Terzo tempo fantastico per Alonso

13.11.2010 ( Aggiornata il 13.11.2010 15:36 )

Prima delle prove Alonso sperava in una seconda fila con il terzo posto. Ma dietro alle Red Bull. Una situazione del genere di quella verificata dopo le qualifiche, con lui terzo e Webber soltanto quinto, addirittura una fila intera dietro di lui, non se la sognava neanche. Dire che mezzo mondiale è in tasca a questo punto non è esagerato. In Ferrari sono tutti gasatissimi anche se nascondono l'entusiasmo per scaramanzia. E Alonso è il primo a gettare acqua sul fuoco dell'ottimismo ricordando quanto le corse siano imprevedibile.
Che la Ferrari di Abu Dhabi sia davvero competitiva lo ha dimostrato lo spagnolo fin dal sabato mattina. Poi in Q1 con gomme dure ha fatto miglioramenti significativi tanto che per un attimo si era pensato di tentare la qualifica finale con le gomme dure, che sembravano funzionare meglio delle soft. Ipotesi scartata perché ci volevano alcuni giri per scaldarle a dovere e nei 10 minuti finali della Q3 non se ne sarebbero fatti abbastanza.

«Sono state qualifiche davvero difficili e combattute – spiega Alonso - con posizioni che sono cambiate costantemente anche in Q1 e Q2 quindi non si sapeva la velocità reale di ciascuna macchina. Il primo tentativo nella Q3 non è stato granché, ho trovato anche traffico nel secondo settore». Infatti lì Alonso ha ripetuto il 1'40”1 della sessione precedente che gli dava il quinto posto in quel momento. «Sapevo però – continua lo spagnolo - che col secondo tentativo avevo ancora una buona possibilità e ho dato tutto quello che potevo in quel giro». Dove con 1'39”792 ha tirato fuori le unghie e limato ben 6 decimi al suo tempo precedente, a dimostrazione del fatto che il ferrarista è uno di quei pochi che quando devono spingere al 110% ci riescono. Cosa in cui Webber oggi è mancato, per esempio.

Però Alonso non spiega fino in fondo la confusione in cui si è trovato all'inizio di quell'ultimo tentativo: lui, come Hamilton e Massa, ha scelto di andare in pista ad appena 2 minuti e mezzo dalla fine della sessione. Il giro di riscaldamento è lungo ad Abu Dhabi e nelle ultime curve i tre si sono trovati raccolti, con in mezzo anche Rosberg che li aveva imitati. Hamilton è andato subito avanti, i due ferraristi e la Mercedes si sono ostacolati per riuscire a mettersi uno davanti all'altro in modo da non farsi penalizzare. Nessuno voleva stare ultimo. Ma nel farlo hanno frenato e riaccelerato, perdendo tempo. E così stava per scendere la bandiera a scacchi senza che loro potessero iniziare il giro! È stato un momento drammatico: Rosberg voleva passare davanti a Massa, Alonso temporeggiava poi si è preso paura e ha superato Massa il quale per distanziarsi è passato sotto la bandiera nell'istante in cui scadeva il tempo.

Dopo una situazione così affannosa, in genere un pilota non riesce a guidare bene. Massa per esempio, più emotivo, l'ha scontata facendo un tempo peggiore del suo precedente e restando in terza fila (6° tempo a mezzo secondo da Fernando). Invece Alonso ha stupito tutti riuscendo con rabbia ad agguantare quel terzo tempo che lo porta in seconda fila. Ora dall'alto di quella posizione guarda con fiducia alla gara. «Serve ancora un ultimo giorno di perfezione. Per il campionato tutto può ancora succedere. Bisogna fare 55 giri senza fare sbagli, ma la posizione di partenza è molto buona».

Ora Alonso ha il grande vantaggio che può fare le strategie sui rivali. Il nemico maggiore a questo punto diventa Vettel, che vincendo può recuperare i 15 punti di distacco. Per aggiudicarsi il titolo Alonso deve arrivare non oltre il 4° posto se Vettel vince. Se giungesse quinto finirebbero a pari punti, con pari vittorie, secondi e terzi posti. Diventerebbe discriminante addirittura il quarto posto e Vettel trionferebbe perché ne ha uno in più. Ma Alonso può limitarsi a seguire i primi due senza attaccarli e tenersi lontano da Webber che può essere frenato da Button e infastidito da Massa.


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