Alonso non vuole colpevoli

15.11.2010 ( Aggiornata il 15.11.2010 15:58 )

Fernando Alonso il giorno dopo la tremenda sconfitta di Abu Dhabi: “È inutile cercare adesso chi ha sbagliato. Un titolo di campione del mondo che svanisce per 4  punti dopo 19 gare può essere stato  perso in tante occasioni, non solo alla fine. Noi siamo una squadra, vinciamo e perdiamo tutti insieme. Sono felice di essere alla Ferrari, di sentire insieme a tutti i nostri uomini e alle nostre donne l’orgoglio di  far parte di questa famiglia e della sua storia straordinaria. Siamo un grande gruppo e lo dimostreremo soprattutto in questo momento così difficile, dove l’amarezza si fa sentire forte dentro ognuno di noi. So che a Maranello tutti stanno lavorando duramente sulla monoposto per l’anno prossimo, per cercare di cominciare la stagione 2011ancora più competitivi. So che qui ad Abu Dhabi i meccanici sono di nuovo in pista per preparare una settimana di test e non vedo l’ora di riabbracciarli venerdì, quando tornerò ad Abu Dhabi per provare le nuove gomme Pirelli, nella giornata di sabato. Questo è lo spirito della nostra gente, che ha la voglia di reagire subito, di lavorare ancora più duramente per inseguire la vittoria. Questo mi ha fatto innamorare ancora di più della Ferrari”.

Anche se il presidente Luca di Montezemolo ha ringraziato la squadra e non ha accusato nessuno del disastro di Abu Dhabi, la “resa dei conti” a Maranello è nell’aria. È il più a rischio è adesso l’ingegnere australiano Chris Dyer, responsabile delle strategia di gara; l’uomo che nella finalissima del mondiale di Formula 1 ha deciso di richiamare ai box Fernando Alonso in anticipo rispetto a quanto programmato. Col risultato che è costato il titolo allo spagnolo: 40 giri dietro la Renault di Valery Petrov. La sua posizione è adesso in bilico.
Chris Dyer, 40 anni, è alla Ferrari da una decina di stagioni; nel biennio 2003-04 è stato ingegnere di pista di Michael Schumacher, poi di Kimi Raikkonen. Prima di approdare in Formula 1 – nel 1997 con il team Arrows Grand Prix di Tom Walkinshaw – aveva fatto una lunga gavetta nelle competizioni australiane della categoria Turismo, come tecnico della Holden. 

(L’immagine simbolo della disfatta Ferrari ad Abu Dhabi: Alonso inchiodato dietro la Renault di Petrov, e davanti a Webber È stato così per 40 giri)



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