Red Bull: ecco perché strategie diverse sulle gomme

Red Bull: ecco perché strategie diverse sulle gomme
Fra Vettel e Webber la differenza è stata nello sfruttamento dei pneumatici

13.10.2013 ( Aggiornata il 13.10.2013 12:30 )

“Sopravvissuto” al contatto iniziale con Hamilton dopo una partenza insolitamente scarsa (le ali della Red Bull sono robuste e non peggiorano anche se danneggiate, a quanto pare) Sebastian Vettel ha comunque gestito bene la gara in Giappone, preoccupandosi soprattutto di salvaguardare le gomme in modo da effettuare due soli pit-stop, controllando prima Grosjean e poi Webber: «Una vittoria molto gratificante quella di oggi, è una bella sensazione. Amo questa pista ed è semplicemente fantastico vincere qui. È stato un inizio orribile, per essere onesti, ci siamo trovati seduti al terzo posto e poi ho cercato di andare più lungo possibile nel primo stint. Ho avuto un grande allungo dopo ho passato Romain e a quel punto l'unica minaccia era Mark, che però è rimasto bloccato dietro Romain. Così ho potuto gestire il margine fino al termine della corsa. Il campionato è il grande obiettivo, naturalmente, ma la stagione è ancora molto lunga e il modo migliore per concludere al meglio è non pensarci. Sono contento di tornare a casa per un po' ora a rilassarmi prima di partire per l'India. Anche quello è un paese impressionante e non vedo l'ora di correre lì fra un paio di settimane». Secondo alla fine, anche in conseguenza di una strategia differente da quella di Vettel avendo effettuato una sosta in più, Mark Webber non sembra lamentarsi di questo, e del resto ha anche affermato che a lui sarebbe servita una tattica con due soste e mezza... «Siamo stati dietro per un po’ dopo la grande partenza di Romain. Ho voluto mettere pressione su di lui per cercare la vittoria. Sebastian era su una strategia diversa dalla mia e alla fine hanno funzionato in modo piuttosto simile. È difficile sapere quale fosse migliore (una strategia a due o tre stop), ma abbiamo cercato di “coprire” Romain. Ho fatto del mio meglio e alla fine è stato un buon risultato». Soddisfattissimo ovviamente Christian Horner, il team principal alla Red Bull, che rivela come le differenti strategie siano state dettate anche dal differente sfruttamento dei pneumatici da parte dei due piloti: «Un risultato enorme per la squadra, aver ottenuto questo uno-due in Giappone. È stata una gara emozionante che è stata dettata dalla strategia pneumatici. Abbiamo diviso le strategie tra quella su tre stop per Mark e una a due stop per Seb, basate sulla vita dei pneumatici attesa sulle due vetture. Entrambi i piloti sono riusciti a far funzionare tutto al meglio per trovare il modo di passare Romain Grosjean, molto bravo per come è arrivato alla prima curva. Un grande risultato per la squadra in entrambi i campionati e complimenti a Renault per un altro podio completo». Maurizio Voltini

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