Basta speculare su Schumacher!

Basta speculare su Schumacher!
Troppe illazioni quando ormai siamo a 2 mesi di coma

24.02.2014 ( Aggiornata il 24.02.2014 16:23 )

Per favore, adesso basta. Fra pochi giorni saranno trascorsi due mesi dall’incidente sciistico di Michael Schumacher. Ormai tutti hanno capito quanto serie siano le sue condizioni, anche al di là di normali complicazioni fisiologiche tenute sotto controllo. Ma non è una buona ragione per speculare sulle sue condizioni al solo scopo di far notizia. Perché, purtroppo, nel mondo di oggi ogni cosa apparsa su un sito fa immediatamente il giro del mondo, ripresa da tutti. E a ogni passaggio si gonfia come una palla di neve. Ultimo vero aggiornamento: la manager di Michael, Sabine Kehm, smentisce quanto pubblicato in Germania da “Focus” e ripreso dalla stampa tedesca (e quindi da quella italiana e così via). Sabine nega che il processo di risveglio di Schumi sia stato interrotto e precisa: «Sono procedure che richiedono molto tempo e questo, purtroppo per noi, dà luogo a interpretazioni errate». Poi c’è stato l’episodio di Felipe Massa che aveva visitato Michael l’11 febbraio a Grenoble. Altre sue dichiarazioni sono poi state riprese due giorni fa come se fossero fresche di giornata, quando in realtà il pilota si trovava in Bahrain. «Gli ho parlato, muove la bocca». E allora? Si tratta probabilmente di reazioni nervose spontanee, come il movimento delle palpebre registrato all’inizio del processo di risveglio. Non aggiungono niente, né in positivo né in negativo, ai sempre scarni bollettini sulle condizioni reali di Michael. Lasciamolo dormire in pace. La procura francese, frattanto, ha escluso che ci siano responsabilità di terzi. In tutti i casi, il miracolo non avverrà dall’oggi al domani. Cerchiamo, tutti, di usare delicatezza e rispetto. Alberto Antonini  

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