L'editoriale del Direttore: Monza, storia da leggere e riscrivere

L'editoriale del Direttore: Monza, storia da leggere e riscrivere

Si avvicina Monza, il Tempio della Velocità. Che Gp d’Italia ci aspetta ce lo ha anticipato nel migliore dei modi Sebastian Vettel sull’asfalto dell’università di Spa, sverniciando Lewis Hamilton al primo giro, rimanendo in testa dall’inizio alla fine. Ora però Monza, dove le Rosse non vincono da una vita. L'editoriale del nuovo numero di Autosprint, in edicola dal 28 agosto.

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Andrea Cordovani

27.08.2018 20:21

Monza, storia da leggere e riscrivere No, miglior introduzione al Gp d’Italia non poteva esserci. L’ha scritta Sebastian Vettel sull’asfalto dell’università di Spa, sverniciando Lewis Hamilton al primo giro, rimanendo in testa dall’inizio alla fine. Un successo che è soprattutto un assist per la gara di casa. Quella nella quale le Rosse non vincono da una vita…

E ora Monza. Il Gp d’Italia. Il Tempio della Velocità che apre i cancelli ai suoi devoti. Ed è pronto a scrivere un nuovo capitolo dentro a un racconto fatto di corse, in un magico agitarsi di bandiere e striscioni. Trattasi di cuori che battono, di pelle d’oca sulle braccia, brividi lungo la schiena, di un orgoglio tricolore che proprio qui si sublima, prima di tracimare e invadere la pista. Una marea che quasi esce dal televisore, sconfinato messaggio d’amore che salda varie epoche. La passione di Monza è un serpentone vermiglio che si allunga e si agita. Monza è un mito che nel 2022 compirà cento anni, perfetta congiunzione tra passato presente e futuro. Un circuito dove si accavallano ere di motorsport nel contesto di una storia che è riassunto di vite da corsa, trionfi, drammi, cadute, risalite, riscatti, sogni, e incubi. Monza è Monza. E da sempre è uno degli snodi più importanti di un Mondiale di F.1 che ogni anno s’immerge in un bagno di gloria nell’oceanica passione del Gp d’Italia, la nostra vetrina nel mondo del motorsport. Elementi più che sufficienti per dare alle stampe un nuovo numero di Autosprint Collection. Foto e racconti inediti si snodano in 132 pagine ad alta carica emotiva.

Davanti agli occhi il Mondiale di F.1 2018 che si infiamma alle spalle mille suggestioni. Come quella doppietta Rossa di trenta anni fa firmata da Berger e Alboreto, nel primo Gp di Monza senza Enzo Ferrari, che si era spento il 14 agosto all’età di novant’anni. Un uno-due al Gp d’Italia col pubblico orfano del Drake ma che vide vincere miracolosamente le Rosse, nel giorno in cui lo stradominatore Ayrton Senna rimase fregato, restando fuori nell’incomprensione del doppiaggio di Schlesser presente una tantum con la Williams… Quest’anno, invece, sarà la prima volta di Monza senza Sergio Marchionne, senza quel presidente che non gradiva per niente le risatine sul volto di Lewis Hamilton e che da numero uno del Cavallino non ha mai gioito per una vittoria della Rossa sulla pista di casa… È arrivato il momento di ricordarlo e onorarlo nel miglior modo possibile.


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