso alle sue spalle nelle battute finali di una gara che vedr&agrave; comunque il pilota Renault davanti a tutti sul traguardo.  Fisichella re a Melbourne 2005  L&#39;inizio della fine in Renault  Una vittoria strepitosa, che per&ograve;, paradossalmente, agita ancora di pi&ugrave; la Renault: basti pensare che Briatore, nel salutarlo a fine gara, sussurrer&agrave; all&#39;orecchio di Jarno: &quot;Oggi sei stato fortunato, senza l&#39;incidente avrebbe vinto Fernando&quot;. Trulli capisce che per lui non c&#39;&egrave; pi&ugrave; posto, ed a fine anno firmer&agrave; per la Toyota. Nonostante questo, Monaco 2004 resta una favola a tinte tricolori strepitosa, nell&#39;ultima occasione in cui un italiano &egrave; riuscito a sbancare la roulette monegasca. 

<p>Riviviamo tutta d&#39;un fiato la cavalcata di Jarno Trulli nel Gran Premio di Monaco 2004, quando l&#39;italiano con la sua Renault riusc&igrave; a portare a casa la prima ed unica vittoria della carriera, in una domenica segnata da una lotta interna non indifferente</p> 

F1, orgoglio italiano: Trulli sbanca Montecarlo 2004

Tanta tenacia e un pizzico di fortuna, nelle stradine del Principato di Monaco contano tanto quanto il talento. Nel 2004 la stella a brillare è stata quella di Jarno Trulli, vi ricordate quel giorno? Guardate qui le foto

Jarno Trulli, la vittoria al GP di Monaco del 2004 FOTO

Adesso &egrave; ufficiale: il team Trulli di Formula E abbandona il campionato. Dopo aver saltato le due gare inaugurali a Pechino e Putrajaya, la squadra dell&rsquo;ex pilota di Formula 1, iscritto insieme a Vitantonio Liuzzi, rimette la licenza nelle mani degli organizzatori, che si ritrovano con un campo partenti di 18 macchine per il prossimo ePrix a Punta del Este.  &laquo;Dopo aver mancato le verifiche a Pechino e Putrajaya, alla luce degli accordi commerciali con Formula E Holdings, siamo costretti ad annunciare il ritiro di Trulli Formula E dal campionato. Da principali sostenitori della formula elettrica, siamo lieti di lasciar spazio all&rsquo;ingresso di un nuovo costruttore&raquo;, ha commentato Francesco Test, amministratore delegato di Trulli GP. Quel costruttore sar&agrave; Jaguar.  &laquo;Siamo dispiaciuti che Trulli abbia deciso di abbandonare il campionato. Avere un pilota del calibro di Jarno coinvolto sin dall&rsquo;inizio ha di certo aiutato a dare una spinta alla credibilit&agrave; della Formula E. Assumersi la responsabilit&agrave; di essere un costruttore presenta sempre delle sfide, per i progressi tecnici che la Formula E sta esplorando.  Siamo molto tristi di veder andar via Trulli, questo d&agrave; l&rsquo;opportunit&agrave; per un nuovo team e costruttore di entrare e siamo molto fiduciosi sulla forza che in futuro avr&agrave; la categoria&raquo;, ha dichiarato Alejandro Agag, CEO della serie.  Fabiano Polimeni

Dopo due round a vuoto, l&rsquo;addio. La licenza sar&agrave; libera per un altro team, che potrebbe essere Jaguar

