Nell'ultimo GP di Abu Dhabi, il
team Lotus è stato parecchio
al centro dell'attenzione, e per parecchi motivi oltre a quello di essere fra i protagonisti del campionato in lotta alle spalle della Red Bull: vuoi per il mercato piloti che si concentra sul sedile lasciato
libero da Kimi Raikkonen per il 2014; vuoi per la polemica innescata dal finlandese sulla possibilità di saltare gli ultimi due GP
se non gli veniva pagato lo "stipendio"; vuoi per l'esclusione sempre di Raikkonen
dalle qualifiche per l'eccessiva flessibilità del fondo della sua monoposto, danneggiato in una scordolata.
Proprio
Raikkonen è stato poi il primo e unico dei ritirati in gara - proprio lui che ha il record di arrivi consecutivi - quando è andato a toccare l'incolpevole
Van der Garde alla prima curva, terminando con l'alteriore destra danneggiata pochi metri più in là. Cose che possono succedere quando si parte
dal retro dello schieramento, anzi facilitate per chi non vi è avvezzo ed è abituato a parametri di staccata ben differenti da quelli di Caterham e Marussia. Proprio per questo ci si è chiesti
se non sarebbe stato meglio partire direttamente dalla pit-lane, per evitare il sempre possibile caos della prima curva e darsi la possibilità di qualche messa a punto più specifica dell'assetto.
Ma
Eric Boullier ha difeso questa scelta:
«Se vuoi puntare a risalire con una strategia aggressiva, devi essere in pista fin dall'inizio. Quei 3-4 secondi che si perdono partendo dalla pit-lane sono quelli che potrebbero essere decisivi alla fine della gara (e
Grosjean finito 4° a 1"2 da
Rosberg non fa che avvalorare questo discorso, ndr)
per cui è stato ovvio decidere di partire dal fondo dello schieramento». Piuttosto, il team principal della
Lotus ancora non si dà ragione della decisione dei commissari di
penalizzare Raikkonen dopo le qualifiche:
«È stato qualcosa al di fuori del nostro controllo e incidentale. Abbiamo portato i video e i dati che mostrano come in quel giro ci sia stato un picco di 21g (la notevole "botta" della scordolata, ndr)
che ha letteralmente distrutto il supporto. Per cui non condivido assolutamente il ragionamento che è stato alla base della decisione». È stato proprio il
supporto ceduto a rendere possibile che, nella verifica della flessione asimmetrica del fondo anteriore, si superassero i 5 mm consentiti.
Lo
stop di Raikkonen è costato caro in termini di campionato, perché se la
Ferrari si lamenta di avere adesso 11 punti fra sé e la
Mercedes, quelli fra la Scuderia e la
Lotus sono passati a 26 nonostante la buona prova di Grosjean. In quanto a "costi di Raikkonen", oltretutto, le richieste del finlandese hanno comportato molti movimenti dietro le quinte. Proprio per assicurare il pagamento del pilota, infatti, si è sbloccata la situazione che vedeva la
Quantum Motorsport puntare a
rilevare dal gruppo Genii il 35% di quota nel team. Ora la nuova partnership con il relativo afflusso finanziario permetterebbe di onorare il debito con il partente
Raikkonen. In cambio però il titolare della Quantum,
Mansoor Ijaz, avrebbe indicato le sue
preferenze per Nico Hulkenberg (nella foto sotto) quale pilota per il 2014 in sostituzione di Kimi. Tutto ciò rilancia dunque in modo deciso il tedesco rispetto a
Pastor Maldonado, che si era "fatto sotto" anche lui con le spalle coperte dal punto di vista finanziario. Ora si attende la decisione finale del team, con i due piloti in lizza che in caso di insuccesso potrebbero restare nelle squadre odierne oppure puntare alla
Force India, dove è data per certa la partenza di
Paul Di Resta.
Maurizio Voltini