Si continuer&agrave; a discutere del futuro della Formula 1&nbsp;nello Strategy Group odierno, accanto a questioni che interessano l&#39;immediato, come la possibile variazione del calcolo del peso minimo, incrementato a 733 kg nel 2018 per l&#39;introduzione dell&#39;Halo: indiscrezioni puntano nella direzione che si possa separare il peso del pilota da quello della monoposto.  Dalla McLaren, Zak Brown &egrave; intervenuto per anticipare un 2018 pirotecnico sul fronte delle trattative per definire impegni, caratteristiche e spartizione dei premi dalla Formula 1 che verr&agrave; e ha invocato un approccio costruttivo anzich&eacute; in aperta critica di Liberty Media.&nbsp;  Usa toni pacati e parole chiare per ribadire la posizione Mercedes, Dieter Zetsche, presidente del gruppo Daimler e della casa di Stoccarda: &laquo;Siamo in Formula 1 per restarci, ovviamente la piattaforma in s&eacute; dovr&agrave; continuare a essere rilevante e svilupparsi in modo positivo. Per essere chiari, vogliamo essere vincenti e vogliamo che lo sia la piattaforma. Quando esiste qualcuno che domina, non &egrave; d&#39;aiuto. Ci servono avversari pi&ugrave; forti e cambiamenti regolamentari che diano macchine nuove a tutti, per certi versi l&#39;ultima stagione ha introdotto questo cambio&raquo;.  Piattaforma per dire degli assetti e degli equilibri che governeranno lo sport in futuro, rilevante per dire che dovr&agrave; continuare a essere tecnologicamente al vertice e non puntare all&#39;appiattimento tecnico. Aspetti sui quali la critica schietta di Sergio Marchionne non &egrave; mancata, a pi&ugrave; riprese. E sul rapporto con Marchionne, Zetsche aggiunge: &laquo;Siamo come il poliziotto buono e il poliziotto cattivo. Ci battiamo come pazzi in pista, provando a ottenere ogni decimo di vantaggio, al tempo stesso, per&ograve;, siamo completamente allineati in quelli che sono i nostri pensieri sulla Formula 1 e le azioni strategiche. Siamo buoni amici&raquo;. 

<p>Il presidente di Mercedes e del gruppo Daimler conferma d&#39;essere sulla stessa lunghezza d&#39;onda di Sergio Marchionne in relazione alle azioni strategiche per il futuro della F1</p> 

Mercedes, Zetsche sposa la visione Marchionne della Formula 1

Non spenderebbe mai i suoi soldi per portare la famiglia a un gran premio. E dire che Bernie Ecclestone non &egrave; certo il personaggio che avrebbe problemi ad acquistare i prestigiosissimi (e costosissimi) ingressi al Paddock Club, ma il prodotto attuale &egrave; il peggiore che si sia mai avuto. Sono le parole che hanno tenuto banco un mese fa circa. Critiche a chi manca di prospettiva sul medio e lungo periodo, pensando unicamente ai propri vantaggi, a queste problematiche alludeva anzitutto il capo della FOM che, &egrave; bene ricordarlo, detiene i diritti commerciali del prodotto Formula 1, quello stesso che Ecclestone non andrebbe mai a vedere, oggi.  Fecero scalpore le dichiarazioni rese al Daily Mail, non casuali e arrivate a sommarsi alle critiche di fine 2015 a Ferrari e Mercedes, per il potere di condizionamento che avrebbero sulle scelte strategiche per il futuro della Formula 1, in virt&ugrave; dei rapporti di fornitura delle power unit ai team clienti. A distanza di qualche settimana dello scalpore che sollevarono quelle parole, &egrave; Dieter Zetsche a commentare. E&rsquo; stato da poco riconfermato fino al 2019 al vertice del gruppo Daimler dal Consiglio di sorveglianza, che ha inteso proseguire nel solco della continuit&agrave;, tanto pi&ugrave; se continuit&agrave; va a braccetto con risultati positivi sul fronte prodotto (e Formula 1).  Proprio non riesce a comprendere le critiche di Ecclestone, Zetsche: &laquo;Al Salone di Ginevra non sono andato a dire che non guiderei mai una Mercedes e che i clienti non dovrebbero farlo. Non capisco come qualcuno che non solo &egrave; l&rsquo;amministratore delegato ma anche parzialmente il proprietario di quel prodotto, la Formula 1, parli in certi termini&raquo;, ha spiegato Zetsche in Portogallo.  &laquo;Se pensa davvero certe cose sulla Formula 1, se ne dovrebbe discutere internamente per capire come cambiare&raquo;, ha aggiunto.  Fabiano Polimeni

