Non è bastato che
Rosberg sia scattato meglio, sopravanzandolo. Ci stava provando anche
Alonso, che però si è trovato la strada bloccata. Ma
Vettel ha ripreso il comando senza aspettare di completare il primo giro, e non è bastata nemmeno la
ruota anteriore "latitante" al secondo pit-stop per fermare la sua galoppata verso il nono successo consecutivo. Risolto tutto con le Mercedes,
Alonso è rimasto sempre abbastanza a ridosso, ma senza poter insidiare veramente le Red Bull, guadagnando comunque un meritato podio. Alle spalle di
Webber che saluta la F1 salendo terzo nella classifica piloti. Ottimo quarto posto finale, sebbene un po' staccato, per
Button che ha sfruttato molto bene tutte le situazioni di gara.
Con il quinto posto finale - ininfluente a questo punto il 9° di Hamilton -
Rosberg assicura alla
Mercedes il secondo posto nel mondiale Costruttori, con 360 punti contro i 354 della
Ferrari. Infatti
Massa non è andato più in là del 7° posto (poco dietro a Rosberg e
Perez) ma stavolta non gli si possono imputare scarse prestazioni in gara: aveva anche fatto una bella partenza, andando ad attaccare Webber che era partito ben più avanti, ma è stato infatti penalizzato con un
drive-through per un "taglio" della riga bianca in corrispondenza dell'ingresso in pit-lane, del quale approfondiremo.
Hulkenberg 8° sopravanza
Hamilton che ha pure lui ricevuto un drive-through, ma in questo caso per uno scarto un po' strano contro
Bottas, che ne ha causato il ritiro con un cerchio spezzato. Mentre
Ricciardo riesce a difendere l'ultima posizione a punti da
Di Resta, Gutierrez e Sutil poco distanti.
In ogni caso ricordiamo che
trovate qui tutte le classifiche, da quelle di gara a quelle dei campionati, e che il prossimo appuntamento con la
F1 sarà ormai per il 2014, con la prima gara programmata a
Melbourne nel weekend del 16 marzo.
Durerà 71 giri, il
GP del Brasile che inizia
alle ore 17 italiane - con la
nostra cronaca diretta a seguirlo in parallelo fra web e Twitter - ma probabilmente nessuno di questi giri sarà facile per i piloti. Questo non soltanto per le caratteristiche del circuito di
Interlagos, che lungo i suoi 4.309 metri presenta sensibili variazioni altimetriche e anche un fondo piuttosto difficile, ma soprattutto per le
condizioni del tempo. Al momento di scrivere, le previsioni meteo danno la
pioggia come “probabile” per più del 50%, ma è proprio questa incertezza con conseguente variabilità ad impensierire.
In pratica i team affronteranno la corsa
senza vere tattiche stabilite. Un po’ alla “vedremo cosa succede”, per cui come già sottolineato da
Alonso sarà decisiva la
capacità di reazione alle varie situazioni. Per quanto avviene in pista e per quanto concerne il comportamento dei pneumatici. Ovviamente il variare della pioggia sarà decisivo sull’utilizzo delle
Pirelli rain “blu” e intermedie “verdi”, nella gamma di gomme da bagnato: bisognerà per esempio stare attenti a non effettuare un pit-stop subito prima di un sensibile cambio meteorologico, ma dato che nessuno ha la sfera di cristallo...
Peraltro, nemmeno l’uso dei
pneumatici slick - qui disponibili nelle mescole
medium “bianchi” e hard “arancioni” - sarebbe più agevole, neppure nell’ipotesi di una gara completamente asciutta. Infatti le gomme lisce non sono state assolutamente testate nelle prove libere, e di conseguenza alle squadre e agli ingegneri
manca qualsiasi dato di riferimento su comportamento e durata. Dunque anche nel caso di gara senza pioggia, con le strategie si andrebbe completamente “alla cieca”. Le previsioni della
Pirelli davano la possibilità di effettuare il GP “asciutto” con un massimo di 2 cambi gomme, uno solo per chi sapeva risparmiarle, ma senza riferimenti né assetti ottimizzati si passa sicuramente a una teorica strategia di 2-3 pit-stop. Sempre meteo permettendo.
Concludendo, ricordiamo che dopo le qualifiche di ieri sono stati “richiamati ufficialmente” sia
Chilton che
Gutierrez per lo stesso “reato”: aver
tagliato la linea bianca in entrata alla pit-lane. Normalmente non si tratta di un’infrazione, ma nel caso di
Interlagos è stato invece imposto dalla direzione gara di mantenere il più possibile la sinistra per chi rientra ai box, visto che l’approccio alla corsia è praticamente in piena traiettoria della curva 15, che si affronta “full gas” a velocità quasi massima. Si tratta del primo richiamo per il messicano e del secondo per l’inglese, ed è forse curioso notare che quest’anno sono stati 13 i piloti a ricevere almeno un’ammonizione ufficiale, per adesso. Inoltre la
Marussia è stata multata di 5.000 euro per aver fatto uscire Chilton dal box sopravanzando chi si trovava in fila all’uscita dalla pit-lane, nell’attesa del verde al semaforo. Mentre l'ultima notizia in merito allo schieramento riguarda
Sergio Perez: sulla sua McLaren è stato
sostituito il cambio e dunque verrà arretrato di 5 posizioni, dalla 14ª alla 19ª in griglia.
Maurizio Voltini