Un giro con Webber sul nuovo Silverstone

07.07.2010 ( Aggiornata il 07.07.2010 18:19 )

E’ uno degli autodromi più famosi al mondo. Costruito nel 1948 sfruttando le strade interne e soprattutto le piste di un ex aeroporto militare utilizzato nelle Seconda Guerra mondiale dalla Raf, il circuito di Silverstone – letteralmente “pietra d’argento” – sorge a sudest di Northampton.

Quest'anno, dopo 19 anni, la pisata è stata modificata. Il cambiamento più significativo tra quelli che hanno modificato la configurazione di uno dei circuiti più storici e affascinati del mondo, è l’aggiunta di un tratto misto chiamato "Arena" che si congiunge, come un cuneo, tra la curva Abbey e le spettacolari Becketts. Il rifacimento dell'autodromo ha portato la lunghezza a poco meno di 6 km, rispetto ai 5140 metri che la pista misurava prima dei lavori, completati lo scorso maggio. Il nuovo tratto ha portato però all'eliminazione di un punto storico: il rettifilo chiamato Bridge, dal ponte che c'era, e la successiva curva velocissima a sinistra che immetteva nel "complex" finale.

Nel maggio del 1950 Silverstone ospitò la gara inaugurale del primo campionato del mondo di Formula 1, il Gran Premio di Europa vinto dalla Alfa Romeo di Nina Farina. Nel 1951 la Ferrari colse la sua prima vittoria in Formula 1, con l’argentino Josè Froilan Gonzalez. Negli anni Sessanta e Settanta Silverstone era considerato uno dei circuiti più veloci del mondo: forse meno rapido di Monza, aveva però meno retitifli e curvoni molto più veloci e da "pelo" sullo stomaco.

Nel corso delle prove di qualificazione del Gran Premio di Gran Bretagna del 1985, Keke Rosberg (il padre di Nico) con la Williams-Honda Turbo stabilì la pole position alla media di 259,005 km/h, la più elevata mai registrata a Silverstonee nell'intero mondiale  F.1. Record fu battuto solo quasi vent'anni prima nel 2002 da Montoya a Monza (259,328 km/h) e dopo nel 2004, sempre a Monza, quando Barrichello con la Ferrari nelle qualifiche del Gp d'Italia stabilì la pole a una media di 260,3 km/h. La più alta nella storia della F.1.

L'esclusività di Silvertsone non erano i lunghi rettifili come Monza, ma le velocissime curve da quinta e sesta marcia come Becketts, Abbey, Stowe, Woodcote. Negli anni, per frenare l'escalation dlele velocità sul giro, Silverstone è stato rallentato da alcune varianti e chicanes  - realizzate nel 1975, 1990 e 1991 - che ne hanno in parte snaturato la configurazione originaria.

Così la velocità media sul giro, dopo esser salita fino a 259 km/h nel 1985, è scesa negli Anni Novanta prima prima a 232 kmh (Mansell nel 1991), poi a 214 km/h (Hill nel 1994) per risalire con l'evolizione aerodinamica delle monoposto fino ai 232 km/h di Vettel con la Red Bull stabilitialo scorso anno. Adesso tornerà di nuovo sotto i 220 km/h. 

Il primato delle affermazioni in Formula 1 a Silverstone è della Ferrari con 15 vittorie.


Il video: Webber racconta il giro sul nuovo Silverstone sul simulatore Red Bull




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