Il primo GP dell'anno a
Melbourne ha un po' chiarito le idee: i paventati problemi di
affidabilità ci sono stati, ma non si è verificata la temuta ecatombe, con
15 vetture a tagliare il traguardo (seppur Bianchi con 8 giri in meno; 11 quelli a pieni giri). Peraltro fuori già all'inizio alcuni possibili protagonisti, come
Hamilton, Vettel e forse anche
Massa (falciato da Kobayashi in partenza) la gara ha comunque proposto un podio interessante da molti punti di vista. Anche dopo la
squalifica di Ricciardo,
di cui parliamo qui.
Il vincitore
Rosberg ha mostrato di poter controllare con la sua
Mercedes tutte le situazioni di gara presentatesi (come la safety-car) e pure
Ricciardo secondo al traguardo ha mostrato una condotta consistente e matura. Di assoluto rilievo il terzo posto (poi secondo) del deb
Magnussen, sebbene sul podio non sia parso oltremodo emozionato (e in questo c'è già chi l'ha paragonato a Hakkinen e Raikkonen).
Button subito a seguire completa la buona giornata della
McLaren, con entrambe le macchine al traguardo. Lo stesso può dire la
Ferrari, ma il 5° posto di
Alonso e l'8° di
Raikkonen, seppure diventati 4° e 7°, non paiono certo entusiasmanti.
Qualcosa da recriminare anche per
Bottas, 5° dopo una bella gara, compromessa però da un contatto contro il muretto che gli ha distrutto una ruota inizialmente. Anche
Hulkenberg probabilmente sperava in qualcosa di più, 6° finale ma a lungo 4°. Detto di
Raikkonen, la top ten è completata da
Vergne, Kvyat e Perez: altro buon debutto quello del russo della Toro Rosso.
A breve pubblicheremo un'analisi più approfondita della gara: nel frattempo alleghiamo a seguire la
classifica della gara e diamo appuntamento alla prossima, cioè il
GP di Malesia del 30 marzo.
Parte alle ore 7 italiane il
Gran Premio d’Australia, e naturalmente assieme ad esso anche la
nostra cronaca diretta, in parallelo fra web e twitter sempre tramite lo specifico account
@autosprintLIVE. Al momento in cui scriviamo le
previsioni meteo sono ancora incerte, ma più “tendenti al bello” che in precedenza. Ancor più incerte poi le previsioni sul grado di
affidabilità che mostreranno le monoposto in corsa, come pure su quanto influiranno effettivamente i
consumi sulla condotta di gara: ma essendo la prima volta che si corre con queste nuove regole, si tratta per tutti di novità da scoprire in corso d’opera.
Ricordiamo che la gara si disputa su
58 giri del tracciato di 5.303 metri dislocato nell’
Albert Park, lungo il quale sono previsti due punti di attivazione dell’ala mobile (
DRS): il rettilineo di partenza e quello subito successivo (per quanto dall’andamento molto meno rettilineo) compreso fra le curve 2 e 3. Fra gli altri “dati di gara”, l’adozione delle
Pirelli di mescola media e soft, contraddistinte dalla banda bianca e gialla rispettivamente.
Questo a seguire lo
schieramento di partenza, per il quale si dà come scontata l’ammissione di
Maldonado alla gara (nonostante sia senza crono nelle qualifiche) e sono stati calcolati gli arretramenti in griglia di
Bottas e Gutierrez per via degli interventi sulla trasmissione.
1ª fila Hamilton Ricciardo
2ª fila Rosberg Magnussen
3ª fila Alonso Vergne
4ª fila Hulkenberg Kvyat
5ª fila Massa Button
6ª fila Raikkonen Vettel
7ª fila Sutil Kobayashi
8ª fila Bottas Perez
9ª fila Chilton Bianchi
10ª fila Ericsson Grosjean
11ª fila Maldonado Gutierrez
Maurizio Voltini