Ferrari ...d’occasione

08.06.2011 ( Aggiornata il 08.06.2011 11:16 )

Quattro test aerodinamici in meno di tre settimane: due già compiuti, a Vairano, nei giorni 1 e 2 giugno. I prossimi, sempre con il tester Jules Bianchi, in programma il 17 e 18. La Ferrari ci crede: da qui a un mese, la 150 dovrà cambiare aspetto e, soprattutto, prestazioni. Già questo fine settimana, a Montréal, vedremo in pista una Ferrari diversa: ma si tratta di adattamenti, in parte dovuti alla natura del circuito, in parte agli ovvi miglioramenti che ogni squadra introduce gara per gara.

Vedremo ali a basso carico - questa è la pista, tra quelle su cui si è corso finora, che richiede meno deportanza - scarichi ancora modificati e, forse, un impianto frenante aggiornato dalla Brembo per le esigenze di questo circuito. Ma non sarà in Canada, e neppure nel fine settimana di Valencia - 24-26 giugno - che la Ferrari si giocherà tutte le (residue) carte mondiali. La svolta è prevista per il prossimo10 di luglio, al GP di Gran Bretagna a Silverstone.

Lo dice anche Fernando Alonso: «Ho parlato con i tecnici delle novità che avremo a Montreal ma, soprattutto, del passo avanti che dobbiamo fare per Silverstone, quando torneremo su una pista che richiede tanto carico aerodinamico. Lì capiremo davvero che strada prenderà la nostra stagione. Fino ad allora abbiamo la voglia e il dovere di crederci». Dopo il secondo posto di Monaco, Fernando era apparso molto meno ottimista (o molto più realista) sulle possibilità sue e della squadra di insidiare il predominio di Vettel che ha 74 punti di vantaggio sul ferrarista.

Un punto di vista opportunamente corretto nelle successive esternazioni. Sta di fatto che la Ferrari, adesso, ha davanti a sé una doppia opportunità: due tracciati potenzialmente favorevoli su cui cercare un successo in attesa che sia pronta la versione “da attacco” per il GP Gran Bretagna. Che avrà una veste aerodinamica veramente nuova, sicuramente nella parte posteriore (diffusore e scarichi), ma probabilmente anche nella zona delle fiancate. Questo al fine di ridurre - annullarlo è impossibile - lo svantaggio che attualmente la Ferrari ha nei confronti della Red Bull (e della McLaren) in termini di carico aerodinamico. Svantaggio che si fa sentire particolarmente nelle curve veloci, come appunto quelle di Silverstone, ma anche nei tratti guidati in cui si “fa” il tempo.

Ecco perché, aspettando la fatidica Ferrari-bis, questo è il momento teoricamente più favorevole per la 150. Sia quella canadese che la successiva, a Valencia, sono piste in cui il fattore aerodinamico conta meno. Montréal ha lunghi rettilinei dove l’anno scorso il più veloce in gara, Petrov, toccò i 324,7 km/h. Con il Kers - che permette di usare rapporti più lunghi - e l’ala mobile si dovrebbe andare agevolmente oltre i 330. Se c’è un problema di cui la la 150 nelle ultime gare non ha sofferto, è proprio la velocità di punta.

Per il resto, il tracciato canadese è un misto di tornanti e chicanes, dove conta la trazione meccanica più dell’efficienza aerodinamica. La combinazione di mescole soft e super soft, sulla carta le più favorevoli alla Ferrari, è un ulteriore aiuto. E il meteo, per ora, non prevede pioggia. Il terzo posto di Alonso nel 2010 venne preso come un’occasione perduta. Oggi sarebbe visto diversamente: ma a Maranello credono ancora che non ci si debba per forza limitare ai lati del podio.

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