Gp Australia, incubo partenze

Gp Australia, incubo partenze
Alcuni team non le hanno mai provate!

13.03.2014 ( Aggiornata il 13.03.2014 10:44 )

Dall'inviato di Autosprint a Melbourne (Australia): Alberto Antonini «Sì, è vero, alcune squadre non hanno ancora provato la partenza». L’ammissione di Charlie Whiting, il delegato Fia (alla sicurezza, tra l’altro) è un po’ inquietante. Il meteo per domenica prevede pioggia; ma non così forte, per il momento, da richiedere l’intervento della safety car. Ventidue monoposto schierate in griglia, con una partenza critica per vari fattori: la poca aderenza meccanica se l’asfalto sarà bagnato, la coppia impressionante dei motori turbo, e, appunto, il fatto che tanti non hanno ancora provato lo scatto al via. E forse non avranno tanto tempo di farlo in questi giorni. «È una situazione particolare - dice Whiting - perché negli ultimi due anni si sono viste molto poche monoposto che ‘stallavano’ al via. Comunque, se dovessero mancare di avviarsi prima del giro di formazione, si può sempre rimediare facendone un altro e accorciando la gara di un giro». Da quanto si è visto nei test, i problemi all’avvio riguardavano soprattutto i motori Renault. Sembra che ci siano difficoltà al momento in cui viene richiesto il massimo spunto per muoversi da fermo, accelerando fino al limite dei 100 Kmh, quando entra in funzione il motore elettrico. L’altro punto interrogativo riguarda l’arrivo. Finora, la Fia aveva garantito di essere in grado di individuare in tempo reale le eventuali infrazioni al limite del consumo: sia i 100 Kg in totale, che i cento chilogrammi/ora di flusso massimo. Whiting però ha fatto retromarcia: «No, purtroppo non credo che potremo vederlo subito. Come tutte le verifiche, ci vorrà un po’ di tempo». Il fatto è che se il flusso di carburante può essere controllato in altri modi, oltre alla sonda a ultrasuoni omologata dalla Fia, altrettanto non si può dire della capacità di benzina. Perché tutti hanno serbatoi un po’ più grandi di 100 chili, non fosse altro per salvaguardare quel litro (litro, non chilo) che serve per i controlli Fia. Ma Charlie è categorico: «Se una vettura si ferma perché ha finito la benzina, prima di rientrare in parco chiuso, noi la considereremo una fermata non necessaria e quindi verrà penalizzata». Purché non ci voglia troppo tempo...

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