Formula E, Trulli abbandona

Della DS Virgin per la seconda stagione della Formula E si sa ancora poco, ma nel penultimo giorno di test a Donington prima del via di Pechino, la vettura motorizzata dal doppio propulsore francese si &egrave; issata al vertice della classifica precedendo con Sam Bird la rivale di casa Abt Schaeffler condotta da Lucas Di Grassi.  La pioggia ha nel finale interferito con le attivit&agrave; di team e piloti, impedendo loro di effettuare tentativi di qualifica, e l'inglese ne ha approfittato, pur non riuscendo ad infrangere la barriera del minuto e 30 secondi.   Di Grassi, che insieme a Daniel Abt ha presentato in mattinata la nuova livrea della scuderia insieme ai dettagli della Abt Schaeffler FE01, &egrave; rimasto anche fermo in pista nella prima parte della sessione pomeridiana ma si &egrave; prontamente riproposto.  Un'escursione per un problema ai freni ha disturbato invece nell'unica ora di prove al mattino (dalle 12:00 alle 13:00) Loic Duval. Il francese &egrave; comunque andato ad agganciare il terzo tempo. Dietro di lui altri tre piloti motorizzati Venturi con Jerome D'Ambrosio e Stephane Sarrazin alle spalle di Jacques Villeneuve.   Il canadese, per schierarsi al volante della VM200-FE-01, ha dovuto affrontare anche una seduta di "aggiornamento" riguardante le procedure e la sicurezza nel mondo dell'elettrico. Ha comunque massimizzato il proprio lavoro al pomeriggio con 26 giri completati prima di finire nella ghiaia. Pi&ugrave; staccate le vetture di casa Renault, con Sebastien Buemi (settimo) e Nicolas Prost (dodicesimo) focalizzati sul passo gara. Ottavo invece Oliver Truvey per il Team China, che sembra iniziare a vedere la luce alla fine del tunnel dopo le grandi difficolt&agrave; iniziali.  Da sottolineare che in quest'ultima sessione, anche grazie agli aggiornamenti ricevuti dai team da parte della Williams, &egrave; stata offerta loro anche l'opportunit&agrave;, per la prima volta, di utilizzare 170 KW di potenza in configurazione gara come in previsione per il prossimo campionato. Si tratter&agrave; di un aumento di 20 KW rispetto alla passata stagione. Il limite globale sull'intera gara sar&agrave; per&ograve; sempre di 28 KW/h, rendendo fondamentale l'efficienza.   Non si &egrave; ancora visto in pista il team Trulli. La compagine pescarese ha portato Vitantonio Liuzzi e annunciato Salvador Duran, strappato al team Aguri. Il messicano rimpiazzer&agrave; lo stesso Jarno Trulli che si occuper&agrave; solo della gestione della scuderia. L'obiettivo, per loro, &egrave; quello di effettuare uno shakedown positivo per sfoltire le nubi addensatesi nei continui stop dei giorni scorsi. Tuttavia, la JT01 non ha potuto completare nemmeno oggi i metri che separano la sede della scuderia dai box del tracciato britannico fermandosi all'uscita del garage. Ancora bloccato anche il team Andretti, che sta cercando di risolvere i propri problemi per domani. Simona De Silvestro ha invano atteso di salire in auto, mentre l'olandese Robin Frijns &egrave; stato chiamato a provare per un possibile impegno futuro. Tra le novit&agrave; ci sar&agrave; domani Stefano Coletti, rientrato da Pocono per saggiare la vettura del Team Aguri.  Marco Cortesi  Formula E &ndash; Donington Test &ndash; Giorno 5  1. Sam Bird (Virgin DSV-01) - DS Virgin - 1'30"451 2. Lucas Di Grassi (Abt Schaeffler FE01) - Abt Audi - 1'30"772 3. Loic Duval (VM200-FE-01) - Dragon - 1'32"022 4. Jacques Villeneuve (VM200-FE-01) - Venturi - 1'32"154 5. Jerome D'Ambrosio (VM200-FE-01) - Dragon - 1'33"419 6. Stephane Sarrazin (VM200-FE-01) - Venturi - 1'33"569 7. Sebastien Buemi (Renault ZE15) - e.dams - 1'33"883 8. Oliver Turvey (NEXTEV TCR 001) - China - 1'34"203 9. Nick Heidfeld (Mahindra M2Electro) - Mahindra - 1'34"501 10. Nelson Piquet Jr (NEXTEV TCR 001) - China - 1'34"707 11. Nathanael Berthon (Spark SRT_01E) - Aguri - 1'34"739 12. Nicolas Prost  (Renault ZE15) - e.dams - 1'34"895 13. Bruno Senna (Mahindra M2Electro) - Mahindra - 1'35"611 14. Jarno Trulli (Motomatica JT-01) - Trulli - s.t. 15. Simona De Silvestro (Andretti Atec-01) - Andretti - s.t. 16. Robin Frijns (Andretti Atec-01) - Andretti - s.t.

Il pilota Virgin il migliore nella penultima giornata di test prestagionali. Trulli non scende in pista. 

