Formula E Marrakech, la gioia di Rosenqvist e la frustrazione di Bird

Formula E Marrakech, la gioia di Rosenqvist e la frustrazione di Bird

Il pilota Mahindra racconta un sabato in crescendo a fronte dei problemi di Buemi e Bird, tra il Fan Boost che non ha funzionato e la trasmissione bloccata

Fabiano Polimeni

13.01.2018 19:30

Un sabato sull'ottovolante. Dalle difficoltà delle prove libere a un crescendo che ha portato Felix Rosenqvist a vincere l'ePrix di Marrakesh e presentarsi alla prossima tappa di Santiago del Cile da serissimo candidato al titolo. Approfitta al meglio delle opportunità offerte dai 33 giri sull'asfalto del Moulay El Hassan Circuit e, se in qualifica ha esagerato con una guida troppo sporca nella Superpole, in gara ha gestito la Mahindra nel primo stint per dare tutto nel finale. 

«Che giornata, sono passato da una delle sessioni di prove libere più difficili della mia carriera in Formula E a quasi strappare la pole. Poi ho dovuto cambiare la batteria a mezz'ora dal via, i ragazzi hanno rimesso tutto insieme e sono saltato in macchina ed era perfetta. Guidare il campionato adesso è fantastico, sono solo 3 gare, ma è qualcosa di meraviglioso», racconta il ventitreenne svedese che lancia Mahindra nel Costruttori. Team indiano con 75 punti contro i 57 di DS Virgin e i 43 di Techeetah.

Rosenqvist si è avvantaggiato delle difficoltà di Bird e Buemi, trenino agganciato in avvio: «Ho risparmiato energia dietro Sam e Sebastien, che ne stavano sprecando attaccando e difendendo. Sono rimasto dietro, poi nel secondo stint ho visto uno spazio e ne ho approfittato».

Bird mastica amaro

Se l'attacco su Buemi è stato vero e la posizione contesa sullo stesso piano, nel caso del sorpasso su Bird si è trattato di uno scambio di posizioni, favorito dalle bizze della trasmissione sulla DS: «Negli ultimi 3-4 giri del primo stint (cambio macchina al giro 17, sorpasso di Rosenqvist subito al giro 16; ndr) ho avuto problemi al cambio. Mi trovavo tranquillamente secondo e mettevo pressione su Seb, poi ho perso tantissimo terreno negli ultimi 2 giri perché non potevo cambiare marcia. Sono molto frustrato», racconta l'inglese, ora secondo in campionato a 4 punti di ritardo.

Buemi senza Fan Boost

Nella lotta Rosenqvist-Buemi, invece, lo svizzero non ha potuto sfruttare il vantaggio che il voto del Fan Boost aveva offerto a lui come a Di Grassi e Abt, i tre più votati e bersagliati da sfortune varie. Nel caso di Buemi, «il Fan Boost non ha funzionato in macchina. Non ero troppo preoccupato quando era vicino Rosenqvist, alle mie spalle: sapevo di avere più energia da utilizzare ma quando ho premuto il pulsante non ha funzionato».

Difficoltà di Renault e.dams evidenziate da Nico Prost al mattino, di prestazione per il francese. Quanto a Buemi, il malfunzionamento potrebbe essere riconducibile al guasto che lo ha obbligato a partire con la seconda monoposto: «E' un peccato, abbiamo avuto un piccolo cedimento sulla macchina mentre ci recavamo in griglia e ho dovuto cambiarla e partire con l'altra. Qualcosa non ha funzionato. A Berlino (lo scorso anno, in gara 2; ndr) lui meritava la vittoria e l'ho ottenuta io per la penalità, oggi in qualche modo è la sua rivincita».


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