Formula E Santiago, Mahindra insegue il tris

Formula E Santiago, Mahindra insegue il tris© LAT/Formula E

Dopo Hong Kong e Marrakesh il team è al comando del campionato Costruttori e cerca la conferma in un ePrix inedito. Le insidie dell'asfalto scivoloso e le incognite, anticipate dal capo ingegnere del team indiano

Fabiano Polimeni

02.02.2018 14:52

Giura che non è ancora il momento di pensare al titolo, Felix Rosenqvist. Un avvio di campionato consistente, ha espresso la competitività buona per inanellare due vittorie su tre ePrix: con la squalifica di Abt a Hong Kong e i problemi tecnici di Buemi a Marrakesh, vero, tuttavia, lo svedese era lì pronto, in agguato. Ha raccolto le opportunità che si sono presentate e vola a Santiago del Cile con 54 punti nel mondiale, 4 lunghezze davanti a Sam Bird. Risultati che permettono a Mahindra, che a bordo ricordiamo porta tanta tecnologia italiana nell'inverter, firmato Magneti Marelli, di guidare il campionato Costruttori: 75 punti contro i 58 di DS Virgin Racing.

E' un'incognita per tutti l'ePrix in Cile. Sin dai primi chilometri dello shakedown, in programma venerdì alle 19:30 ora italiana, si capirà di più sul fondo, le caratteristiche di un asfalto insidioso, come anticipa Vinit Patel, capo ingegnere di Mahindra Racing: «Correremo in una zona della città molto trafficata, in certi punti il fondo è stato riasfaltato per la gara ma in altri ci sarà cemento scivoloso e non è un valore misurabile finché non andremo in pista, capiremo solo dallo shakedown».

Non è il corto cittadino di Hong Kong, ma non ha le caratteristiche da tracciato semipermanente come Marrakesh. I 2.470 metri offrono una configurazione interessante, sulla quale staccare probabilmente le velocità di punta più elevate dell'intero campionato, sull'allungo principale, non coincidente con la linea d'arrivo, posta sulla riva opposta del fiume Mapocho.

«La pista di Santiago è molto esigente, ha un lungo rettilineo di ritorno, alla fine del quale potremmo rilevare la velocità più elevata di questo campionato. Con quelle che appaiono strade ampie, un tornante stretto e curve medio-veloci, sarà importante un assetto scarico e i piloti probabilmente si divertiranno su questa configurazione insidiosa, per le numerose opportunità di sorpasso che offre».

La tappa in Marocco ha confermato la velocità di Audi Sport, però ancora troppo fragile. Il passo avanti di Renault e.dams e la costante presenza nelle zone buone della top ten di Jaguar. Clienti che Mahindra dovrà tenere d'occhio, insieme a DS e Techeetah, immediati inseguitori nel campionato marche.

«Marrakesh ha rispettato le previsioni in termini di performance. Abbiamo visto Renault e Buemi tornare davanti e non c'è dubbio che lavoreranno per mantenere la ripresa. Le Audi sono state veloci, Abt ha corso un secondo stint molto competitivi nonostante la penalizzazione, è abbastanza insolito che stiano incontrando problemi di affidabilità, quando li risolveranno non c'è dubbio saranno competitivi», racconta Patel.


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