Villeneuve: "Questa F1 non ha futuro"

Villeneuve: "Questa F1 non ha futuro"
Jacques giudica con preoccupazione le ultime novità

14.02.2014 ( Aggiornata il 14.02.2014 01:03 )

Jacques Villeneuve non è solo un ex-pilota di F1 (e pure campione mondiale nel ’97), ma è sempre nell’ambiente come commentatore fra i più contesi dalle varie reti televisive non solo francofone: anche Sky italiana lo annovera nelle sue file, seppur parzialmente. Dunque è abituato alle interviste fatte agli altri piloti, ma ogni tanto anche a lui, come quella recente dei colleghi di Autosport. Ai quali ha detto senza troppe mezze misure - non vi è abituato - che non gli piace proprio la direzione che ha preso ultimamente la F1. Anzi, teme proprio per il suo futuro. L’occasione è stata l’incontro in cui ha annunciato il suo programma di partecipazione al campionato mondiale Rallycross del 2014, e fra le altre cose si è dichiarato preoccupato che le regole degli ultimi anni stiano rendendo troppo artificiale la massima categoria monoposto. Infatti queste modifiche starebbero “cercando di soddisfare le persone sbagliate”. «Sono preoccupato per lo stato della F1 - ha detto Villeneuve. - Spero solo di sbagliarmi, ma non capisco quello che stanno cercando di fare. Non capisco il concetto. La Formula 1 non è più “epica”, i piloti non sono “eroi”. Il problema è che i cambiamenti sono stati fatti in modo artificiale e questo non funziona. Può essere divertente per sei mesi, ma dopo tutti si annoiano. E una volta che inizi così, si deve fare sempre di più, fino al punto in cui non sono nemmeno più vere corse». In particolare Villeneuve ha evidenziato alcuni dei cambiamenti previsti nel 2014, ma ha aggiunto che già alcune avvisaglie precedenti - come l’introduzione del DRS nel 2011 - sono stati segnali che la Formula 1 si stava dirigendo nel verso sbagliato. «Con i nuovi regolamenti sul motore, tutto è così restrittivo che non è più la Formula 1, non c'è niente di speciale - ha aggiunto. - Risparmiare carburante va bene, ed è stato fantastico nel passato. Il problema è che non devono farlo i piloti, è tutto ottenuto elettronicamente. Ti siedi lì e il carburante viene risparmiato automaticamente, e questo va contro lo scopo. Ormai non c’è più nulla di epico in F1: il sorpasso avviene perché si preme un tasto, non perché si effettua una mossa speciale». Nel complesso Villeneuve ritiene che sia stato uno sbaglio cercare di raggiungere una diversa tipologia di appassionati, cercando di proporre un’immagine rispettosa dell’ambiente: «Stanno cercando di soddisfare le persone sbagliate. Stanno cercando di blandire i “verdi”, ma la F1 non è verde, quindi non ha senso nemmeno provarci. Si dà una buona immagine ai governi e ai parlamenti, ma questa non è F1. E vogliono soddisfare i fan più giovani che non hanno una grande attenzione e vogliono solo un sorpasso ogni due secondi, anche se fa schifo, perché non lo capiscono». «Io sono un purista e amo questo sport. Amavo gli anni '60 e '70, quando i tifosi si godevano le gare anche quando solo quattro vetture arrivavano alla fine, ed erano staccate di due giri. Ma rispettavano ciò che i piloti avevano fatto, quello che avevano raggiunto. Ora invece si stanno prendendo un sacco di decisioni che sul lungo termine non stanno aiutando F1».

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