Sauber a Silverstone come a Valencia

01.07.2010 ( Aggiornata il 01.07.2010 18:29 )

Quel sorpasso di Kamui Kobayashi su Fernando Alonso nell’ultimo giro del Gran Premio d’Europa, Peter Sauber non sa come definirlo. “Amazing”, cioè stupefacente, al patron svizzero titolare dell’omonima scuderia di Formula 1 – cedutagli alla fine del 2009 dalla Bmw – pare riduttivo. “È meglio dire incredibile. Già, è stato incredibile. Ma di Kamui non mi ha impressionato per il sorpasso quanto invece per il suo ritmo in gara, le prestazioni negli “stint” lunghi con le gomme a mescola dura. Il suo passo è stato in generale abbastanza costante. Noi abbiamo un disperato bisogno di fare punti. E Kobayashi ce li ha dati. A Valencia fha atto molto bene il suo mestiere”.
È curioso, ma il giapponese della Sauber-Ferrari non sapeva che quello del sorpasso sul ferrarista era l’ultimo giro.
Ritornando alle questione tecniche, Peter Sauber descrive la prestazione della C29, la monoposto la cui progettazione era cominciata quando ancora il team elevtico era della Bmw. Tanto che un paio di settimane fa patron Peter aveva definito la vettura: “Uno spiacevole lasciato d’addio della Bmw e di Willy Rampf”. Rampf era il capo progettista quando a controllare il team era appunto il costruttore bavarese.
Che cosa è allora cambiato nella C29 dal Canada al GP d’Europa? “A Valencia è fuori dubbio che per ottenere certe prestazioni ci vuole una macchina veloce e un pilota veloce. La C29 ha un grande potenziale, ma per i nostri tecnici non è facile sfruttarlo completamente. In gara, a Valencia, abbiamo visto che la monoposto ha funzionato bene. Ma non abbiamo ancora compreso fino in fondo perchè è più veloce, efficiente e, da cioè che dicono i nostri piloti, più facile da guidare in corsa che in qualifica. Siamo una squadra piccole, con risorse finanziarie limitate. Non possiamo, purtroppo, fare tutto ciò che vorremmo. A Silverstone, comunque, avremo qualche aggiornamento e un’ala anteriore nuova. A Hockenheim, inoltre, contiamo di avere nuova ala e diffusore posteriore. E speriamo che Kobayashi ripeta l’exploit del Gran Premio d’Europa, la nostro monoposto dovrebbe adattarsi al circuito inglese. Lo ripeto, abbiamo bisogno assoluto di punti”.


La Sauber è stata fondata nel 1970. Un decennio più tardi l’abile fondatore Peter sauber riuscì a convincere la Mercedes non soltanto a fornirgli i motori ma anche a finanziare la costruzione di biposto Sport Prototipo, l’allora Gruppo C. Nel 1989 la Sauber-Mercedes vinse la 24 Ore di Le Mans e il campionato del mondo endurance; impresa poi ripetuta l’anno successivo. Sempre con alle spalle la Casa automobilistica di Stoccarda, Peter Sauber – svizzero di lingua tedesca – si impegnò in Formula 1: il debutto avvenne nel 1993 con le monoposto C12 dotate del motore progettato in Inghilterra dalla Ilmor dell’elvetico Mario Illien. La Mercedes decise poi di sospendere la fornitura alla Sauber, privilegiando la McLaren. Nel biennio 1995-1996 le monoposto svizzere furono quindi equipaggiate con i Ford, mentre nel 1997 Peter Sauber riuscì ad avere i Ferrari.  Nel 2005, a causa di problemi finanziari, la Sauber fu rilevata dalla Bmw; che ne fece il reparto di Formula 1. Alla fine dell’anno scorso, infine, il costruttore bavarese di automobili “premium” decise il disimpegno dalla F.1, lascia la struttura e il materiale alla Sauber, che stringe un accordo con la Ferrari per la fornitura dei V8 nel campionato 2010.


(Nella foto, la Sauber-Ferrari di Kobayashi al GP d’Europa, a Valencia)



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