L'editoriale del Direttore: Rossa & Le Mans miti che si carezzano

L'editoriale del Direttore: Rossa & Le Mans miti che si carezzano

La 488 riporta il Cavallino sul primo gradino del podio a Le Mans dop 5 anni di assenza e Alonso si porta a casa il titolo del WEC. Ma c'è anche un'intervista esclusiva a Toto Wolff tutta da leggere...

Andrea Cordovani

18.06.2019 10:26

Nel giorno in cui Fernando Alonso (assieme a Buemi e Nakajima) sbanca per la seconda volta di fila a Le Mans e diventa il primo campione del mondo di F.1 a stringere tra le mani anche il titolo iridato nel Mondiale Endurance, con la storia delle corse che vede riscriversi un altro bel capitolo, c’è anche un altro bel successo che scalda tantissimo il cuore. La Ferrari che trionfa a Le Mans è qualcosa che fa ribollire il sangue a chi ama il motorsport ed esulta ogni volta quando sventola sul pennone più alto il nostro tricolore.

Saremo nostalgici ma certe vittorie sono meravigliosamente evocative di una tradizione che si perpetua. Spiega Antonello Coletta, il capo del programma Gt del Cavallino che attendeva una giornata come questa a Le Mans da cinque anni: "Sono estremamente orgoglioso, meritavamo di tornare a vincere questa gara nella classe GTE-Pro da un pezzo e averlo fatto a esattamente 70 anni dalla prima vittoria del 1949 è un ulteriore motivo di gioia".

Secondo la nostra visione delle cose certe storie meritano di finire in copertina. E la 488 GTE AF Corse che mette tutti alle sue spalle nella mitica 24 Ore non poteva non rappresentare un manifesto per quel Cavallino che ogni volta che vince riscalda e tiene vivo l’entusiasmo.

A cinque anni dall’ultimo esaltante centro nella 24 Ore, la Ferrari torna a lasciare la sua firma nell’albo d’oro della Corsa-Icona. E certi successi restano indimenticabili. Da mettere alle spalle, adesso, sono invece le polemiche che hanno arroventato il Gp del Canada e agitato la vigilia del Gp di Francia in un Mondiale di F.1 che dopo sette Gp non ha avuto altra firma che quella della Mercedes.

E proprio della squadra regina ne abbiamo parlato su questo numero con Toto Wolff che si è concesso in esclusiva raccontando che quella che pervade la sua imbattibile armata è una vera e propria ansia da vittoria. A proposito di ansia da vittoria. Quella vissuta in Sardegna nel Mondiale Rally è stata palpabile fino alla fine. Si è deciso tutto sulla power stage.

Dove sono terminati i sogni di gloria di Tanak e della Toyota e la festa è stata tutta per Dani Sordo e per la Hyundai dell’italiano Andrea Adamo, condottiero di un team che adesso ha preso il largo nel Mondiale Costruttori. E in fatto di condottieri ce n’è uno che sarà protagonista del prossimo Autosprint Gold Collection. Si tratta del fresco ottantenne Cesare Fiorio, 21 titoli iridati conquistati in carriera, una vita spesa tra rally endurance e F.1. Una storia appassionante, 132 pagine in edicola da questa settimana.


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