Formula E, Bird il pi&ugrave; veloce nel 5&deg; giorno di test

L'ex pilota di F1, alla vigilia della seconda stagione in Formula E, nel box del figlio Enzo, esordiente nel Campionato Italiano Karting

Jarno Trulli "meccanico" per il figlio esordiente

Effetto di riparazioni, che non danno vantaggi: cos&igrave; il team Abt ha giustificato la presenza di alcuni rinforzi metallici presenti nelle carenature dell'ala anteriore della monoposto di Lucas Di Grassi. Per i commissari si &egrave; trattato comunque di modifiche non ammesse, e cos&igrave; hanno sancito la squalifica dalla gara per il brasiliano che l'aveva vinta. Di conseguenza la vittoria &egrave; passata a Jerome D'Ambrosio e al Dragon Racing, mentre in campionato Di Grassi cede per 10 punti la leadership a Nelson Piquet jr, che a sua volta precede di 2 punti Sebastien Buemi, qui 2&deg; finale.  La gara aveva visto Jarno Trulli partire bene dalla pole position, mentre Daniel Abt andava in testacoda alla terza curva ma senza venir colpito. Per&ograve; sono bastate poche curve per vedere che il passo non c'era per la monoposto dell'abruzzese, che ha ceduto subito a Di Grassi e poi ha perso progressivamente posizioni fino al ritiro a un giro alla fine. Bella gara iniziale per Tonio Liuzzi che sale fino al 5&deg; posto, ma poi perder&agrave; tantissimo nel cambio macchina, concludendo solo 10&deg;. Invece risale bene D'Ambrosio fino alle spalle di Buemi, che viene passato nell'operazione del pistop facendo guadagnare la seconda posizione in gara al belga.  Belle lotte hanno visto protagonisti (anche assieme a Buemi) Loic Duval, Nelson Piquet, Nick Heidfeld e Stephane Sarrazin, giunti nell'ordine dal 4&deg;posto in poi. In pi&ugrave; la gara &egrave; finita con l'episodio thrilling "da film", quello che ha visto Di Grassi con la macchina spenta poco dopo aver tagliato il traguardo da vincitore (momentaneo): avr&agrave; tirato un sospiro di sollievo, e invece non era ancora finita&hellip;  Maurizio Voltini  

Modifiche all'ala anteriore determinano la squalifica postgara del primo al traguardo, a Berlino

Formula E: la vittoria passa da Di Grassi a D'Ambrosio

Tre anni per tornare a vincere, magari trovarsi di nuovo sul tetto del mondo. La sfida di Fernando Alonso deve fare i conti con i problem tecnici da risolvere, ma anche con la carta d&rsquo;identit&agrave;, che dir&agrave; 37 anni nel 2017. E c&rsquo;&egrave; chi dubita possa riuscire nell&rsquo;impresa. Jarno Trulli si interroga (legittimamente): &laquo;Mi chiedo se potr&agrave; vincere un&rsquo;altra gara o campionato. La McLaren non risolver&agrave; i problemi rapidamente e non sar&agrave; facile prendere le squadre davanti il prossimo anno&raquo;.  Il Gran Premio di Spagna alle porte dar&agrave; una prima misura di quale sia la rapidit&agrave; nello sviluppo e l&rsquo;efficacia delle soluzioni introdotte sulla MP4-30, ora che deve chiudersi il gap pi&ugrave; difficile, con i miglioramenti da misurare decimo dopo decimo. &laquo;I team davanti non staranno a guardare, continueranno a lavorare e sviluppare. Sarebbe diverso se ci fosse un grande cambio regolamentare o come ha fatto la Ferrari: hanno capovolto la situazione alla grande, non avrei mai immaginato. La situazione di Fernando non &egrave; ideale per vincere, spero di sbagliarmi&raquo;, riporta la BBC.  Pi&ugrave; &ldquo;semplice&rdquo; rivoluzionare o evolvere passo dopo passo? Ai dubbi di Trullli si contrappongono metodo e politica del passo dopo passo, quelli di casa Honda. Yasuhisa Arai, alla vigilia di Barcellona non perde l&rsquo;ottimismo: &laquo;Giorno dopo giorno registriamo progressi effettivi, sono fiducioso che i nostri sforzi produrranno dei risultati&raquo;. Anzitutto se lo augura Jenson Button, reduce da un Gran Premio del Bahrain vissuto da spettatore, causa continui guasti alla power unit. &laquo;Sono certo saremo in grado di risolvere i problemi, abbiamo lavorato duramente per la prima gara europea e sebbene non abbiamo ancora ottenuto quanto volevamo, siamo stati in grado di migliorare parecchio, come si &egrave; visto dalle prestazioni di Alonso in qualifica e gara&raquo;, dice Arai al Turun Sanomat.  Arrivati ai margini della zona punti, ora la partita si giocher&agrave; sugli sviluppi, da introdurre a ritmo serrato e con gli avversari che faranno altrettanto. Per la serie, se tutti migliorano, sar&agrave; necessario un balzo deciso per recuperare il gap e risalire ancora la classifica, altrimenti sar&agrave; un gioco dell&rsquo;elastico. Qual &egrave; oggi l&rsquo;obiettivo realistico per la McLaren Honda nel mondiale 2015? Immaginare buone gare nelle quali ottenere dei punti sembra un target non irraggiungibile, ma Arai conferma ambiziosi propositi: &laquo;Direi che siamo sulla strada che porta alla montagna, seppur non ancora in cima. Il podio &egrave; la nostra speranza e ambizione nelle rimanenti 15 gare&raquo;. Decisamente elevata come aspettativa.  Fabiano Polimeni

