Dieci anni fa, nel 2006, l&#39;Audi aveva fatto debuttare a Le Mans il motore diesel. E aveva conquistato il successo alla 24 Ore. Dieci anni dopo il marchio tedesco ha tutte le intenzioni di tornare al successo che gli sfugge dal 2014. Le qualifiche per&ograve; non sono andate bene: soltanto una terza fila per le Audi R18, con un distacco di oltre due secondi dalla Porsche in pole. E sono stati battuti anche dalla Toyota.  Il capo dello squadrone Audi, Wolfgang Ullrich, per&ograve; non &egrave; preoccupato: &quot;La posizione in partenza a Le Mans non &egrave; importante visto che la gara &egrave; lunga 24 ore. Il problema &egrave; che la pista in qualifica &egrave; stata veloce soltanto per una mezz&#39;ora e noi in quel momento non andavamo alla ricerca del giro pi&ugrave; veloce e stavamo invece cercando di migliorare l&#39;assetto di gara. Aspettavamo il momento pi&ugrave; opportuno e pensavamo di scatenarci nella parte finale delle prove, ma poi &egrave; arrivata la pioggia&quot;.  24H Le Mans: Porsche e Ford confermano la pole  Per la corsa Ullrich non &egrave; preoccupato: &quot;Abbiamo una sola strategia: attaccheremo fin dal primo giro con tutte e due le macchine. Il nostro potenziale &egrave; molto alto, ma &egrave; ancora da scoprire per intero. La macchina &egrave; completamente nuova, e ha soltanto il nome R18 in comune con la vettura dello scorso anno. Quest&rsquo;auto &egrave; completamente differente; abbiamo compiuto una forte evoluzione aerodinamica, c&rsquo;&egrave; un telaio molto pi&ugrave; piccolo e abbiamo dovuto compattare tutta la tecnologia elettrica sotto il cofano. Siamo passati alla categoria energetica superiore, quella dei 6 megajoule, per ottenere pi&ugrave; potenza elettrica. Proprio a causa di questo abbiamo dovuto cambiare il dispositivo di immagazzinamento dell&#39;energia: non abbiamo pi&ugrave; il volano meccanico (una specie di ruota che si carica per conservare l&#39;energia, ndr) ma le batteria al litio come i nostri avversari. Inoltre, proprio perch&eacute; disponiamo di maggiore energia elettrica recuperata, siamo costretti per regolamento a usare meno carburante per il motore termico. Quindi la potenza del motore diesel &egrave; leggermente inferiore, mentre quella globale della power unit, sommando i cavalli del propulsore tecnico e di quello elettrico, &egrave; superiore&rdquo;.   

<p>Il capo della squadra, Ullrich spiega perch&eacute; sono rimasti indietro nelle prove e cosa &egrave; cambiato nella R18</p> 

Audi attaccher&agrave; dal primo giro

&ldquo;Timo buttalo fuori!&rdquo;. La voce di Wolfgang Ullrich arriva forte e chiara e ha creato un sottofondo polemico a una comunicazione via-radio in gara-2. Si &egrave; sentito benissimo nella diretta Tv tedesca la voce del capo dell'Audi Motorsport gridare in tedesco: "Schieb ihn raus", che vuol dire esattamente &ldquo;Buttalo fuori!&rdquo;.  Un attimo dopo l'Audi di Timo Scheider si appoggia alla Mercedes di Wickens davanti a lui che spinto va lungo, urta e manda fuori pista l'altra Mercedes di Wehrlein. Risultato: le due stelle d'argento nella sabbia e Scheider che passa la curva e prosegue verso l'arrivo. A fine gara verr&agrave; tolto di classifica per scorrettezze. Ma resta la macchia di quell'ordine via radio gridato dal boss Ullrich.     &nbsp;  Un incidente che ha fatto molto discutere nel paddock del Dtm e ha creato molto imbarazzo nel clan Audi, accusato di aver tenuto un comportamento anti-sportivo. Una scena amplificata anche dalla diretta televisiva&nbsp;dove si &egrave; sentito benissimo&nbsp;e in maniera inequivocabile quell&rsquo;invito molto discutibile.&nbsp;  Tanto che proprio il gran capo Ullrich, finito al centro delle polemiche per la sua frase udita via radio, ha voluto subito gettare acqua sul fuoco divampato a fine gara. Spiegando che quella era un'esclamazione, un'incitamento gridato a voce alta mentre seguiva con apprensione la corsa. Ma non un ordine al pilota perch&eacute; Ullrich non parla&nbsp;via radio con i piloti in gara, ma dialoga solo con i capisquadra dei team Audi seduti al muretto box.  Dobbiamo credergli? Ecco la sua spiegazione: &ldquo;Non sapevo che la radio fosse aperta &ndash; s&rsquo;&egrave; scusato il capo del motorsport della Casa degli Anelli &ndash; Mi dispiace che si sia sentita quella mia frase mentre ero al posto di comando. Io non posso comunicare direttamente coi piloti: la mia &egrave; stata una frase dovuta all&rsquo;adrenalina di quel momento particolare. Posso solo scusarmi con la Mercedes per la mia osservazione. Comunque sia un&rsquo;espressione del genere non rispecchia la mia idea di motorsport. Non &egrave; stato ovviamente un gran bel finale, mi dispiace&rdquo;.  Il problema che mette in cattiva luce il boss&nbsp;Audi &egrave; l'infelice coincidenza tra quanto egli dice a voce alta e quello che avviene un paio di secondi dopo. Appare proprio come un ordine via radio. Anche se non &egrave; stato cos&igrave;.&nbsp;  Vero o falsa&nbsp;che sia la sua difesa, la faccenda ha fatto sorgere polemiche enormi e se ne parler&agrave; ancora. E l'organizzazione del DTM &egrave; inferocita. Si finir&agrave; per vietare le comunicazioni radio anche in DTM?

