L'analisi del sabato: nessuna certezza

11.06.2011 ( Aggiornata il 11.06.2011 21:11 )

Come volevasi dimostrare: il circuito di Montreal appiattisce le differenze e riporta la Ferrari in auge. Meno curve guidate, quindi più importanza verso la trazione meccanica piuttosto che l'efficienza aerodinamica, meno carico generale richiesto per andare forte, hanno spostato la bilancia a favore della 150° Italia. Vettel in qualifica ha ottenuto il miglior tempo in tutti e tre i settori del circuito, ma nel primo e nel terzo le Rosse non sono distanti. Piuttosto, rispetto alle prove libere Massa è stato più vicino ad Alonso, che forse ha "tenuto indietro" un po' nei suoi giri veloci.

La Ferrari ha dato il meglio con due passaggi consecutivi, la Red Bull con un solo giro lanciato. Evidente la differenza dovuta ai diversi livelli di carico. Ma se è vero che la RB7 manda prima in temperatura le gomme, in gara potrebbe anche consumarle prima. Questa non è Barcellona, dove chi non ha carico scivola lateralmente e usura i battistrada. Qui sembrano contare più che altro le sollecitazioni longitudinali: accelerazione e frenata. Le previsioni sono su tre pit-stop: ma se la Ferrari riuscisse a farne due?

Sparita dai radar, o quasi, la McLaren che paga, come in Turchia, la pista a basso carico. E deludente anche la Mercedes, che di solito va meglio in qualifica e poi in gara mangia le gomme posteriori. Per tutti, però, una corsa con l'incognita della pioggia, che al momento è quasi una certezza.



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