Quanto tempo servir&agrave; alla McLaren per essere al vertice? Arai non cambia obiettivi per il 2015: andare a podio

Trulli: Alonso potrebbe non vincere pi&ugrave;

Resistendo all'attacco di Scott Speed che pure aveva pi&ugrave; riserva nelle batterie, Nicolas Prost vince il GP di Miami F.E e si porta al comando pure della classifica generale della categoria di monoposto elettriche. Il francese ha gestito bene la pressione dell'americano negli ultimi giri, nonostante una strisciata un po' forte contro uno dei muretti del tracciato cittadino in Florida, dopo che entrambi avevano superato Daniel Abt, un po' in crisi di "carica elettrica" dopo essere svettato brillantemente nella gestione del pit-stop con cambio macchina.  In precedenza si &egrave; assistito ad un piccolo contatto al via fra Prost e il poleman Jean-Eric Vergne, ma &egrave; piuttosto Charles Pic che compromette la gara in testacoda. Sam Bird approfitta della situazione e si porta alle spalle di Vergne, per attaccarlo e superarlo appena prima che il francese si avvii ai box per il pit-stop. L'inglese invece resta in pista, ma per restare quasi senza corrente proprio nel giro successivo, rientrando ai box a passo d'uomo.  Con una gara regolare, Jerome D'Ambrosio ha agguantato la quarta posizione da un Lucas Di Grassi in crisi di elettricit&agrave; sul finire, ottenendo solo la nona posizione conclusiva che comunque tiene secondo in campionato davanti a Bird. Mentre al contrario Nelson Piquet jr ha condotto tutta una gara al risparmio e potendo attaccare negli ultimi giri &egrave; risalito al quinto posto finale.  Oltre che su questi episodi, la gara della Formula E &egrave; vissuta su una certa difficolt&agrave; di sorpasso, anche per via delle traiettorie pressoch&eacute; obbligate imposte dal tracciato. In questa occasione Tonio Liuzzi &egrave; andato a sostituire la Cerruti alla guida della monoposto del team Trulli, e inizialmente ha saputo porsi in zona punti. Ma come spesso capita ai neofiti di questa categoria, ha sfruttato troppo le batterie e cos&igrave; alla fine &egrave; arrivato solo 16&deg; proprio alle spalle di Jarno Trulli. Primo dei ritirati invece Bruno Senna, per il cedimento di una sospensione.  Il prossimo appuntamento della Formula E sar&agrave; fra due settimane sempre in Usa, sul tracciato di Long Beach.  Maurizio Voltini  

Sul finale supera Abt e resiste a Speed finendo con l'1% di batteria. "Scarichi" invece il poleman Vergne e Bird

F.E: Prost vince Miami e va in testa anche in campionato

Formula E Uruguay: vince Buemi, Trulli 4&deg;

