ePrix di Santiago, Bird: "Scelto Audi per un motivo"

ePrix di Santiago, Bird: "Scelto Audi per un motivo"© Formula E/LAT
Il vincitore dell'ePrix in Cile tributa i meriti alla e-tron FE05 che lo ha portato alla vittoria, Wehrlein a un passo dall'attacco: "Ho dovuto rallentare per gestire le temperature"

Fabiano Polimeni

27.01.2019 ( Aggiornata il 27.01.2019 10:08 )

Battuta d’arresto per le due DS Techeetah, per il leader del mondiale D’Ambrosio e per Felix Da Costa. Non si ferma Sam Bird, che dopo il podio conquistato a Marrakesh, terzo, agguanta il successo a Santiago del Cile. ePrix consegnato nelle mani dell’inglese dall’errore di Buemi, con l’interrogativo di che finale di gara avremmo vissuto senza l’errore del pilota di casa Nissan.

Envision Virgin Racing ha la base tecnica per sognare in grande, velocità del progetto Audi e-tron FE05 confermata in condizioni climatiche estreme. Siamo passati ad Audi per un motivo, sono qui grazie all’aiuto di Audi Sport, le competenze degli ingegneri che hanno tirato fuori il passo e i meccanici. 

Tutti erano in difficoltà in gara, sono felicissimo di aver portato a casa la vittoria”, racconta Bird.

Ha saputo tenere a bada un Pascal Wehrlein conservativo nel frangente di corsa che ha visto la battaglia Buemi-Bird accendersi. Nel finale, il pilota Mahindra ha sfruttato l’ultimo Attack Mode residuo per chiudere il gap dal leader e provare l’attacco per la vittoria. Si è ambientato al meglio nella categoria e prodotto prestazioni di primo piano, più competitivo dei vari Massa e Vandoorne, pure in lizza per un ottimo piazzamento, sprecato a causa di un errore. 

Già in Marocco aveva sorpreso per la velocità pura rispetto a D’Ambrosio, nella qualifica di Santiago si è ripetuto e finisce di diritto tra le sorprese dell’ePrix cileno. Mahindra campione di regolarità, con il terzo podio in altrettante gare. E l’amaro per il finale che avrebbe potuto essere nelle parole di Wehrlein: “Ci sono andato vicino, stavo giusto iniziando la manovra in curva 12 quando il team mi ha detto che dovevo rallentare e gestire il distacco perché eravamo in condizioni critiche con le temperature e io volevo portare a termine la gara!

È un peccato ed ero un po’ arrabbiato, in macchina. Adesso, fuori, le sensazioni sono belle. Io e il team siamo in perfetta forma e un’accoppiata perfetta, alla prima gara tutti sono stati così cortesi e dicevano che avrei potuto ottenere anch’io il risultato di Jerome e questo mi ha dato tanta fiducia e speranza e voglio centrare i migliori risultati”.

Può sorridere anche Daniel Abt, finalmente a podio dopo due apparizioni con arrivi in zona punti ma senza acuti. Il podio arriva per la penalizzazione di Alexander Sims. In generale ha colpito meno di quanto non abbia fatto Lucas Di Grassi, per velocità in qualifica, Abt, il cui bottino però è decisamente più ricco. 

“E’ stata una gara davvero davvero dura e caldissima. Non è stata la gara migliore che potessi correre, ma a volte devi scegliere di andare con calma e stare tranquillo. Il primo podio è un risultato molto importante e credo che il team se lo sia davvero meritato. Abbiamo mostrato di aver compiuto dei progressi, possiamo fare meglio e continuare a spingere”, ha commentato il pilota tedesco.


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