Alonso: "Gara strana, di sicuro dobbiamo migliorare"

Se un anno fa dopo la prima gara Alonso riassumeva la prestazione del Gp Australia come “bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto”, stavolta il bicchiere sembra meno colmo della metà. Lui prova a spiegarlo così: «La cosa positiva è che abbiamo 10 punti (poi diventati 12, ndr) di vantaggio su Vettel e Hamilton in campionato e che abbiamo portato due macchine al traguardo, cosa che non è riuscita a tutti; la parte negativa sono i 35 secondi che abbiamo preso da Rosberg e dalla Mercedes». Ma che problemi ha avuto Alonso? In generale la Ferrari non ha mai potuto usare tutta la potenza in gara. «A inizio gara c’è stato qualche problemino con il motore elettrico, dovevo fare molti cambiamenti e regolazioni in rettifilo e poi modificarle nelle curve. Il tutto è durato per una quindicina di giri, poi tutto è andato a posto». Ma poi è arrivata la safety car e nella seconda parte di gara non è che Alonso abbia migliorato tanto, ha semplicemente tenuto meglio il passo di Hulkenberg e di Button davanti, ma i primi tre erano imprendibili. «Analizzando la gara potremo avere delle risposte: per esempio i giri dietro a Hulkenberg ci possono dare qualche informazione per capire meglio il nostro passo». Sulla nuova F.1 Alonso pare scettico: «Se mi è piaciuta? Mah, è tutta da capire ancora, è stata una gara molto strana per noi, molto complessa. Quel che è certo è che in Malesia dobbiamo migliorare». Molto meno loquace Raikkonen, che conlcude in modo deludente una gara all’ottavo posto (poi diventato 7°), 57 secondi dal primo e oltre 20 secondi dal suo compagno di squadra Alonso. Lui svela però un retroscena: «Qualcuno mi ha colpito alla prima curva dopo la partenza». Non si capisce però se l’eventuale danno ha condizionato la sua gara visto che almeno in quel frangente di posizioni non ne ha perse, anzi ne ha guadagnate perché dopo il primo giro era solo due posizoni dietro Alonso. Allora come riassume la sua gara Raikkonen? «La gara non è andata bene, è stato un week end difficile nel complesso. È presto per parlarne, dobbiamo esaminare meglio le cose».

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