&Egrave; Sebastien Buemi il vincitore della terza prova delle Formula E elettriche, disputata sul circuito di Punta del Este in Uruguay. La corsa ha dimostrato l&rsquo;eccezionale velocit&agrave; del "debuttante" Jean-Eric Vergne, gi&agrave; autore della pole position, ma anche la sua inesperienza specifica con le monoposto &ldquo;ecologiche&rdquo;: Infatti in partenza ha fatto pattinare troppo le gomme (i motori elettrici hanno una fortissima coppia di spunto) lasciando cos&igrave; la prima curva a Piquet jr, mentre Buemi segue terzo.  La lotta per la testa della gara vede poi Vergne riuscire nell&rsquo;attacco, ma poi dovr&agrave; pagare un eccesso di consumo di corrente entrando per primo al cambio macchina, avvenuto dopo due neutralizzazioni per incidente di Bird, che decolla sul cordolo della prima chicane, e per Costa che si ferma lungo il tracciato. Per&ograve; subito dopo Sarrazin va in testacoda dopo aver fatto segnare il momentaneo giro veloce, causando una terza safety car che avvantaggia la sosta ai box di chi &egrave; riuscito a ritardarla. In particolare passa in testa Buemi, seguito appunto da Vergne e Piquet quando tutti sono passati dai box.  L&rsquo;operazione non &egrave; stata infatti indolore: per Heidfeld, Prost e D&rsquo;Ambrosio (rientrati dietro a Buemi) scattano infatti penalizzazioni per eccesso di velocit&agrave; in pit-lane e/o di consumo d&rsquo;energia (anche Michela Cerruti paga uno "speeding"). Poi Brabham finisce anche lui contro le barriere, causando l&rsquo;ultima neutralizzazione quando mancano 5 giri alla conclusione. Gli ultimi giri sono drammatici: Buemi si intraversa un paio di volte in frenata arrivando a tagliare le chicane e permettendo a Vergne di attaccarlo. Ci si aspetta anche che debba cedere la posizione, ma al penultimo giro Vergne rallenta fino a fermarsi: si sospetta che le batterie siano andate esaurite, ma a fine gara si parla invece di problema meccanico e il team Andretti accenna alle sospensioni (probabile una toccata ai muretti nell'attaccare Buemi).  Di fatto Buemi riesce cos&igrave; a tagliare il traguardo ottenendo la sua prima meritata vittoria in questa categoria, precedendo Piquet e Di Grassi sul podio, ma soprattutto Jarno Trulli che finisce 4&deg; approfittando sapientemente di tutte le situazioni di gara, davanti di poco ad Alguersuari. Con questo risultato Buemi sale cos&igrave; secondo in campionato a pari punti (40) con Sam Bird, mentre al vertice c&rsquo;&egrave; Lucas Di Grassi a quota 58. La prossima gara delle monoposto elettriche sar&agrave; a Buenos Aires il prossimo 10 gennaio.  Maurizio Voltini La sintesi della gara 

Nella 3&ordf; prova di Punta del Este, Vergne si dimostra veloce ma paga la sua "inesperienza elettrica"

Formula E: Buemi 1&deg; in Uruguay [video]

