Webber si gioca tutto alla
partenza del GP di Abu Dhabi, e così si assiste ad un "film" già visto nel resto della stagione:
Vettel che prende subito il comando e "scappa via", senza cederlo nemmeno in occasione del primo pit-stop alle
Ferrari in quel momento seconda e terza con
Massa davanti ad Alonso. Tuttavia a fine gara, dietro a
Vettel, Webber, Rosberg e Grosjean, troviamo lo spagnolo 5° e autore del giro più veloce proprio sotto la bandiera a scacchi, grazie anche alle gomme soft montate per l'ultimo stint. In gara la
Ferrari ha mostratro comunque un passo decente, talvolta superiore anche alle
Mercedes, tanto che pur se
Rosberg ha gestito bene il terzo posto (pur se grazie anche a un taglio di chicane finale),
Massa ha conteso a
Hamilton il 7° posto finale dietro a
Di Resta, buon sesto con la sua tattica a un solo pit-stop. La top ten è completata da
Perez e Sutil, mentre
Raikkonen ha fatto una sola curva in gara, per aver toccato subito
Van der Garde al via rompendo la sospensione anteriore destra.
Ora si aspetta una
decisione da parte della
direzione gara, quella relativa ad
Alonso che uscendo dalla pit-lane si è
affiancato a Vergne venendo portato oltre la riga bianca, ma superandolo comunque. Il collegio dei commissari si è riservato di decidere a gara conclusa, vedremo in quale senso. Se le cose restano così, oltre allo scontato aumento del margine di
Vettel nella
classifica per piloti a 347 punti, abbiamo appunto
Alonso che consolida il secondo posto con 217 punti contro i 183 di
Raikkonen e i 175 di
Hamilton. Mentre nel
Costruttori similmente aumenta un poco il margine sempre per il secondo posto fra
Mercedes e Ferrari, con 334 punti contro 323.
Trovate
qui tutte le classifiche relative ad Abu Dhabi, fra gara e campionati, mentre ricordiamo che il
prossimo appuntamento con la F1 è per il 17 novembre con il
GP Usa sul Circuit of Americas di
Austin, penultima prova del mondiale.
Parte alle ore 14 italiane il
GP di Abu Dhabi, la gara serale che solo per una questione di fuso orario vedremo con tempistiche piuttosto tradizionali all’europea. In realtà sulla pista di
Yas Marina saranno le 17 al momento del via, e man mano che la gara andrà avanti si arriverà al
tramonto e al buio, anche se l’impianto di illuminazione artificiale renderà tutto più agevole per i piloti e il pubblico. E se non sarete presenti o davanti alla tv (ma anche in parallelo) potrete comunque seguire il GP tramite la
nostra cronaca diretta via web e Twitter.
La gara si correrà per
55 giri del tracciato di 5.554 metri (per un totale di 305,355 km), una pista dall’andamento
antiorario e dalle molte curve, parecchie delle quali “da trazione”. Cosa che ha messo un po’ in crisi la
Ferrari, ma per la gara vedremo se il team di Maranello riuscirà a risollevarsi. In ogni caso ci sarà sempre da stare attenti alle gomme, specialmente chi punterà ad
una sola sosta in gara, strategia che qui appare più facile rispetto allo scorso appuntamento in India. Infatti su questo tracciato non sono insorti problemi di blistering, nonostante si adottino le stesse mescole, ovvero
soft e medium a banda gialla e bianca rispettivamente. Per il resto, ricordiamo i due punti di attivazione dell’ala mobile (drs) che sono nei due allunghi fra le curve 7 e 8, e fra la 10 e la 11.
Per quanto riguarda lo
schieramento di partenza, fatta salva la
pole di Webber con le prime due file appannaggio di Red Bull e Mercedes, la pesante sanzione applicata a
Kimi Raikkonen dopo le qualifiche - gli sono state annullate perché il fondo della sua Lotus fletteva troppo:
ne parliamo qui - ha fatto avanzare quasi tutti di una posizione, visto che stavolta aveva il 5° crono. Così il finlandese partirà anche dietro (in realtà di fianco) a
Jules Bianchi, che è stato pure lui penalizzato ma per la sostituzione anzitempo del cambio. Una gara in rimonta non solo per lui, ma anche per
Fernando Alonso che stavolta non è riuscito ad accedere alla Q3 nelle qualifiche e dunque partirà 10° anziché 11° proprio “grazie” a Raikkonen.
Trovate qui lo schieramento di partenza definitivo.
Maurizio Voltini