Red Bull ci ripensa sul “F-Duct”

28.05.2010 ( Aggiornata il 28.05.2010 18:43 )

Considerando le prestazioni nelle precedenti gare, pareva che la Red Bull potesse fare a meno del sistema “F-Duct” – introdotto quest’anno in Formula 1 dalla McLaren – che manda in stallo l’ala posteriore in rettifilo, e permette di avere una velocità di punta maggiore. Tuttavia, nelle due sessioni di prove libere del venerdì, a Istanbul, anche le Red Bull-Renault hanno utilizzato l’ala “soffiata”.
Dalla foto si possono notare i due condotti, che a comando fanno passare il flusso d’aria che agisce sulla superficie alare posteriore. I due condotti prendono l’aria dall’airscope alle spalle del pilota, cioè senza ulteriori fori o buchi supplementari.
Il meccanismo che fa funzionare il sistema “F-Duct” dovrebbe essere azionato dalla gamba o dal piede del pilota. La Red Bull lo ha appunto sperimentato per la prima volta nelle libere del Gran Premio di Turchia: in un primo tempo i risultati sembravano aver soddisfatto i piloti e l’ingegnere capo della squadra, Adrian Newey, ma alla fine si è visto che non funzionava come ci si aspettava ed è stato deciso di non proseguirne l'utilizzo. 
Anche la Force India ha sperimentato per la prima volta sulle sue monoposto il dispositivo “F-Duct”.


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