Vittoria netta di Sam Bird del team Virgin nella seconda tappa della Formula E sul circuito cittadino di Putrajaya, in Malesia. Il britannico si &egrave; sbarazzato del poleman Oriol Servia al 5&deg; passaggio, subito dopo il rientro ai box della safety-car intervenuta per un contatto tra Katherine Legge e Michela Cerruti, con l&rsquo;inglese che al tornantino ha completamente sbagliato la frenata piombando addosso all&rsquo;italiana del team Trulli. Bird ha quindi fatto gara a s&egrave;, nettamente pi&ugrave; veloce degli inseguitori. Nel finale, davanti si &egrave; trovato Daniel Abt che aveva sostituito la monoposto nei primi giri per un problema che lo aveva rallentato in partenza (scattava dalla seconda fila). Abt per&ograve;, era a corto di energia e per concludere la gara ha dovuto alzare il piede venendo facilmente superato da Bird nel finale.  Secondo posto per Lucas Di Grassi che partiva dalla penultima fila. Il vincitore di Pechino, in qualifica aveva commesso un errore urtando il muretto e coinvolgendo anche Jaime Alguersuari, a sua volta contro le protezioni. In gara per&ograve;, il brasiliano del team Audi Abt ha compiuto una poderosa rimonta e approfittando anche degli errori altrui si &egrave; issato sul secondo gradino del podio mantenendo la leadership del campionato con tre punti di vantaggio su Bird. Terzo posto per un altrettanto notevole Sebastien Buemi, che partiva dall&rsquo;ultima fila dopo che i suoi tempi in qualifica erano stati cancellati perch&eacute; la vettura era stata trovata sottopeso.  Lo svizzero della e.dams Renault ha preceduto il compagno Nicolas Prost. Il francese aveva di fatto siglato la pole, ma dovendo scontare la penalit&agrave; di 10 posizioni per l&rsquo;incidente causato a Pechino &egrave; scattato undicesimo lasciando in pole Servia. Quinto era Bruno Senna, ma all&rsquo;ultimo giro ha sbattuto lasciando la posizione a Jerome D&rsquo;Ambrosio, che con Buemi partiva dall'ultima fila.  Grande protagonista Jarno Trulli. Quarto in qualifica, ha a lungo occupato la seconda posizione. Dopo il cambio vettura, ha per&ograve; sub&igrave;to un drive through per uso non corretto dell&rsquo;energia. Prima di rientrare ai box, Trulli &egrave; entrato in contatto con Nelson Piquet mentre battagliavano per la terza piazza. Il brasiliano spinto contro il muro (stava affiancando all&rsquo;esterno Jarno, che non l&rsquo;ha visto mentre impostava una curva a destra) si &egrave; ritirato.  Massimo Costa  

Dopo aver superato il poleman Servia e un incidente fra le due pilotesse Legge e Cerruti, a Putrajaya. Di Grassi 2&deg; mantiene il comando in campionato

Formula E: a Bird la seconda

La pi&ugrave; silenziosa delle categorie monoposto mondiali, la Formula E a propulsione completamente elettrica, ha corso questo sabato la sua gara inaugurale in un circuito cittadino ricavato attorno allo stadio olimpico di Pechino. Un ePrix che &egrave; stato deciso proprio all&rsquo;ultima curva, quando Nick Heidfeld aveva coronato la sua rimonta su Nicolas Prost entrandogli completamente in staccata. Ma il figlio di Alain non era evidentemente d&rsquo;accordo e gli ha sterzato addosso, causando un contatto che ha strappato le sospensioni a entrambi e soprattutto ha mandato Heidfeld a decollare su cordolo e barriere, compiendo un drammatico loop in aria che per&ograve; si &egrave; risolto senza alcuna apparente conseguenza al pilota (vedi video sotto). Ancora una volta si pu&ograve; ringraziare Dallara per aver realizzato telai nei quali la sicurezza &egrave; sempre al primo posto. In ogni caso dell&rsquo;incidente ha beneficiato Lucas Di Grassi che ha potuto tagliare per primo il traguardo di questa prima manifestazione mondiale &ldquo;elettrica&rdquo;. Mentre Prost &egrave; stato sanzionato con la perdita di 10 posti sullo schieramento del prossimo ePrix.  Per quanto riguarda lo svolgimento della gara, con Jarno Trulli e Bruno Senna subito out (l&rsquo;italiano per essere stato abbandonato dalla monoposto al via, il brasiliano per un incidente alla curva 2), il poleman Prost aveva accumulato 4 secondi di vantaggio al cambio macchina obbligatorio (una caratteristica di queste gare) che per&ograve; &egrave; stato eroso da Heidfeld fino all&rsquo;epilogo anzidetto. Un eccesso di consumo (28,2 contro 28 kW massimi) &egrave; stato &ldquo;fatale&rdquo; a Daniel Abt, che si &egrave; cos&igrave; visto privare del terzo posto finale alle spalle di Frank Montagny, permettendo a Sam Bird di salire sull&rsquo;ultimo gradino del podio. Compagni di squadra nel team Andretti, sia Montagny partito 8&deg;, sia Charles Pic finito 4&deg;, hanno fatto una bella gara con vari sorpassi dopo una piccola incomprensione iniziale che ha rischiato di far finire subito la loro corsa, portando la squadra al vertice nella classifica per team. 15&deg; posto finale per Michela Cerruti, finita dietro all&rsquo;altra concorrente femminile Katherine Legge, ma anche quest'ultima penalizzata (come pure Jaime Alguersuari) per consumo eccessivo.  C&rsquo;&egrave; da riportare che la necessit&agrave; di vedere il traguardo prima di scaricare le batterie ha un po&rsquo; smorzato le prestazioni nei 25 giri di gara delle monoposto elettriche Spark-Renault, la cui potenza era stata limitata ai 202 cv (150 kW) del &ldquo;race mode&rdquo;. Con la possibilit&agrave; per&ograve; di avere 5 secondi di &ldquo;FanBoost&rdquo; a 243 cv (180 kW) per i tre piloti pi&ugrave; votati dagli appassionati prima della gara, risultati Di Grassi, Senna e Legge. Ricordiamo infine che queste manifestazioni si corrono in un&rsquo;unica giornata (da prove a gara) e che il punteggio assegnato &egrave; come quello della F1 (25 punti al primo e via a scalare) per&ograve; con l&rsquo;aggiunta di 3 punti all&rsquo;autore della pole position e di 2 punti a chi fa il giro pi&ugrave; veloce in gara.  Maurizio Voltini    

