Monza, il Tempio è Galantuomo: in edicola lo speciale sul Gp d’Italia

Monza, il Tempio è Galantuomo: in edicola lo speciale sul Gp d’Italia

Immagini e racconti inediti in 132 pagine dedicate al Tempio della Velocità tra passato presente e futuro. di vite da corsa, trionfi, drammi, cadute, risalite, riscatti, sogni, e incubi. Più che mai aspettando Vettel e Raikkonen, ricordando Enzo Ferrari e Sergio Marchionne.

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27.08.2018 12:06

Poi arriva Monza. E come al solito si piazza all’interno di un Mondiale di F.1 che adesso si scalda davvero ed entra in una fase quasi decisiva. Subito dopo il Gp del Belgio, ecco il Gp d’Italia con il tempio della velocità che riapre i suoi mitici cancelli pronto a scrivere un nuovo capitolo dentro a un racconto fatto di corse e di passione, in un magico agitarsi di bandiere e striscioni. Trattasi di passione, di cuori che battono, di pelle d’oca sulle braccia, brividi lungo la schiena, di un orgoglio tricolore che proprio qui si sublima, prima di tracimare e invadere la pista. Una marea che quasi esce dal televisore, sconfinato messaggio d’amore che salda varie epoche.

La passione di Monza è un serpentone vermiglio che si allunga e si agita dentro al tempio della velocità. «È uno degli ultimi tracciati iperveloci rimasti, eppure l’essenza del circuito non è sull’asfalto ma nella gente». Lo racconta Ercole Colombo, il decano dei fotografi della F.1 con 700 Gp all’attivo, monzese di Vedano al Lambro cresciuto davanti alla porta d’ingresso dell’autodromo. Monza è un mito che nel 2022 compirà cento anni, perfetta congiunzione tra passato presente e futuro. Un circuito dove si accavallano ere di motorsport nel contesto di una storia che è riassunto di vite da corsa, trionfi, drammi, cadute, risalite, riscatti, sogni, e incubi. Tino Brambilla, uno dei celebri manici di Monza, sottolinea: «L’Autodromo resta un posto con velocità che altrove non fai. E per questo il fascino è rimasto. Monza è Monza».

Già, Monza è Monza. E da sempre è uno degli snodi più importanti di un Mondiale di F.1 che ogni anno s’immerge in un bagno di gloria nell’oceanica passione del Gp d’Italia, la nostra vetrina nel mondo del motorsport. Tempio laico e antico della Velocità Pura l’autodromo di Monza per l’immaginario collettivo planetario conta molto più di quanto possa essere apprezzato anche nel nostro Paese.

Immagini e racconti inediti si snodano in queste 132 pagine ad alta carica emotiva. Anche noi in fase di costruzione di questo nuovo numero di Autosprint Collection abbiamo avuto dei sussulti rovistando nel nostro meraviglioso archivio tra foto ingiallite e articoli di corse vissute col cuore in gola e tanti rimandi ai giorni nostri in tempi di ricorrenze, di ricordi, di grandi suggestioni.

Davanti agli occhi il Mondiale di Formula Uno 2018 che si infiamma alle spalle mille suggestioni. Come quella doppietta Rossa di trenta anni fa firmata da Berger e Alboreto, nel primo Gp di Monza senza Enzo Ferrari, che si era spento il 14 agosto all’età di novant’anni. Un uno-due al Gp d’Italia col pubblico orfano del Drake ma che vide vincere miracolosamente le Rosse, nel giorno in cui lo stradominatore Ayrton Senna rimase fregato, restando fuori nell’incomprensione del doppiaggio di Schlesser presente una tantum con la Williams… Quest’anno, invece, sarà la prima volta di Monza senza Sergio Marchionne, senza quel presidente che non gradiva per niente le risatine sul volto di Lewis Hamilton e che da numero uno del Cavallino non ha mai gioito per una vittoria della Rossa sulla pista di casa… È arrivato il momento di ricordarlo e onorarlo nel miglior modo possibile.


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