Ferrari 2018, chi sbaglia paga

Ferrari 2018, chi sbaglia paga

Quella che scatta in Australia tra due settimane è una stagione decisiva per il Cavallino nell'era Marchionne. L’editoriale del Direttore, in edicola con Autosprint dal 13 marzo

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Andrea Cordovani

12.03.2018 14:38

Verdetti effimeri e valori reali. Ferrari che stampa il miglior tempo al termine dei test collettivi di Barcellona e Mercedes che fa paura sul passo gara con Hamilton e Bottas che parlano di W09 quasi perfetta. È stato il refrain della seconda sessione di prove in Catalunya. Quella che proietta il Mondiale di F.1, fra poco più di una settimana, verso il primo round di una stagione ancora tutta da decifrare con uno schieramento che sembra diviso in tre tronconi già ben definiti.

L’unica cosa certa è che la Rossa è partita più che bene, senza grossi guai mostrando un gran bel potenziale e facendo intravedere margini di miglioramento. Ora tocca agli uomini in rosso saperla sfruttare al massimo per mettere subito un po’ di ansia a una Mercedes che non ha alcuna intenzione di cedere lo scettro di regina deposta nella formula hybrid. La sensazione quasi palpabile è quella di un presidente Marchionne che, per ora mostra grande tranquillità ma che esige quel titolo evaporato l’anno scorso in una seconda parte di stagione con troppi errori e senza lampi.

Come scrive su questo numero di Autosprint Pino Allievi, nel 2019 il manager italo-canadese lascerà il vertice di Fca e intende farlo con un titolo mondiale di F.1 sulle spalle; è stanco, non può più attendere e l’ipotesi di una sua presidenza prolungata in Ferrari è da verificare. Quindi non darà tregua, non concederà più esami di riparazione né si adeguerà alle debolezze comportamentali di Vettel o di Raikkonen. Zero tolleranza per tutto e per tutti ora che il presidente ha appena dichiarato che il team si è assestato. Gli eventuali aggiustamenti in corso saranno fulminei. E chi sbaglia pagherà: non è né un giro di vite né un modo crudele di infierire.

Anche questo fa parte del gioco della Formula Uno. Passando dalla Formula Uno al Mondiale Rally, in Messico Sebastien Ogier, alla fine, ha conquistato la seconda vittoria stagionale in una serie percorsa da grandi brividi per le prestazioni del rientrante Sebastien Loeb. Saltava come un grillo sul gradino più alto del podio il cinque volte iridato per una vittoria che lo rimette in vetta al campionato dopo una gara nella quale Loeb ha mostrato ancora una volta tutto il talento che gli ha fornito madre natura.

È stato anche al comando, il Cannibale, prima di essere ricacciato indietro da una perfida foratura che l’ha fatto retrocedere in classifica ma non nel cuore degli appassionati, perché è abbastanza chiaro che tipi come lui sono quelli che lasciano grandi firme nella storia del Motorsport. Grande Motorsport anche nell’As Collection che da martedì 6 marzo è in edicola. Le Grandi Corse mai Dimenticate, la lettura giusta da concedersi prima dell’inizio del Mondiale F.1 2018.


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