Ma la Ferrari non è davvero lontana

09.03.2011 ( Aggiornata il 09.03.2011 18:06 )

Quello fra la Red Bull e la Ferrari "evoluta" è, come previsto, un confronto a distanza.
Per cominciare, la Rb7 aveva girato anche ieri, mentre Massa è sceso in pista solo oggi con un programma totalmente diverso. Il secondo e mezzo di divario nella lista dei giri veloci non è, per questo, un dato veritiero.

La Rossa è solo quinta nei tempi ma doveva provare tutto il nuovo pacchetto aerodinamico. Gli scarichi, in particolare, non hanno dato quei problemi di surriscaldamento che finora hanno afflitto un po’ tutti, specie chi ha scelto lo schema dei terminali “compressi” nel fondo scocca. Questo è un dato positivo per la 150° Italia modificata, che ha dedicato gran parte della giornata alla cosiddetta mappatura aerodinamica, quindi con passaggi a bassa velocità, costante, in rettilineo.
Il miglior tempo di Massa - 1’23”324 - è venuto fuori durante una sequenza di sette giri (cinque cronometrati). La squadra precisa che per tutta la giornata si è usata la stessa quantità di benzina - dovrebbe trattarsi di 40-50 kg - e che i commenti del pilota ai tecnici sono stati molto positivi.

Vettel, invece, ha simulato quasi un vero week-end con qualifica e gara. Il suo miglior tempo - 1’21”866 - al momento è certamente irraggiungibile per la concorrenza, Ferrari compresa, ma è stato ottenuto in assetto da qualificazione. Sulla distanza, il divario dalla Ferrari si riduce sensibilmente e Sebastian getta acqua sul fuoco: «Questa macchina non ha ancora fatto una gara, come si fa a dire che è vincente? Non sappiamo nemmeno che gomme e quanta benzina avessero gli altri».
Realisticamente, il divario sul giro singolo, tra Red Bull e Ferrari, è intorno ai sei decimi. Che sono tanti, ma (in parte) recuperabili. Gli altri sono più indietro, anche se oggi i vari Buemi, Petrov e Hamilton hanno fatto meglio della Ferrari, ma sempre in condizioni da qualifica.



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