Formula E: Santiago del Cile da scoprire, cambiano le cinture

Formula E: Santiago del Cile da scoprire, cambiano le cinture
Dall'ePrix di Santiago del Cile viene meno il tempo minimo di cambio macchina. Nuove cinture, di derivazione endurance, sulle monoposto, per velocizzare le operazioni senza ripercussioni sulla sicurezza

Fabiano Polimeni

31.01.2018 ( Aggiornata il 31.01.2018 13:05 )

Santiago del Cile attende. Quarto ePrix stagionale in arrivo, nella settimana in cui la Formula E ha svelato il proprio volto futuro, la SRT-05 o, per comodità, la monoposto Gen2. Pista inedita quella sulla quale sabato prossimo Felix Rosenqvist proverà a consolidare la leadership di campionato e Sebastien Buemi ad agguantare la vittoria sfuggita a Marrakesh, per il mancato funzionamento del Fan Boost. Chiamato a risorgere e in fretta, Lucas di Grassi. I problemi di affidabilità incontrati in queste prime battute di campionato da Auti Sport lo lasciano ancora fermo a zero punti dopo tre appuntamenti, eppure, la velocità espressa dalla FE04 e-tron in Marocco è apparsa buona per respirare l'aria delle posizioni di testa.

A Santiago del Chile si correrà su un circuito cittadino da 2.462 metri di sviluppo, con 12 curve, due ponti per attraversare il fiume Mapocho: passaggi che potrebbero presentare livelli di aderenza differenziati e sobbalzi. La configurazione del tracciato abbina il lungo rettilineo di partenza, un po' in salita, come anticipa Luca Filippi su Autosprint in edicola, a un settore centrale che dopo il tornantino di curva 4 è un susseguirsi di pieghe a 90 gradi, da affrontare con una guida pulita per esprimere la miglior trazione in uscita.

La gara si deciderà su 37 giri, il via alle 20:00 ora italiana, sabato. L'ePrix di Santiago del Cile rappresenta il primo appuntamento senza più il limite di 45” da rispettare nelle operazioni di cambio macchina a metà gara. L'eliminazione, originariamente prevista dalla FIA nell'ePrix di Marrakesh, è stata rinviata all'appuntamento in Cile a seguito delle proteste dei piloti per i possibili rischi legati alle cinture di sicurezza non correttamente allacciate, nel tentativo di recuperare pochi secondi con operazioni al limite. 

Piloti e team arriveranno a Santiago del Cile con una preparazione e un equipaggiamento migliore. «E' sempre emozionante visitare una nuova città e correre su una pista nuova. Ci sono tanti preparativi da affrontare, specialmente con i cambi introdotti ai pit-stop. Nell'ultima gara non tutto è andato nel verso che volevamo , tuttavia, siamo riusciti comunque a ottenere un terzo posto e ci aspettiamo un altro risultato importante a Santiago», commenta Sam Bird. Una pista da imparare, dati del simulatore da verificare e l'assetto da ritagliare sulle caratteristiche del fondo: le sessioni di prove libere promettono un'attività particolarmente intensa. «Certamente le modifiche al pit-stop rappresentano una sfida, il team non ha lasciato nulla al caso, effettuando tante prove e ci sarà anche un equipaggiamento di sicurezza supplementare», anticipa il team principal di DS Virgin Racing, Alex Tai. La ricerca di operazioni sempre più rapide nelle fasi del pit espone a possibilità di incidenti in fase di rientro, come accaduto proprio in casa DS a Hong Kong. Da qui, l'esigenza di offrire maggior protezione ai meccanici.

Quanto alle cinture di sicurezza, verrà fornita una specifica differente, di derivazione endurance, realizzata da OMP. Diversamente dalle cinture a sei punti delle categorie monoposto, nelle quali non è previsto il cambio in corsa di pilota, la versione da endurance offre un meccanismo di aggancio sul quale sarà più sicuro operare nella frenesia del cambio macchina.


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