Ferrari prepara Monza

05.09.2011 ( Aggiornata il 05.09.2011 14:46 )

Non c’è soltanto il motore a “zero km”, naturalmente, fra le armi più o meno affilate che la Ferrari cercherà di utilizzare al Gran Premio d’Italia. C’è anche un pacchetto aerodinamico studiato espressamente per la pista superveloce di Monza, che prevede alettoni, deflettori e, presumibilmente, anche modifiche al fondo scocca.

In più pare che ci sarà una novità sul sistema frenante, il cui uso, però, sarà deliberato solo nella prima giornata di prove libere. Monza è la pista che richiede, fra tutte quelle del mondiale, il minore carico aerodinamico. Per questo, forse, l’influenza del sistema Drs, o flap mobile, potrebbe essere relativamente marginale rispetto ad altri circuiti. Se il livello di deportanza alare – quindi anche di resistenza – è più basso in partenza, minore sarà anche la riduzione della resistenza stessa.

Finora, sia Fernando Alonso sia Felipe Massa sono stati generalmente soddisfatti delle velocità di punta della monoposto. Attenzione però, perché la Red Bull RB7 potrebbe davvero presentarsi con profili alari ridotti ai minimi termini, vista l’efficienza del corpo vettura.

La sfida di Monza, però, non si gioca soltanto sui rettilinei. È vero che rispetto a quasi tutti gli altri circuiti, l’assenza o quasi di curve guidate – la Parabolica non è particolarmente difficile e la seconda di Lesmo ormai è una curva da staccata – riduce, almeno sulla carta, le potenzialità delle vetture più efficienti, vedi proprio la Red Bull che qui ha vinto solo nei colori della “cugina” Toro Rosso. Questo è un altro vantaggio potenziale per la Ferrari 150 Italia, che anche a Spa-Francorchamps ha sostanzialmente deluso.

Come dicevamo, però, a Monza la frenata e la percorrenza delle varianti sono cruciali. Rispetto ad altri anni, almeno, la Ferrari ha perfezionato queste due componenti. I camber esasperati della Red Bull potrebbero darle un vantaggio di trazione - la gomma posteriore, con poca inclinazione, ha più impronta a terra – ma c’è uno scotto da pagare sul dritto, come si è visto in Belgio, per le anteriori che invece hanno angoli molto elevati. Resta il dubbio per la sospensione posteriore modificata dalla Ferrari già in Canada: su un altro tracciato veloce si potrebbe decidere di non usarla.

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