Editoriale del Direttore: Made in Italy da pelle d'oca

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Trionfano le eccellenze tricolori nella 52esima edizione dei Caschi d’Oro di Autosprint

Andrea Cordovani

11.12.2017 14:07

Emozione. Pelle d’oca. Orgoglio. Tanto orgoglio tricolore nella 52esima edizione dei Caschi d’Oro di Autosprint. Talenti e fuoriclasse di ieri, oggi e domani. Personaggi che sono un vanto dell’Italia da Corsa. Alcuni in prima linea, altri più nascosti ma al tempo stesso fondamentali nel ruolo che ricoprono. Non erano tutti perché per fortuna il nostro Paese in fatto di talento e ingegno non ha confini, ma martedì scorso abbiamo messo insieme un campionario vario di eccellenze italiane nel Motorsport che tutto il mondo ci invidia e che hanno acceso i cuori e la passione nella nostra notte degli Oscar. Ovvero una magnifica festa di orgogli nazionali, un patrimonio da valorizzare, uomini e storie da scoprire o riscoprire. 

Tanti bei racconti messi assieme dentro al nostro evento unito da un filo conduttore tutto made in Italy. Storie di uomini e di corse che continuano a generare una grande passione, ai quali abbiamo voluto tributare il giusto omaggio nell’ambito di un’edizione davvero speciale dei nostri Caschi d’Oro, della quale restano alcune immagini indimenticabili.

Istantanee. Souvenir. I volti sorridenti dei ragazzi del Reparto Corse Ferrari F.1 mentre in sala gli applausi erano scroscianti e mostravano con fierezza il casco d’oro speciale che Autosprint ha consegnato loro al termine di una stagione che ha riacceso l’entusiasmo per le Rosse.

La commozione di Cesare Fiorio. La soddisfazione di Alessandro Pier Guidi e quella di Antonello Coletta per l’ennesima straordinaria impresa in GT nel Wec. L’orgoglio tricolore di Aldo Costa e di Gunther Steiner. La concretezza di Massimo Carriero. E quella di Mario Isola. La compattezza del reparto corse Lamborghini. Le lacrime di Orlando Redolfi. Gli occhi illuminati di Emanuele Pirro e quelli luccicanti di Miki Biasion. Le diecibellezze di Paolo Andreucci e Simone Faggioli. Le lezioni di Mauro Forghieri e i sogni di Paolo Barilla.

Piccoli appunti per una grande storia. Quella della nostra Italia da corsa.


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