Tanti problemi Red Bull, ma solo con Ricciardo

Tanti problemi Red Bull, ma solo con Ricciardo
Tutto ok per Vettel e con il recupero di affidabilità Renault

30.03.2014 ( Aggiornata il 30.03.2014 16:50 )

La Red Bull ha confermato che, superati i problemi di affidabilità, la macchina rappresenta una buona base e le scelte a favore del carico aerodinamico stanno pagando in risultati. Oggi in particolare con il terzo posto di Sebastian Vettel, che lo commenta così: «Abbiamo sicuramente fatto un buon passo in avanti , ma abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare. È bello salire a podio oggi: considerando dove eravamo, nemmeno due mesi fa, credo che questo fine settimana è un grande passo nella giusta direzione. È un peccato che non abbiamo finito con entrambe le vetture, ma è bello vedere la macchina è veloce. Abbiamo bisogno di giri, per ora è importante raccogliere punti. Tutti stanno lavorando in fabbrica e alla Renault, c’è stato un lavoro enorme da loro, e cercheremo di essere lì davanti molto presto di nuovo. È stato un peccato perdere un posto alla partenza (chi è che non considera? Rosberg o Ricciardo? ndr) ma la terza posizione era il nostro massimo oggi, quindi sono molto contento di questo. Peccato per Daniel con quello che è successo, ha guidato davvero bene». Già, come dice Vettel, Daniel Ricciardo ha guidato bene, ma le cose non sono assolutamente andate per il verso giusto, a lui. Sentiamo come racconta questa gara: «È stato bello constatare come potremmo avere parecchi punti, se oggi avessi finito. La gara stava andando abbastanza bene, la partenza è stata molto buona e ho guadagnato un paio di posizioni. Stavo cominciando, per così dire, ad amalgamarmi con le posizioni davanti, che è bello. È divertente essere lì e lottare per le prime posizioni, ma poi abbiamo avuto un problema all'ultimo pit-stop e poi una foratura. Penso che abbiamo avuto una rottura dell’ala anteriore, sono successe un altro paio di cose e poi la penalizzazione con stop-and-go, e a quel punto la gara si è conclusa abbastanza rapidamente per noi. È passata da positiva a negativa in un breve lasso di tempo. Sono molto deluso, ma allo stesso tempo c'è un po ' di me che è felice perché penso che le prime due gare sono andate come avrei voluto, in un certo senso. Voglio ancora migliorare, ma abbiamo iniziato con il piede giusto, quindi per questo mi sento ottimista e con un po’ di fortuna faremo cambiare le cose presto, andando a prendere qualche punto. Io amo correre davanti, è stato un privilegio finora e un sacco di divertimento nelle ultime due gare. È qualcosa che ti prende, io voglio di più, così mi vedrete in quelle posizioni un sacco di volte quest'anno». Al di là del suo inossidabile ottimismo, va tuttavia evidenziato che non solo questo GP, ma anche il prossimo sono stati rovinati all’australiano. Infatti la ruota mal fissata al pit-stop ha portato alla sanzione di 10 secondi di stop&go per Ricciardo, più l’arretramento in griglia di 10 posizioni al prossimo GP del Bahrain. Può sembrare “una sanzione esageratamente punitiva per un piccolo errore ai box”, come ha affermato Chris Horner: ma non dobbiamo dimenticare che la Fia è diventata molto dura contro chi manda in pista una macchina insicura solo per risparmiare un decimo nel cambio gomme, proprio dopo che una ruota malfissata a Webber arrivò quasi ad uccidere un cameraman in pitlane... Dunque è compito del team assicurarsi che la monoposto venga rispedita in pista solo con l'assoluta certezza che le ruote siano fissate opportunamente (e che non stia arrivando nessuno in pitlane) e se non ci riescono è solo una loro (pericolosa) leggerezza che va sanzionata. Oltretutto, nelle fasi concitate di recupero della Red Bull numero 3 fermatasi in pitlane, uno dei meccanici è intervenuto senza indossare il casco prescritto: per questo il team è stato ammonito. Infine, stanno indagando se la rottura dell’ala anteriore di Ricciardo sia stata causata solo dall’urto contro il cordolo alla curva 14 oppure se fosse stato danneggiato nelle operazioni precedenti descritte. Intanto in gara a Vettel è stato detto di stare distante da quel cordolo... Maurizio Voltini

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