Formula 1 peggiore di sempre? L&rsquo;Ad Mercedes critica le parole del capo della FOM: &ldquo;Come pu&ograve; parlar male del suo prodotto?&rdquo;

Zetsche risponde a Ecclestone

Finch&eacute; vinci, le critiche automaticamente tornano al mittente. Vale per la Mercedes, vale per Lewis Hamilton. E davanti a quanti storcono il naso di fronte allo stile di vita dell&rsquo;inglese, arrivano le parole del gran capo del gruppo Mercedes, Dieter Zetsche, direttamente dal salone di Detroit, a &ldquo;coccolare&rdquo; Hamilton e dargli al tempo stesso carta bianca nel vivere come meglio crede al di fuori dei circuiti. &laquo;Finch&eacute; vince le gare pu&ograve; gestirsi la sua vita come vuole, fintanto che sia in linea con i valori del nostro marchio.  Quando guardi alla rilevanza del personaggio e i 12 milioni di followers sui social networks, cosa potremmo volere pi&ugrave; di una rockstar? E&rsquo; il pi&ugrave; veloce in pista ed &egrave; perfetto&raquo;, ha commentato ad Auto Express. Parole del &ldquo;buon padre di famiglia&rdquo;, che si tiene stretto quello che &egrave; un asset importantissimo per Mercedes F1. Al tempo stesso, apprezzamenti anche per l&rsquo;equilibrio della vita di Nico Rosberg, &laquo;che &egrave; altrettanto veloce e ha uno stile di vita molto diverso, con una famiglia e un bambino. Sono i nostri due supporti agli estremi e siamo molto contenti di averli, sono assolutamente un&rsquo;accoppiata perfetta&raquo;.  Guardando alle prospettive per il mondiale 2016, ancora nel ruolo di favoriti, Zetsche sottolinea che una vittoria finale &egrave; l&rsquo;obiettivo naturale, lasciando spazio possibilmente a una lotta pi&ugrave; incerta di quanto non sia stato nel 2015: &laquo;Vogliamo vincere. Preferibilmente all&rsquo;ultima gara e per due punti, ma ridurre il divario non &egrave; il nostro compito, bens&igrave; dei nostri avversari&raquo;.  Per la serie, se dominio sar&agrave; ancora una volta, non sar&agrave; &ldquo;colpa&rdquo; nostra.  Fabiano Polimeni  

Dal salone di Detroit il numero uno del gruppo parla della &ldquo;strana coppia&rdquo; Hamilton-Rosberg e si augura un 2016 vincente e incerto