La prima gara delle monoposto elettriche a Pechino decisa da un duro incidente fra Prost e Heidfeld

Formula E: a Di Grassi il primo ePrix [video]

Il campionato FIA Formula E sta popolando sempre pi&ugrave; la sua griglia di partenza in vista della gara inaugurale che di disputer&agrave; a Pechino il prossimo 14 settembre. Dopo l&rsquo;annuncio che ha confermato la presenza nella serie di Jarno Trulli con un proprio team, per i colori italiani &egrave; arrivata la gradita notizia che ha ufficializzato al fianco del pilota abruzzese Michela Cerruti. Mentre la Renault, pioniera nel settore dell'auto elettrica stradale, metter&agrave; in pista un proprio team ufficiale con Sebastian Buemi (ex Toro Rosso F1 e pilota Toyota in Endurance) e Nicolas Prost, figlio di Alain.  Quanto alla Cerruti, il suo coinvolgimento nelle nuove monoposto elettriche viene poche ore dopo la conquista della sua prima vittoria nel campionato AutoGP. Cos&igrave; Michela diventa la seconda partecipante femminile nel campionato dopo l'inglese Katherine Lagge (che ha un passato in DTM e gare americane). &nbsp;&laquo;Sono certa che questo nuovo progetto attirer&agrave; molto interesse ed un gran pubblico &ndash; ha commentato Michela &ndash; e sono onorata di essere parte di un programma ambizioso come quello della TrulliGP&raquo;.  &laquo;Considerando la sua ridotta esperienza in monoposto &ndash; ha dichiarato Trulli &ndash; sono stato impressionato dai risultati che Michela ha ottenuto negli ultimi mesi. Sono felice di poter condividere con lei la mia esperienza con l&rsquo;obiettivo di portare in alto il team&raquo;.  Roberto Chinchero  &nbsp;

Il campionato per monoposto elettriche scatter&agrave; il 14 settembre a Pechino

Decolla la Formula E: anche Buemi, Trulli e Michela Cerruti

L&rsquo;interesse di Jarno Trulli per il progetto Formula E era gi&agrave; emerso in una recente intervista che il pilota abruzzese ha rilasciato ad Autosprint. Ora &egrave; arrivata anche l&rsquo;ufficialit&agrave; del suo programma che, un po&rsquo; a sorpresa, vedr&agrave; Trulli nella doppia veste di pilota e manager di una propria squadra.  Nella lista degli iscritti alla prima edizione del campionato la TrulliGP ha occupato il posto lasciato libero dalla Drayson Racing, che rimarr&agrave; coinvolta coma partner dell&rsquo;ex pilota di Formula Uno nello sviluppo della tecnologia di ricarica &ldquo;wireless&rdquo; delle batterie.  Il nome di Trulli &egrave; l&rsquo;ottavo ingresso nella lista dei piloti iscritti alla prima edizione della Formula E, di cui ben sei ex-Formula Uno (Di Grassi, Alguersuari, Senna, Chandhok, Montagny). Il settimo ed ottavo nome sono quelli del pilota Gp2 Daniel Abt e di Sam Bird, quest&rsquo;anno impegnato nella serie Wec.  Roberto Chinchero

L&rsquo;ex pilota di Formula Uno torner&agrave; in pista partecipando al campionato Formula E con una propria squadra

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