(Su Gianni Agnelli) - Trovavo Gianni Agnelli una persona affascinante. Mi interessava soprattutto il suo contorno, ciò che riusciva a muovere con una parola, un gesto.
Sergio Marchionne, le 20 frasi più famose
(Sulla Ferrari nel 2017) - L’obiettivo è tornare a essere competitivi nel 2017. Non siamo contenti dei risultati ma andiamo avanti nella strada del recupero. Vogliamo concludere la stagione nel modo migliore possibile.
(Sulla leadership) - La leadership non è anarchia. In una grande azienda chi comanda è solo. La collective guilt, la responsabilità condivisa, non esiste. Io mi sento molte volte solo.
(Sui soldi spesi sulla Ferrari) - Onestamente ho buttato nel team tutti i soldi che potevo. Ma questo era il passato. Abbiamo bisogno di usare meglio i fondi.
(Sui collaboratori) - Dei miei collaboratori faccio valutazioni continue, ogni giorno do loro i voti.
(Sulla Ferrari 2016) - Tre vittorie nel 2015, siamo arrivati forse un pò troppo ottimisti nel 2016, pensando che la macchina ci fosse.
(Sugli operai) - Ho grande rispetto per gli operai e ho sempre pensato che le tute blu quasi sempre scontino, senza avere responsabilità, le conseguenze degli errori compiuti dai colletti bianchi.
(Sulla vittoria Ferrari che non arriva) - Servirebbe una vittoria perché farebbe molto bene alla Ferrari ottenerne una; ma ora siamo quello che siamo. Quando succederà non lo so, vediamo...
(Sull'Italia) - L'Italia è un paese che deve imparare a volersi bene, deve riconquistare un senso di nazione.
(Sull'Alfa Romeo in F1) - Se nel mondiale F1 c'è la Ferrari, ci può stare anche l'Alfa Romeo. I costi sono elevati, è vero, ma per finanziare le corse bisogna vendere molte automobili.
(Sugli stabilimenti) - Non posso accettare che tre persone mi blocchino un intero stabilimento, questa è anarchia non democrazia.
(Su Enzo Ferrari) - Enzo Ferrari ha scritto pagine indimenticabili di motori, di sport e di passione, che hanno cambiato per sempre il mondo dell’automobilismo.
(Sui nuovi modelli FCA) - Di nuovi modelli ne abbiamo quanti se ne vuole, dobbiamo però dare ai nostri stabilimenti la possibilità di produrre ed esportare, gli impianti devono essere competitivi, altrimenti non possono produrre e vendere niente
(Sulla Ferrari nel 2017) - Abbiamo preso la decisione di sviluppare le macchine 2016 e 2017 con le nostre competenze interne perché all'interno della Ferrari esistono talenti fenomenali. Per noi è importante sfruttare quel know-how ed è quello che stiamo facendo.
(Sul potere) - Non mi frega assolutamente nulla del potere. Rispetto i ruoli, il potere a livello istituzionale, quello sì. È un insegnamento di mio padre, che era maresciallo dei carabinieri. Il mio è un potere industriale che cerco di esercitare con cura, rimanendo fedele agli obblighi morali. Nulla di ciò che faccio è mosso da interessi personali. Incontro politici soltanto per lavoro, non frequento salotti torinesi, milanesi, romani.
(Sul suo inizio in Ferrari) - Il primo mese è stato il più difficile, quando sono andato a vedere dove stavamo veramente nel panorama della Formula 1 e mi sono reso conto che non eravamo né presentabili né competitivi.
(Su Diego Della Valle) - Non parliamo di gente che fa borse, io faccio vetture. Con quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo, noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango. La smetta di rompere le scatole!
(Sull'Alfa Romeo in F1) - Già l'anno scorso c'era stato un contatto con la Red Bull, ma loro volevano solo i motori. Se dev'essere, Io vedo l'Alfa in F1 con la macchina intera, non come motorista. Non vale la pena dare solo i motori. Non sono mica la Honda".
(Sul proprio futuro dopo FCA) - In tutta sincerità non riesco a vedere un mio futuro dopo la Fiat. Non è la prima azienda che ho risanato, ma è senza dubbio quella che credo mi stia permettendo di esercitare tutte le mie capacità. Temo di non avere dentro di me l'energia per un altro ciclo di questa intensità.
(Sui problemi tecnici della Ferrari) - Ci siamo focalizzati su una singola persona come se potesse essere la risposta a tutti i problemi. James è un grande tecnico e sono certo che abbia sempre avuto una grande varietà di conoscenze ma non è mai stato un motorista.
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