Zetsche, Mercedes ha l&rsquo;accoppiata perfetta

E&rsquo; una Formula 1 che deve evolversi, secondo Dieter Zetsche, numero uno di Daimler. Ma non si concentra sul tema tecnico, quanto piuttosto su come vengono veicolati i gran premi oggi. La tv non basta, non dev&rsquo;essere l&rsquo;unico mezzo attraverso il quale far passare lo show. L&rsquo;interazione degli spettatori, lo sviluppo di canali alternativi, devono essere le frontiere verso le quali rivolgersi e, sul punto, lo sport &egrave; in colpevole ritardo.  &laquo;La televisione ha delle difficolt&agrave; nella sua capacit&agrave; di essere attrattiva come mezzo. Relativamente alla Formula 1, dobbiamo chiederci come si possa evolvere questa piattaforma. Il contenuto, cio&egrave; le gare, sono fantastiche, raramente in passato abbiamo avuto cos&igrave; tanti sorpassi e battaglie in pista come oggi&raquo;, commenta Zetsche in una lunga intervista al periodico Deutsche Unternehmerborse.  Da spettatori &ldquo;passivi&rdquo; sul divano, gli appassionati vogliono il coinvolgimento e Zetsche approfondisce: &laquo;In futuro si tratter&agrave; di come ci rivolgiamo ai tifosi, che non sono solamente degli spettatori.  La tv non pu&ograve; essere l&rsquo;unico (o il principale) mezzo di trasmissione dei contenuti digitali e interattivi della Formula 1. C&rsquo;&egrave; ancora della strada da fare&raquo;. In concreto, cosa servirebbe per il CEO di Daimler? Potenziare la diffusione dei contenuti online: &laquo;Con il team Mercedes in Formula 1 abbiamo tassi di crescita enormi su Internet. Se stiamo pensando a una soluzione firmata Daimler? E&rsquo; una possibilit&agrave;&raquo;, spiega. &laquo;Ci servono formati interattivi, quando vado a una gara ippica, posso lasciare un commento dal punto di vista dello spettatore sullo smartphone o dal tablet: questo &egrave; divertimento, non solo uno spettatore passivo. Ed &egrave; qualcosa che immagino sia possibile anche per la Formula 1&raquo;.  Visioni future che devono fare i conti, tuttavia, con chi, i diritti sui contenuti li detiene e li vende: Ecclestone. Se vera rivoluzione nel modo di fruire i gran premi e la Formula 1 in generale dovr&agrave; esserci, il via dovr&agrave; darlo la FOM.  Fabiano Polimeni

Il mezzo televisivo &egrave; &ldquo;superato&rdquo;, il pubblico vuole interagire. Lo spettacolo durante le gare? Non &egrave; il problema

F1, Zetsche: spettatori da coinvolgere

Sembra che quella di utilizzare gli auguri ufficiali di Natale per diffondere anche altri messaggi societari, stia diventando un'abitudine per i responsabili di grandi aziende. L'ultimo esempio ci viene dal presidente della Mercedes, Dieter Zetsche, che ha approfittato dell'occasione per elogiare Nico Rosberg. Infatti l'atteggiamento che il pilota tedesco aveva mostrato in occasione dell'ultimo GP F1 ad Abu Dhabi incarnerebbe alla perfezione lo "spirito Mercedes".  Ricordiamo che in quella occasione Rosberg si ritrov&ograve; con problemi tecnici che gli impedirono di lottare fino in fondo per la gara e per il titolo. Ma soprattutto, quando gli ingegneri gli suggerirono di tornare ai box e ritirarsi, chiese invece di poter continuare fino alla fine, arrivando cos&igrave; fino al traguardo classificandosi 14&deg;.  &laquo;Non &egrave; stato solo il fatto di arrivare a vedere la bandiera a scacchi&raquo;, avrebbe scritto Zetsche nella lettera di Natale a tutti i dipendenti, in cui si rimarca l'impressionante stagione di dominio Mercedes in F1 con il titolo finale di Hamilton. Proseguendo infatti cos&igrave;: &laquo;&Egrave; stata anche una questione di principio: quello di non arrendersi mai. Questo atteggiamento &egrave; lo stesso di tutti i nostri colleghi che hanno lavorato per ottenere simili risultati, passo dopo passo, negli ultimi anni&raquo;.  Maurizio Voltini  

Arrivano dal presidente Mercedes, Dieter Zetsche: &egrave; piaciuta la mancanza di arrendevolezza ad Abu Dhabi

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