Il pronostico di Mauro Forghieri

19.10.2010 ( Aggiornata il 19.10.2010 12:25 )

L’ingegnere Mauro Forghieri, che per 25 anni ha progettato le Ferrari da corsa, dalle Formula 1 ai Prototipi, ha un concetto piuttosto chiaro su quale sarà il pilota che vincerà il campionato del mondo 2010 di Formula 1. Spiega il 75enne ingegnere modenese: “Vincerà chi saprà interpretare meglio il circuito di Corea. Questa è la vera occasione per valutare appieno le capacità d’ogni singolo e dei tecnici di ogni squadra. Nessuno sa nulla di questo tracciato, non vi sono riferimenti. Non vi sono le giuste conoscenze per le intuizioni sulle condizioni del meteo. La giornata delle prove libere di venerdì sarà quella più importante. In funzione di questa si darà inizio all’elaborazione dei dati. È la volta che si dovrà lavorare interagendo anche con le strutture d’analisi e simulazione, disponibili nei singoli reparti corse. Molto importante è il lavoro al simulatore, questo mentre le monoposto non possono essere in pista. Comunque sarà la sensibilità del pilota che, interagendo con la monoposto e vedendo lo sviluppo della pista, con il passare dei chilometri, deve saper intuire come saranno le condizioni in “racing progress” nelle qualifiche ed ancora più complicato capire come si andrà a comportare l’asfalto nuovo quando dovrà sopportare le sollecitazioni di tutte le monoposto in pista, ravvicinate, durante la gara”.
Ma chi vince quindi il mondiale? Domenica prossima – prosegue Mauro Forghieri – non si farà a testa o croce. I piloti della Red Bull hanno età e caratteristiche differenti di approccio con la competizione. Per avere il pilota perfetto bisognerebbe amalgamarli nelle dosi giuste. Alonso è, nel complesso, più equilibrato e completo. Determinato, spinge la squadra, ci mette molto del suo. Sfrutta al massimo la parte tecnica disponibile. Sa mettere sotto pressione gli avversari, indurli all’errore. Bisogna che abbia l’opportunità di dare i consigli giusti ai tecnici affinché gli mettano a disposizione una F10 che sia all’altezza delle avversarie o con un “ritardo” minimo. Il resto lo farà lui e la squadra ai box, per il cambio gomme. Per la vera F.1 però mi piacerebbe che eliminassero anche questa variabile. Come si parte, con un certo quantitativo di benzina, e via andare, così dovrebbe essere per le gomme. Il cambio ai box, dovrebbe essere solo per ragioni di sicurezza e senza possibilità di scelte fatta salva la pioggia”.  



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