Dalla Formula Bmw alla Formula 4. Sebastian Vettel si avvicina nuovamente al campionato che traghetta i giovanissimi piloti dal mondo dei kart a quello delle monoposto, ma in altre vesti. Esord&igrave; nel 2003 al volante, oggi si presenta come uomo immagine, padrino della nuova serie che &egrave; balzata al centro delle cronache negli ultimi mesi per la presenza di un nome sopra tutti gli altri, quello di Mick Schumacher.   Si partir&agrave; questo week end da Oschersleben e il quattro volte iridato commenta cos&igrave; la scelta di seguire da vicino la Formula 4: &laquo;Ricordo bene i primi anni della mia carriera sulle monoposto, per i quali devo ringraziare tanto l&rsquo;Adac. Si tratta di una fase importante per maturare come pilota ed &egrave; per questo che sono contento se potr&ograve; contribuire a rendere pi&ugrave; attrattiva la Formula 4 insieme all&rsquo;Adac.  Seguir&ograve; il campionato con interesse, questi ragazzi gareggeranno ad alti livelli e sono certo che alcuni li vedremo pi&ugrave; tardi in Formula 1&raquo;. Ovviamente entusiasti sono anche gli organizzatori del campionato, che gi&agrave; ha guadagnato visibilit&agrave; internazionale grazie alla presenza di Schumacher jr e di Harrison Newey, figlio del progettista della Red Bull, entrambi impegnati per il team Van Amersfoort. &laquo;Con Sebastian Vettel non abbiamo solamente guadagnato un pilota di Formula 1 di successo nelle vesti di padrino, ma anche un pilota che ha sperimentato all&rsquo;inizio della sua carriera il programma di sviluppo dell&rsquo;Adac per i giovani&raquo;.  Per la cronaca, nella stagione d&rsquo;esordio in Formula Bmw Vettel vinse cinque gare, per poi laurearsi campione nel 2004, con 18 vittorie su 20 appuntamenti e concludendo comunque sempre a podio.  Fabiano Polimeni

Seb inizi&ograve; la carriera in monoposto nell&rsquo;allora Formula Bmw, oggi lega la sua immagine al nuovo campionato Adac

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Formula 4, Vettel “padrino” della serie tedesca