Alonso non si preoccupa

Alonso non si preoccupa
Qualifiche di Singapore in linea con altre gare... Qui i commenti Ferrari

21.09.2013 ( Aggiornata il 21.09.2013 21:01 )

Fernando Alonso non si è mai stracciato le vesti, finora, per una qualifica da terza-quarta fila, e quindi non lo fa nemmeno dopo quella di Singapore: «Il risultato di oggi non è una sorpresa, perché da inizio stagione mediamente siamo sempre partiti tra la sesta e l’ottava posizione e poi recuperato in gara, cosa che cercheremo di fare anche domani. Gli aggiornamenti portati qui ci hanno fatto recuperare un decimo dai nostri avversari, un risultato in linea con le nostre aspettative. Anche se il gap dal leader rimane rilevante e il miglioramento può sembrare poco evidente, non si può dire che siano mancati gli sforzi dei nostri tecnici, perché il lavoro di tutti è stato super. Le aspettative per domani restano alte, anche se i nostri avversari nel frattempo non hanno perso tempo e insieme ad altre squadre come Mercedes e Lotus hanno fatto un ulteriore passo avanti: di fronte a questo dobbiamo essere realisti e cercare di approfittare di qualsiasi possibile errore. Penso che domani il podio sia alla nostra portata, anche se occorrerà fare una gara perfetta e prendere le migliori decisioni in termini di strategia, scelta delle gomme e del giusto numero di soste. Qui a Singapore poi in cinque anni c’è sempre stata la safety-car e per questo motivo qui, più che altrove, a fare la differenza può essere anche la sorte». Felipe Massa può essere soddisfatto di essere davanti allo spagnolo, ma non lo rimarca e pensa anche lui alla gara: «Dopo aver sofferto tanto sia ieri che nel terzo turno di prove libere, oggi in qualifica sono finalmente riuscito a mettere insieme un buon giro, modificando completamente l’assetto della vettura. Certamente il distacco rispetto ai primi è ancora grande, ma oggi riuscire a fare un tempo che si avvicinasse a Red Bull e Mercedes era davvero difficile, anche perché loro non hanno sofferto come noi la mancanza di grip e il fatto di trovarci su un circuito ad alto carico. Mi aspetto una gara difficile perché qui può succedere di tutto e il degrado delle gomme è particolarmente elevato, anche se spero di avere un buon passo e di essere competitivo. La gara di domani è quella che conta e cercheremo di fare il possibile per migliorare la nostra posizione in Campionato. Il mio impegno nei prossimi sette Gran Premi sarà massimo, perché vorrei concludere nella maniera più bella la mia storia con la Ferrari». Da parte sua, Pat Fry cerca di evidenziare gli elementi positivi, ma non solo: «Oggi siamo riusciti a migliorare con entrambe le vetture, trovando il giusto compromesso tra la prestazione sul giro singolo e quella sulla lunga distanza, e anche se questo non è bastato a concedere ai nostri piloti una lotta ad armi pari per le posizioni di vertice, la squadra è riuscita a tirare fuori il massimo dal pacchetto che avevamo a disposizione. Sicuramente alcuni fattori esterni non hanno giocato a nostro favore, come la natura ‘stop&start’ della pista e la mancanza di aderenza, sofferta maggiormente rispetto ai nostri rivali. Qui solo chi ha la miglior trazione riesce ad affrontare agevolmente le numerose chicane e questo spiega la differenza di rendimento tra noi e le vetture di testa e l’entità dei distacchi rispetto al weekend di Monza. Storicamente a Singapore la probabilità di neutralizzazione della gara è pari al cento per cento e anche quest’anno dobbiamo essere pronti nel caso dovesse entrare in gioco una safety car. Questa eventualità in alcuni casi può essere d’aiuto, in altri distruggerti una gara, e comunque deve far considerare la possibilità di una strategia flessibile. Qui anche l’affidabilità gioca un ruolo importantissimo, perché le temperature elevate mettono a dura prova le vetture anche sotto il punto di vista meccanico. Davanti abbiamo uno dei Gran Premi più difficili dell’anno e molte variabili potranno influenzarne l’esito, noi cercheremo di spingere al massimo e sfruttare ogni possibilità».

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