Nel Mondiale di F.1 che scatta occhio al nuovo gioco delle coppie

Nel Mondiale di F.1 che scatta occhio al nuovo gioco delle coppie

Nel week end parte col Gp d’Australia debuttano i nuovi mostri del Circus, ma attenzione all’aspetto umano e alcuni equilibri che potrebbero risultare decisivi nell’economica del campionato

Andrea Cordovani

20.03.2017 14:19

Sì d’accordo le monoposto, le F.1 più prestazionali di sempre, i Nuovi Mostri che aggrediscono le curve come fossero il loro peggior nemico. Ma poi ci sono gli uomini, i piloti, quelli che ogni domenica ci faranno sognare o ingastrire a seconda del tifo e delle preferenze. Ecco, inquadrato da questa prospettiva, il Mondiale di Formula Uno che scatta domenica prossima da Melbourne col Gp d’Australia apre altri capitoli nella lunga storia che inizieremo a leggere sull’asfalto dell’Albert Park. Dice il team principal della Red Bull, Christian Horner: «Abbiamo la coppia più forte. Ricciardo ha guidato in maniera eccezionale nel 2016 raggiungendo elevati picchi di forma, mentre Max ha un talento straordinario e diventa sempre più bravo. Con due ragazzi così le dinamiche all’interno del team sono fantastiche».

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Già, le dinamiche all’interno del team. Quelle ancora tutte da costruire alla Mercedes tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas rappresentano uno dei temi più scottanti al via della stagione. Da una parte c’è il tre volte campione del mondo, rimasto a bocca asciutta l’anno scorso a un amen dalla fine per mano di Nico Rosberg; dall’altra il finlandese che non ha mai vinto un Gp e che non ha alcuna voglia di farsi stritolare sulla W08 lasciata libera proprio dal campione del mondo 2016. L’anno scorso la rivalità velenosa tra Lewis e Nico aveva costretto Toto Wolff a stilare precise regole d’ingaggio. Per un verso o per un altro sia Hamilton che Bottas non possono fallire. L’inglese si gioca la faccia, il finnico il posto. Di solito in situazioni del genere succede come in Highlander: ne rimarrà uno solo.

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E la Ferrari? Sia Sebastian Vettel che Kimi Raikkonen sono in scadenza di contratto. Anche loro, come gli uomini del team, hanno ritrovato timidi sorrisi dopo le otto giornate di test collettivi a Montmelò, in un pre-campionato che ha risvegliato piccole speranze dipinte di rosso. Unico team ad avere due campioni del mondo sotto lo stesso tetto, la Scuderia sa che il primo obbiettivo per iniziare a intavolare una trattativa in chiave futura dipende dalla competitivà della SF70H.

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Se la Rossa riuscisse a spezzare il triste incantesimo del 2016 il futuro potrebbe essere diverso e riservare un finale che non necessariamente deve essere scritto con Vettel alla Mercedes e Raikkonen avviato verso una dolce pensione stile Nico Rosberg. Sì, Nico: ci mancherà il tedesco poliglotta che ha sconfitto il drago Hamilton, uno che come dice suo papà Anthony «spezza le carriere».


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