Imbarazzo per il tamponamento nel DTM. Ullrich si difende per le parole dette via radio: Non era un ordine, non parlo coi piloti

"Buttalo fuori!" Polemica su Audi

Un continuo slalom fra i problemi: cos&igrave; pu&ograve; essere definita la gara di Le Mans per l&rsquo;Audi Motorsport. Si &egrave; cominciato con la necessit&agrave; di ricostruire da zero la vettura numero 1 dopo l&rsquo;incidente di Duval, proseguendo con i danni in qualifica sulla stessa macchina. Poi in gara si &egrave; iniziato con l&rsquo;eliminazione senza colpa della numero 3 guidata da Bonanomi, per continuare con vari problemi a turbina e iniettori sulle due R18 e-tron quattro restate in gara. Ma tutto &egrave; stato affrontato con esperienza, senza perdere la calma anche quando le cose sembravano volgere al peggio, permettendo non solo la vittoria ma pure la doppietta.  Chi ha sub&igrave;to in prima persona tutti questi alti e bassi della gara pi&ugrave; famosa e difficile &egrave; Wolfgang Ullrich, il capo della sezione Motorsport della Casa dei quattro anelli, sempre in prima linea a gestire i box dell&rsquo;Audi. Che commenta cos&igrave; dopo la vittoria: &laquo;&Egrave; stato il tipo di gara che si pu&ograve; correre solo a Le Mans. Ci sono stati diversi incidenti e comunque nessuna delle macchine di vertice &egrave; riuscita a percorrere tutti i giri senza alcun problema. I fattori decisivi per il nostro successo sono stati che le nostre R18 sono rimaste veloci in modo costante per tutte le 24 ore, che i nostri piloti non hanno fatto errori e che la nostra squadra ha risposto bene e velocemente ai problemi che ci sono capitati. In Porsche e Toyota abbiamo avuto due rivali davvero forti che, come prevedibile, non ci hanno reso la vita facile. Ma ho sempre creduto che saremmo stati in grado di vincere e che avessimo la vettura pi&ugrave; efficiente. Essere riusciti a vincere ancora mi rende orgoglioso. Dico grazie a tutta la squadra, ma anche ai nostri vertici che ci hanno dato la possibilit&agrave; di dimostrare il nostro motto &ldquo;all&rsquo;avanguardia della tecnica&rdquo; anno dopo anno qui a Le Mans. Ma esprimo anche il mio rispetto per la competitivit&agrave; dimostrata dalla Porsche al suo ritorno a Le Mans&raquo;.  Maurizio Voltini  

Il responsabile dell'Audi Motorsport spiega i motivi della vittoria con doppietta a Le Mans

Ullrich: "Abbiamo reagito bene alle situazioni"

da Le Mans: Roberto Chinchero  Wolfgan Ullrich, gran capo di Audi Sport, nella tradizionale conferenza stampa svoltasi oggi a Le Mans ha confermato il buon stato di salute di Loic Duval, sfortunato protagonista dell&rsquo;incidente avvenuto mercoled&igrave; nella sessione pomeridiana di prove libere. &laquo;Loic &egrave; stato dimesso ieri alle 14 &ndash; ha confermato Ullrich &ndash; ed &egrave; venuto in pista per salutare la squadra. Lo abbiamo accolto con una torta per celebrare il suo compleanno, e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo sapendo che lui stesso aveva guidato la sua auto dall&rsquo;ospedale alla pista&raquo;.  Come comunicato poche ore dopo l&rsquo;incidente, Duval non sar&agrave; al via della 24 Ore che scatter&agrave; domani. Ma la squadra ha voluto lasciare lo stesso il suo nome sulla macchina n.1, assieme a quello di Gen&eacute; che l'ha sostituito. &laquo;Guarder&agrave; la gara da casa. &ndash; ha concluso Ullrich &ndash; Loic &egrave; partito ieri diretto a casa dei suoi genitori, ma anche se ci rammarica non averlo con noi al via, siamo decisamente rasserenati dal suo stato di salute. &Egrave; un membro della nostra famiglia, e lo aspettiamo al pi&ugrave; presto&raquo;.

Ha festeggiato il compleanno in pista a Le Mans e poi &egrave; tornato a casa

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Audi attaccherà dal primo giro

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Duval dimesso e "sta bene", conferma Ullrich