Anche Montezemolo vuole il massimo

Anche Montezemolo vuole il massimo
"Le Ferrari sono più vicine alle Red Bull, si può mettere pressione"

07.09.2013 ( Aggiornata il 07.09.2013 20:36 )

Dopo le qualifiche di Monza, Luca di Montezemolo cerca di mediare fra i motivi di insoddisfazione e quelli invece positivi, anche nella grande prestazione di Hulkenberg: «Certamente oggi confidavo in risultati migliori - dice il presidente della Ferrari - visti i tempi registrati al mattino e nelle prime due porzioni del turno di qualifiche, ma siamo molto vicini alle Red Bull e sono sicuro che con una buona partenza possiamo mettergli pressione. La gara è lunga e il nostro passo gara è molto buono. Anche se non posso sentirmi soddisfatto di vederla davanti a noi, mi fa piacere che la Sauber di Hulkenberg sia con i migliori, perché questo dimostra che il nostro è un grande motore. In ottica Mondiale l’obiettivo è stare davanti a Vettel e avere anche Massa nella posizione di fare punti è molto importante: qui Felipe è andato sempre bene soprattutto in qualifica e mi aspetto che domani faccia una bella gara. Fernando è un grande pilota e ha fatto tanto per la Ferrari e a ragione si è dispiaciuto per risultati non raggiunti: in questo senso io sono più dispiaciuto di lui, ma in una grande famiglia si vince e si perde insieme e ora mi aspetto il massimo da tutta la squadra». Dopo quella "politica" di Montezemolo, sentiamo l'analisi più tecnica di Pat Fry: «Dopo i risultati ottenuti nelle ultime cinque o sei gare dobbiamo ritenerci soddisfatti per le prestazioni registrate qui a Monza e per le posizioni da cui prenderà il via domani la corsa di Fernando e Felipe. Certamente il nostro obiettivo non è mai la seconda o terza fila, ma il quarto e quinto posto in griglia di partenza sono frutto dell’ottimo lavoro fatto dall’intera squadra durante questo weekend, in cui la massima attenzione è stata dedicata alla scelta del pacchetto più idoneo a questa pista. Sapevamo che sarebbe stata una qualifica particolarmente serrata, lo dimostrano i sette decimi che hanno racchiuso sedici piloti nel passaggio tra Q1 e Q2. Noi non abbiamo dato nulla per scontato e anche se il passo dei primi due oggi non era alla nostra portata sapevamo di poter contare su una macchina veloce e competitiva. Ora tutta la nostra attenzione è già rivolta alla gara, perché quello è l’unico risultato che conta davvero e che ci consentirà di analizzare nel complesso la prestazione della vettura».

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